NVIDIA, nuove restrizioni alla vendita di acceleratori AI: nel mirino c'è il Medio Oriente
NVIDIA in primis, ma anche AMD e Intel devono sottostare a nuove limitazioni nella vendita di acceleratori di intelligenza artificiale. Dopo Cina e Russia stavolta il governo USA ha messo paletti sulla commercializzazione in Medio Oriente.
di Manolo De Agostini pubblicata il 31 Agosto 2023, alle 09:21 nel canale Schede VideoInstinctAmpereHopperIntelAMDNVIDIAPonte Vecchio
Non solo Cina e Russia, il governo statunitense ha deciso di limitare la commercializzazione di acceleratori di intelligenza artificiale, come quelli di NVIDIA e AMD, anche ad alcuni Paesi del Medio Oriente. A darne notizia, in un documento depositato alla SEC, è stata proprio NVIDIA.
"Durante il terzo trimestre fiscale 2023 il governo statunitense ha annunciato requisiti di licenza che, con determinate eccezioni, impattano sulle esportazioni in Cina (incluse Hong Kong e Macao) e Russia dei nostri circuiti integrati A100 e H100, DGX o qualsiasi altro sistema o board che incorpori A100 o H100", esordisce il documento.

"Nel corso del secondo trimestre fiscale 2024, il governo ci ha informato di requisiti di licenza aggiuntivi per un sottoinsieme di prodotti A100 e H100 destinati a determinati clienti e altre regioni, inclusi alcuni Paesi del Medio Oriente. Abbiamo venduto prodotti alternativi in Cina non soggetti ai requisiti di licenza, come A800 e H800. Data la forza della domanda per i nostri prodotti in tutto il mondo, non prevediamo che ulteriori restrizioni alle esportazioni, se adottate, avrebbero un impatto materiale immediato sui nostri risultati finanziari", aggiunge NVIDIA.
"Mentre lavoriamo per migliorare la resilienza e la ridondanza della nostra catena di fornitura, che attualmente è concentrata nell'area Asia-Pacifico, tra cui Cina, Hong Kong, Corea e Taiwan, nuovi controlli sulle esportazioni o modifiche ai controlli sulle esportazioni esistenti potrebbero avere un impatto negativo sulla nostra attività", conclude la società.
Non è chiaro quali siano i Paesi del Medio Oriente finiti nel mirino da Washington, ma nelle scorse settimane si è parlato ampiamente dell'interesse di Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita per l'intelligenza artificiale e il loro acquisto di ingenti volumi di acceleratori di NVIDIA. Entrambi i Paesi avrebbero rapporti stretti con la Cina, in particolare l'Arabia Saudita ha siglato un'alleanza strategica con Pechino proprio su progetti di AI.
Forse il governo USA teme che il Medio Oriente possa diventare una porta per far mettere alla Cina le mani sulle GPU A100 e H100. Come noto, gli Stati Uniti temono che la tecnologia delle società statunitensi possa essere usata da Pechino per rafforzare il suo comparto militare, oltre che a renderla un player tecnologico più competitivo.
Secondo Reuters, anche AMD ha ricevuto le stesse comunicazioni dal governo, pur anticipando che le nuove decisioni non avranno un impatto sui ricavi. C'è da scommettere che anche Intel abbia ricevuto l'informativa da parte di Washington.










Cineca inaugura Pitagora, il supercomputer Lenovo per la ricerca sulla fusione nucleare
Mova Z60 Ultra Roller Complete: pulisce bene grazie anche all'IA
Renault Twingo E-Tech Electric: che prezzo!
Exynos 2600: temperature più basse del 30% grazie a una nuova tecnologia per il chip a 2 nm di Samsung
Apple si ispirerà a Nothing? Back cover trasparente per i prossimi iPhone
Da Intel ad AMD, il grande salto di Kulkarni nel cuore della guerra dell'AI
Velocità 12 volte superiore a quella del suono e zero emissioni, ecco l'aereo ipersonico a idrogeno
Una piccola Morte Nera è già sul mercato: il laser Apollo abbatte fino a 200 droni con una sola carica
Sei frodi che minacciano gli utenti nel 2025, e come proteggersi secondo Google
BioShock 4: Take-Two rassicura sullo sviluppo, ma il ritorno della serie resta lontano
Tesla, Musk promette FSD 'quasi pronto' e guida con messaggi al volante entro due mesi
BioWare conferma: il nuovo Mass Effect è in pieno sviluppo e sarà la priorità del team
5 robot aspirapolvere di fascia alta in forte sconto Black Friday: modelli top con lavaggio ad acqua calda, risparmi di centinaia di Euro
Xiaomi Redmi Note 14 5G a 179€ è veramente hot: 8GB di RAM, 256GB di memoria e fotocamera da 108MP con OIS
Veri affari con gli sconti de 15% Amazon Seconda Mano - Warehouse: ancora attiva la promozione di cui in pochi sono a conoscenza
Tutti gli iPhone 16 128GB a 699€, 16e a 599€: costano molto meno dei 17 e sono ottimi, in forte sconto
Take-Two ammette: vendite di Borderlands 4 inferiori alle attese a causa dei problemi della versione PC









