CPU Ryzen, longevità a rischio per colpa dei produttori di motherboard?

La nuova versione di HWInfo mostra un parametro che permette di capire se la scheda madre sta ingannando il processore Ryzen affinché pensi di consumare meno del previsto e aumenti le proprie frequenze operative. Un trucco che fa bene ai benchmark delle motherboard, meno alla longevità della CPU.
di Manolo De Agostini pubblicata il 09 Giugno 2020, alle 10:41 nel canale Schede Madri e chipsetRyzenAMD
L'ultima versione beta di HWInfo contiene una nuova voce chiamata "CPU Power Reporting Deviation" che interessa da vicino tutti i possessori di piattaforme AMD Ryzen. Il parametro ha un nome abbastanza esplicativo, ma per farla breve, cerca di dirvi se la motherboard sta ingannando la vostra CPU Ryzen, portandola a consumare di più e mettendone di conseguenza a rischio la durata di vita. Perché? Per raggiungere maggiori prestazioni e svettare nei benchmark, ovvio.
Il punto è che tutto questo avviene in modo silenzioso, all'insaputa dell'utente e senza il beneplacito di AMD. Facciamo un passo indietro e proviamo a spiegare il tutto: alcuni produttori di schede madre riportano in modo volutamente errato alcuni parametri chiave ai processori Ryzen con l'obiettivo di migliorare le prestazioni finali.
A differenza della pratica ben conosciuta (e consapevole) dell'overclock, il tutto avviene a impostazioni standard e in modo non evidente all'utente, portando il processore a consumare e scaldare di più, creando così i presupposti per una riduzione della durata di vita, anche detta longevità, del chip stesso.
Tra i produttori di motherboard è una pratica comune modificare i power limit standard per ottenere maggiori prestazioni da un processore, in modo da far emergere le proprie motherboard rispetto alle proposte concorrenti. Per quanto concerne le CPU Intel, quasi tutti i produttori di motherboard si adoperano in tal senso, ma con una differenza rispetto al caso AMD: Intel approva e addirittura incoraggia i produttori a differenziare i propri prodotti; tali interventi non incidono inoltre sulla longevità dei chip durante il periodo di garanzia. Nel caso delle CPU Ryzen invece, AMD non approva tale pratica e potrebbero esserci problemi per la longevità.
Secondo un post molto dettagliato dell'overclocker The Stilt sul forum di HWinfo, "alcuni produttori di schede madre dichiarano intenzionalmente un valore di riferimento non corretto - troppo contenuto - nell'AGESA. Poiché le CPU Ryzen AM4 si affidano alla telemetria fornita dal VRM della motherboard per determinare il loro consumo, dichiarare un valore di riferimento errato impatta sui consumi visti dalla CPU. Ad esempio, se il produttore della motherboard dichiarasse il 50% del valore corretto, la CPU penserebbe di consumare la metà di quanto fa davvero".
"In questo caso la CPU consentirebbe a sé stessa di consumare il doppio rispetto ai propri power limit, anche quando è a frequenze standard. Questo permette alla CPU di lavorare a frequenze più elevate a causa di power limit incrementati; la CPU diventa così più calda e questo impatta potenzialmente in modo negativo sulla sua durata di vita, nello stesso modo in cui fa l'overclock. La differenza rispetto all'overclock o all'impostazione di PBO (Precision Boost Overdrive), è che questo viene fatto in modo totalmente occulto e che in passato non è stato possibile per la maggior parte degli utenti finali rilevare o reagire".
Un valore intorno al 75% indica che la motherboard sta "barando" - clicca per ingrandire
La nuova versione di HWinfo dà agli utenti un mezzo per determinare se la loro scheda madre sta mentendo ai chip Ryzen. "Dal momento che almeno due dei più grandi produttori di schede madre insistono nell'uso di questo exploit per ottenere un vantaggio sui loro concorrenti nonostante sia stato chiesto loro costantemente di non farlo, abbiamo pensato che sarebbe stato giusto permettere ai consumatori di vedere se la loro motherboard fa qualcosa che non dovrebbe fare".
