Android attaccato da Apple e Microsoft attraverso i brevetti?
Nella giornata di ieri il principale avvocato di Google ha accusato Apple, Microsoft, Oracle e altri concorrenti di utilizzare alcuni brevetti per andare ad ostacolare il sempre più crescente successo di Android. Il principale legale di Google identificherebbe così una strategia organizzata contro Android, accusando di fatto le aziende.
È David Drummond, Google senior vice president e chief legal officer, ad accusare le compagnie rivali di utilizzare brevetti fasulli per rendere i dispositivi Android più costosi per l'utente finale e più difficili, così, da vendere.
"Microsoft e Apple sono sempre stati nemici uno dell'altra, così, quando cominciano ad andare a dormire assieme, viene da domandarsi se qualcosa non sta succedendo" ha scritto Drummond in un post sul blog ufficiale.
Il portavoce aziendale, in questo caso, sembra particolarmente infastidito dall'operazione mossa nel mese di giugno da un consorzio formato da Apple, EMC, Ericsson, Microsoft, RIM e Sony che ha vinto un'asta per l'acquisizione di circa 6000 brevetti Nortel per una somma di circa 4,5 miliardi di dollari. L'operazione ha battuto l'offerta di 900 milioni di dollari di Google e ha garantito così l'accesso a brevetti che includono tecnologie wireless, wireless 4G, data networking, comunicazioni voce e non solo. Secondo Drummond il gruppo si sarebbe unito al solo scopo di impedire a Google di arrivare ai brevetti.
Tra le accuse mosse da Google da Drummond ci sarebbe anche l'utilizzo di tattiche anti-competitive, come ad esempio il pagamento di un dazio per ogni telefono Android prodotto: questo pagamento sarebbe stato richiesto direttamente a produttori quali HTC, Motorola e Samsung.
"I brevetti dovrebbero incoraggiare l'innovazione, ma ultimamente sono diventati solo strumento per fermarla", è possibile leggere nel blog e continua: "invece che competere sullo sviluppo di nuovi dispositivi, infatti, le aziende sono ora più impegnate a litigare e combattere".
Drummond comunica così che la mossa di Google sarà quella di andare a inspessire il proprio portfolio di brevetti, nel tentativo di arginare quella che sembra essere un'offensiva su tutta la linea. Non è un caso, infatti, che nella giornata di domenica scorsa, Google abbia annunciato l'acquisto di oltre 1000 brevetti da IBM.
Sin dalla sua introduzione sul mercato era noto ai più che il tallone di achille di Android fosse proprio il debole portfolio dei brevetti di Google. Florian Mueller, patent watcher, aveva infatti affermato: "È la combinazione dell'arrogante e avventato approccio di Google alle proprietà intellettuali d altre aziende, Google gioca d'azzardo a spese dei propri partner, che si trovano a dover fronteggiare la questione, e del debole portfolio di Google che non è sufficiente a risolvere i problemi di Android".
La risposta di Microsoft non si fa attendere e arriva attraverso Frank Shaw, vice president of corporate communication di Microsoft, che scrive in un twitter:
"Google says we bought Novell patents to keep them from Google. Really? We asked them to bid jointly with us. They said no." - "Google dice che noi abbiamo comprato i brevetti Novell per tenere lontana Google stessa. Veramente? Noi abbiamo chiesto di fare l'offerta insieme a noi. Loro hanno detto no."
Un messaggio chiaro, che arriva con allegata anche una mail che proverebbe quanto detto dal portavoce di Microsoft. L'immagine a seguire:

Si apre allora l'ipotesi che Drummond si sia esposto senza avere piena cognizione di causa; una vicenda che, sicuramente, avrà risvolti futuri.










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56 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa questione di Nortel ne è un esempio lampante: Google voleva acquistare i brevetti, si forma una cordata per superare Google, Google chiede di farne parte ma viene rifiutata.
Poi certo, quando si parla di multinazionali, ..il nemico del mio nemico diventa mio amico..ma dura il tempo di un flash
Adesso l'acquisizione di brevetti da parte di Google da IBM non farà altro che accendere lo scontro tra millemila cause legali, ma come era facilmente prevedibile gli interessi in gioco sono troppo alti..
La questione di Nortel ne è un esempio lampante: Google voleva acquistare i brevetti, si forma una cordata per superare Google, Google chiede di farne parte ma viene rifiutata.
Ricordati cosa è successo quando Microsoft voleva comprare Yahoo cosa ha fatto Google...
se vuoi te lo ricordo..
La questione di Nortel ne è un esempio lampante: Google voleva acquistare i brevetti, si forma una cordata per superare Google, Google chiede di farne parte ma viene rifiutata.
Mi sa che ti sei perso qualcosa. Ti basta pensare che Microsoft aveva con la Nortel un cross licensing, ovvero una licenza che non rispondeva di nessun futuro royalties di tali brevetti. Tutto questo perchè google diceva che per loro avevano una funzione "difensiva"... buffoni.
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