7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUna volta che sei in cima alla montagna,non hai tanta voglia che qualcuno prenda il tuo posto, è una cosa ovvia fin dalla notte dei tempi, è intrinseco nella natura umana
Una volta che sei in cima alla montagna,non hai tanta voglia che qualcuno prenda il tuo posto, è una cosa ovvia fin dalla notte dei tempi, è intrinseco nella natura umana
in effetti fa ridere che quelli dell'atomica, quelli che han rovinato piu' di 70 nazioni, sono quelli che impongono restrizioni a destra e a manca
anche se questa cosa non finirà, la gente s'è svegliata
probabilmente l'attacco al medioriente torna comodo ad hollywood, devono pur continuare a sfornare cagate contro cellule arabiche varie
Iran, EAU e Arabia Saudita sono entrati a far parte dei BRICS... aderendo al progetto di marginalizzare il dollaro e creare un nuovo equilibrio mondiale.
Non voglio nemmeno entrare nella diatriba SI, NO, FORSE.
Ma di certo non mi pare una cosa così strana non aiutarli a colmare il GAP tecnologico con gli USA.
Nessuno si spara nei piedi per divertimento.
Chiudo con una chiosa finale Algeria e Venezuela e Kuwait stanno aspettando hanno gia fatto richiesta di entrare nei BRICS.
Praticamente fra qualche tempo quasi tutto l'OPEC+ sarà nei BRICS.
Chissà che qualcuno non si svegli e chieda il disimpegno dagli idrocarburi prima che ci tengano per i c***i e ci facciano fischiare a comando. Chissà.
Se domani finissero gli idrocarburi e ci fossero pannelli fv ovunque è probabile che l'economia collasserebbe a breve e che arretreremmo a una economia piuttosto poco industrializzata.
Basti ricordare che nell'800 per ogni granello di grano seminato si raccoglievano 5 granelli, quindi l'EROEI era di 5. Il fv dovrebbe avere un EROEI intorno a 10 mentre l'eolico intorno a 20.
È ovvio a tutti che con un EROEI di 5 la società industriale ce la scordiamo.
Se domani finissero gli idrocarburi e ci fossero pannelli fv ovunque è probabile che l'economia collasserebbe a breve e che arretreremmo a una economia piuttosto poco industrializzata.
Basti ricordare che nell'800 per ogni granello di grano seminato si raccoglievano 5 granelli, quindi l'EROEI era di 5. Il fv dovrebbe avere un EROEI intorno a 10 mentre l'eolico intorno a 20.
È ovvio a tutti che con un EROEI di 5 la società industriale ce la scordiamo.
Allora SE hai ragione vuoldire che l'Europa come la conosciamo ha i decenni contati e NON TANTI pochi decenni. Chi la sosterebbe questa civiltà la benzina a 2€/L o il gas che oggi è a 46€ a megawattora?
Gli idrocarburi sostengono le economie dei paesi produttori, soprattutto OGGI , che molti di loro sono ricchi e possono permettersi di tagliare la produzione a iosa solo per mantenerne il prezzo alto.
Per cui spera che ti sbagli o spazio qualche anno le aziende migreranno via via nei paesi dove l'energia si trova a basso costo, tanto con IA ed automazione puoi fare le stesse cose in Cina come in India, in Qatar come in Venezuela a Cuba come ad Oslo. È solo una questione di HW e di software. Alla peggio su linkedin un po di gente pronta a spostarsi, per congrui stipendi ne trovi. Il resto del Know-how lo formi strada facendo.
Iran, EAU e Arabia Saudita sono entrati a far parte dei BRICS... aderendo al progetto di marginalizzare il dollaro e creare un nuovo equilibrio mondiale.
Non voglio nemmeno entrare nella diatriba SI, NO, FORSE.
Ma di certo non mi pare una cosa così strana non aiutarli a colmare il GAP tecnologico con gli USA.
Nessuno si spara nei piedi per divertimento.
Chiudo con una chiosa finale Algeria e Venezuela e Kuwait stanno aspettando hanno gia fatto richiesta di entrare nei BRICS.
Praticamente fra qualche tempo quasi tutto l'OPEC+ sarà nei BRICS.
Chissà che qualcuno non si svegli e chieda il disimpegno dagli idrocarburi prima che ci tengano per i c***i e ci facciano fischiare a comando. Chissà.
Nessuno, tranne l'unione europea.
Iran, EAU e Arabia Saudita sono entrati a far parte dei BRICS... aderendo al progetto di marginalizzare il dollaro e creare un nuovo equilibrio mondiale.
Non voglio nemmeno entrare nella diatriba SI, NO, FORSE.
Ma di certo non mi pare una cosa così strana non aiutarli a colmare il GAP tecnologico con gli USA.
Nessuno si spara nei piedi per divertimento.
Chiudo con una chiosa finale Algeria e Venezuela e Kuwait stanno aspettando hanno gia fatto richiesta di entrare nei BRICS.
Praticamente fra qualche tempo quasi tutto l'OPEC+ sarà nei BRICS.
Chissà che qualcuno non si svegli e chieda il disimpegno dagli idrocarburi prima che ci tengano per i c***i e ci facciano fischiare a comando. Chissà.
Che le nazioni X, Y o Z entrino a farne parte non cambia davvero nulla, anzi potrebbe pure essere controproducente per lo stesso gruppo.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".