Un Blackwell per la Cina? NVIDIA pronta a reagire alle restrizioni USA

Dopo le nuove restrizioni statunitensi sull'export dei chip IA verso la Cina, NVIDIA starebbe riprogettando i suoi acceleratori per rispettare le normative. Il CEO Jensen Huang avrebbe incontrato i principali clienti cinesi comunicando loro l'intenzione di portare Blackwell nel Paese.
di Manolo De Agostini pubblicata il 05 Maggio 2025, alle 06:37 nel canale Schede Madri e chipsetBlackwellNVIDIA
Nel mese di aprile, il CEO di NVIDIA Jensen Huang si è recato in Cina per incontrare i principali clienti, in un contesto segnato dalle nuove e stringenti restrizioni imposte dal governo statunitense sull'export dei chip IA verso Pechino.
Come riportato da Reuters e The Information, la visita è avvenuta pochi giorni dopo che Washington ha notificato ufficialmente a NVIDIA la necessità di ottenere una licenza per esportare in Cina i chip H20, sviluppati appositamente per il mercato cinese. Il 14 aprile, NVIDIA è stata ulteriormente informata che tali restrizioni rimarranno in vigore a tempo indeterminato.
In risposta a queste limitazioni, la società ha comunicato ad alcuni dei suoi principali clienti cinesi - tra cui Alibaba, ByteDance (la società madre di TikTok) e Tencent - che sta lavorando alla riprogettazione dei propri chip IA al fine di rispettare le normative statunitensi e continuare a operare in Cina. Secondo quanto riferito da The Information e confermato da Reuters, Huang ha illustrato i piani direttamente ai clienti durante la sua visita a Pechino. Le nuove versioni dei chip potrebbero essere pronte per la consegna dei primi sample già a partire da giugno.
Parallelamente, NVIDIA è anche impegnata nello sviluppo di una variante del suo chip di ultima generazione, Blackwell, pensata specificamente per il mercato cinese. Si tratta di un tentativo dell'azienda di mantenere una presenza significativa in un'area considerata strategica, nonostante i vincoli imposti dal governo degli Stati Uniti.
Le implicazioni economiche delle restrizioni sono rilevanti: NVIDIA prevede una svalutazione da 5,5 miliardi di dollari per il primo trimestre, con una potenziale perdita di fatturato annuo stimata tra i 14 e i 18 miliardi di dollari.
Il CEO di NVIDIA ha espresso preoccupazioni più ampie sull'impatto delle restrizioni statunitensi e ha avvertito che limitare l'accesso ai chip avanzati potrebbe "minare la leadership tecnologica degli Stati Uniti". Ha inoltre affermato che la Cina "non è indietro" nel campo dell'intelligenza artificiale, e ha definito Huawei "una delle aziende tecnologiche più formidabili al mondo".
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Huawei starebbe infatti preparandosi a testare sul campo il nuovo acceleratore Ascend 910D, che mira a diventare un'alternativa credibile ai chip prodotti da NVIDIA. I primi sample dovrebbero essere disponibili entro la fine di maggio.
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