"Vorrei sottolineare che, nonostante questo exploit sia essenzialmente reso possibile da qualcosa che AMD ha incluso nelle specifiche, l'uso di questo exploit non è qualcosa che AMD giustifica, e tanto meno promuove. AMD ha invece fatto attivamente pressione per far desistere i produttori pizzicati a sfruttare questo exploit", ha aggiunto The Stilt.
Un valore il più vicino possibile al 100% indica che tutto è regolare - clicca per ingrandire
Come capire se la vostra scheda madre sta agendo in modo scorretto o corretto? Se il valore mostrato è intorno al 100%, il comportamento è corretto e la motherboard non sta attuando alcun "magheggio". Se il valore è decisamente inferiore al 100% - poniamo il 95% o meno - allora la scheda madre sta ingannando la CPU per massimizzare le prestazioni. Mettete quindi la vostra CPU sotto carico usando un test multi-thread come Cinebench R20 e monitorare il valore riportato in relazione al 100%.
Nel post di The Stilt ci sono alcuni esempi pratici (potete vedere gli screenshot in questa news) registrati con una MSI X570 Godlike con il firmware più recente (versione 1.93 beta), dove si vede ad esempio come un valore CPU Power Reporting Deviation del 75% veda un Ryzen 9 3900X (12 core) operare a 4103,5 MHz, con un consumo visto dalla CPU di 125,24W e una temperatura di picco di 80 °C. Con un valore invece del 99,2% la CPU funziona mediamente a 4027,4 MHz, con un consumo visto dalla CPU di 140,96W e una temperatura di 73 °C.
47 Commenti
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Il problema maggiore è ritrovarsi cpu che consumano molto di più a fronte di modesti incrementi prestazionali (1-2%).
Se usi cpu stock con dissy standard, d'estate, è un'inutile spreco di risorse a fronte del guadagno ottenuto
Mentre sul discorso longevità, direi che questo è un problema del tutto secondario ancor più su cpu default.
Le cpu verranno cambiate molto prima di quando si potrà verificare un invecchiamento/elettromigrazione degno di nota.
Eh, non sono sicuro che con il rimpicciolimento di transistor e soprattutto linee di connessione l'elettromigrazione sia trascurabile anche per pochi valori di overvolt.
Se una CPU è progettata per girare a 1.2V e andare al max a 80° nei suoi punti più caldi per la maggior parte della sua vita, potrebbe invecchiare precocemente se portata a 1.35V con parti che superano i 100° per lungo tempo come in questi casi.
Intel ha avuto questo tipo di problemi sul suo primo chipset per portatili fatto a 14nm proprio nella sezione di alimentazione. Quindi non è proprio un problema secondario.
Quanti anni dovrebbe durare una CPU? Potrebbero esserci punti di vista molto differenti.
Ma come, avete appena finito di dire che con un PRD inferiore consuma di più e poi nel vostro esempio consuma di meno ?
mi chiedo però se sia un magheggio che và davvero a discapito dei consumatori per la longevità/degrado del chip, se togli il trucco, hai una cpu che farà molto meno nei benchmark con la gente che si incazza, ma con trucco hai una cpu che scalda 7-6 gradi di più in full load con un vcore non più di tanto alto (il max passa da 1.413 a 1.425) ma meglio in qualsiasi cosa (l'average speed di quei cores è molto molto più alta nel caso "truccato"
alla fine è cosa buona riportarlo ma sinceramente un po' un fuoco di paglia.
strano, tom's che fa un titolo sensazionalistico ? ma quando mai
dipende da cosa si compra. stando nella fascia media (I5 o Ryzen5) imho almeno 4/5 anni. prima non penso che valga la pena il cambio. parliamo comunque di utenza media, tipo me stesso, qualche gioco, excel, posta, ca22eggio. poi comunque il suo "ciclo vitale" andrebbe avanti. l'I5-4670 che ho venduto 2 anni fa e che ho tenuto per 5 anni penso faccia ancora il suo sporco lavoro.
[ EDIT ]
Che non crepi prima la CPU, non io (anche se in molti lo sperano)
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