Windows 11, crescita in stallo secondo gli ultimi dati: utenti poco interessati?

Potrebbero essere diversi i motivi dello stallo nella crescita di Windows 11 segnalata da AdDuplex: gli utenti interessati hanno già aggiornato e i requisiti di sistema troppo severi potrebbero allontanare gli altri
di Nino Grasso pubblicata il 28 Aprile 2022, alle 10:31 nel canale Sistemi OperativiWindows 11Microsoft
AdDuplex ha pubblicato le ultime analisi statistiche sull'andamento di Windows 11, confermando ancora una volta che la crescita di Windows 11 è ormai sensibilmente rallentata. La quota di mercato di Windows 11 è passata infatti dal 19,4% di marzo al 19,7% di aprile, numeri raccolti sulla base di dati provenienti da 5 mila app di Windows Store.
La notizia è aggravata dal fatto che c'è ancora maggiore movimento su Windows 10: la versione 21H2 infatti è cresciuta dal 28,5% di marzo al 35% di aprile, aumento dovuto al raggiungimento della fase di distribuzione più estesa per l'ultima release di Windows 10 (tutti gli utenti possono installarla adesso via Windows Update). Al secondo posto c'è invece Windows 10 21H1, in calo dal 26,5% di marzo al 26,4% di aprile.
Windows 11, nessuna crescita (o quasi) ad aprile
Windows 11 quindi chiude il podio con il 19,7%, mostrando mese dopo mese una chiara fatica nel raggiungere l'obiettivo del 20%. Le altre versioni di Windows sono invece molto meno rilevanti, con Windows 10 2004 che è installato nel 6,5% dei sistemi e Windows 10 20H2 (il cui supporto scadrà a maggio) che è ancora installato sul 6,1% dei computer presi in esame, in calo rispetto al 10,8% del mese scorso.
Microsoft aveva dichiarato a inizio 2022 che stava registrando una "forte domanda" su Windows 11, con un tasso di aggiornamento doppio rispetto al lancio di Windows 10. La quota di mercato del 19,7% per Windows 11 non è una cattiva notizia in assoluto, sia chiaro, ma la mancanza di crescita fa supporre che tutti coloro che volevano passare alla nuova versione lo hanno già fatto, e che gli altri utenti non sono interessati o non possono aggiornare per via dei severi requisiti minimi della nuova versione.
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34 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMettici le restrizioni per l'installazione, mettici chi (tipo me) sta beato e sereno col suo bravo win10 e non ha alcuna fretta di passare all'ultimo uscito beccandosi bug e menate varie..
Chi era interessato a passare ad 11 subito lo ha fatto.
Adesso rimane chi non ha intresse a farlo e lo farà molto più avanti, eventuale crescita sarà legata solo alle preinstallazioni su nuovi sistemi.
Per quanto riguarda l'uso professionale qualche cliente in autonomia ha deciso di sperimentare anche se non c'era nessun bisogno reale. E fortunatamente non ci sono stati grossi problemi se non un po' di disorientamento per il cambiamento nei menu e altri dettagli. Ma per il resto Windows 10 rimarrà saldamente al suo posto per molti anni.
Se parliamo di gaming...si ha diverse novità sotto il cofano interessanti Windows 11, ma anche li ripeto, salvo non utilizzare il pc solo per quello, difficilmente farei l'upgrade dei miei pc principali.
Per l'uso professionale, secondo me, in linea di massima prevendo un ammortamento ordinario, le macchine in uso potrebbero avere anche un hw, obsoleto per caricare Windows 11. Rammentati che il SO in questione richiede specifiche caratteristiche hw che non tutte le schede madri possiedono. Spesso, se non in specifiche condizioni lavorative, i pc...sono estremamente datati....e spesso si tende almeno ad ammortizzare totalmente la spesa iniziale.
mmm.. si.. però è anche vero sto discorso è brutto e pericoloso.
Sta fissa di dover per forza "RINNOVARE" porta spesso ad allontanrsi dalla via maestra sputtanando ciò che già funzionava bene o aggiungendo orpelli di misera utilità.
Rammento. Nel privato infatti mi sono troppo divertito ad installarlo su macinini del 2006 per il gusto di farlo.
Ma non ci ha fatto nessun male. Il problema non è quando lo installi su 5 postazioni, ma quando parliamo di 500 o 1000, se non di più, con altrettante combinazioni software/hardware diverse. Mettici le stampanti multifunzioni, device particolari in determinati settori, gestionali, automatismi e mille altre particolarità in ambito aziendale. Capisci che prima di fare una simile migrazione ci vogliono test approfonditi, prove e via dicendo. Ed è un processo lungo e costoso. Se non ci sono valide ragioni, salvo l'acquisto di nuovi pc (e neanche li è sicuro), si rimane con quello che funziona "perfettamente" (si fa per dire).
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