Controlla il notebook con un soffio

Il Georgia Institute of Technology presenta un curioso sistema di puntamento in grado di rilevare un soffio d'aria emesso dalla bocca dell'utente
di Andrea Bai pubblicata il 15 Novembre 2007, alle 15:57 nel canale SistemiI ricercatori Shwetak N. Patel e Gregory D. Abowd del Georgia Institute of Technology hanno pubblicato una presentazione relativa ad un sistema di controllo e puntamento di tipo "hands-free", ovvero che non necessita dell'impiego delle mani, e che basa il proprio funzionamento sulla rilevazione delle differenti frequenze d'onda generate da un soffio d'aria.
L'idea in realtà non è completamente originale, in quanto già Nintendo con la propria console portatile DS, ha sperimentato all'interno dei suoi giochi un sistema simile, ovviamente con funzionalità ben più contenute e estremamente circostanziate all'ambito videoludico.
La particolare tecnologia è denominata BLUI, acronimo di Blowable and Localized User Interaction ed è in grado di distinguere ed interpretare di conseguenza i diversi tipi di suono causati da un soffio rivolto ad uno schermo, in relazione alla zona verso cui è direzionato il soffio. La presentazione, infatti, spiega come uno soffio, se direzionato verso zone differenti, da luogo a frequenze d'onda diverse che un apposito software può essere in grado di analizzare per risalire alla zona colpita dal soffio d'aria.
Il sistema è così descritto: "BLUI è in grado di interpretare un soffio diretto allo schermo del computer per controllare elementi specifici di applicazioni interattive. Ad esempio è possibile soffiare su di un pulsante per azionarlo".
Per il funzionamento di BLUI è necessario effettuare una fase di calibrazione, in modo tale che il sistema possa interpretare correttamente le diverse rilevazioni. A tale scopo il prototipo realizzato per la dimostrazione prevede che l'utente si produca una serie di soffi da indirizzare verso appositi segnali che vengono mostrati a schermo. In questo modo il programma registra la frequenza d'onda che si verifica a seconda dei diversi casi per poterla poi reinterpretare correttamente in un secondo momento.
Chiaramente la precisione di un tale sistema di puntamento non è paragonabile a quella di un tradizionale sistema come mouse o trackball, tuttavia la tecnologia pare essere abbastanza fruibile per semplici operazioni base quali scrolling, pressione di pulsanti, selezioni e via discorrendo.
La precisione con cui il sistema è in grado di interpretare i segnali dipende dall'implementazione e configurazione del sistema: nel documento si legge come, dividendoo uno schermo in 9 rettangoli (una griglia di 3x3) l'accuratezza sia del 100%. Suddividendo lo schermo in riquadri più piccoli, invece, si va incontro ad una perdita di precisione: 96% nel caso di 16 rettangoli (4x4), 80% salendo a 25 rettangoli (5x5) ed infine 62% suddividendo lo schermo in 36 rettangoli (6x6).
Difficile dire se la tecnologia prenderà piede in qualche modo. Se dovesse accadere auguriamoci, però, di non avere mai un raffreddore.
39 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoe poi se arriva una folata di vento sul monitor va in crash il computer?? lol!!
scusate, non ho resistito
comunque non mi sembra una grande idea... forse (con gli adattamenti del caso) come interfaccia per persone con un qualche handicap...
quelli accanto semmai non possono lavorare
cmq belle le curiosità, però iniziamo anche a dire che si iniziano a vedere davvero un po' troppe vaccate in giro
potrebbe essere utile.
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