Windows 10 May 2020 Update potrebbe accorciare la vita degli SSD: come rimediare

Il nuovo aggiornamento adotta una pratica fin troppo aggressiva nella manutenzione delle unità di archiviazione, che alla lunga potrebbe essere deleterio per la salute dei drive. Si aspetta, quindi, un fix da parte di Microsoft
di Nino Grasso pubblicata il 16 Giugno 2020, alle 15:21 nel canale Sistemi OperativiMicrosoftWindows
Secondo diverse segnalazioni Windows 10 May 2020 Update avrebbe diversi problemi nella gestione delle unità di archiviazione, che potrebbe ridurre sensibilmente la vita degli SSD. Nello specifico il sistema non ricorda quando ha eseguito l'ultima ottimizzazione del drive, eseguendo fin troppo spesso la deframmentazione sugli SSD, e il comando TRIM sugli hard-disk.
Il problema è presente nella gestione della Manutenzione automatica, un sistema che consente di mantenere in ordine le prestazioni delle unità di storage eseguendo, a cadenza periodica, alcune operazioni sulle stesse. Una volta ottimizzati i dischi o gli SSD il tool salva la data indicando al sistema operativo che non deve più eseguire operazioni di manutenzione sui dischi interessati in modo da non impattare troppo sull'esperienza d'uso del sistema e prolungare la durata degli stessi.
WilderSecurity, però, fa notare che il sistema non funziona come atteso su Windows 10 versione 2004: lo strumento salva la data, ma quando si accede alla funzione Ottimizza unità si nota che tutti gli SSD vengono impostati come Ottimizzazione necessaria anche se la manutenzione è stata eseguita poche ore prima. Si tratta di un problema noto e già corretto sulla build 19551 di Windows 10 nel programma Insider, ma ancora presente sulla build 19041.329 pubblica.
Di norma su un SSD non è necessario eseguire la deframmentazione dei file, perché ci sono più svantaggi (usura dell'unità, fra questi) che vantaggi. Secondo Microsoft, tuttavia, le prestazioni delle unità a stato solido potrebbero essere pesantemente compromesse in caso di frammentazione massiccia dei file, pertanto Windows 10 impone che il processo di deframmentazione venga eseguito mensilmente sulle unità SSD. May 2020 Update, tuttavia, "dimentica" la data in cui viene eseguita questa manutenzione ordinaria, e quindi obbliga l'SSD a subire la deframmentazione dei file molto più spesso di quanto necessario, sacrificandone sensibilmente la durata nel tempo.
Windows 10 e deframmentazione continua degli SSD: cosa fare
Fino a quando Microsoft non rilascia pubblicamente il fix è consigliabile disattivare la Manutenzione automatica delle unità di storage, visto che il sistema potrebbe imporre una deframmentazione agli SSD anche ad ogni riavvio. Di seguito la procedura:
- Accedere alle opzioni Deframmenta e ottimizza unità dal vecchio Pannello di controllo, o scrivendo Deframmenta via Menu Start e selezionando la voce specifica.
- Nella schermata è possibile notare che lo stato degli SSD presenti nel sistema è Ottimizzazione necessaria
- Se sì, sul sistema è presente il bug. In questo caso selezionare premere su Modifica impostazioni, poi sul tasto Scegli e deselezionare tutti gli SSD installati sul sistema.
- Chiudere la schermata Ottimizza unità
Comando TRIM sugli hard-disk
La Manutenzione automatica di Windows 10 si comporta in maniera anomala anche in un altro caso, eseguendo il comando TRIM sugli hard-disk. Si tratta di una procedura pensata per gli SSD e, ovviamente, causa un messaggio di errore nel sistema quando viene forzata su un disco meccanico. La feature consente al sistema operativo di indicare al controller dell'SSD quando i blocchi di un'unità non sono più in uso (dopo la cancellazione dei file presenti, ad esempio), in modo che possano non essere più considerati. Al momento il bug non ha un fix ufficiale.
38 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoottimizzazione necessaria, ma la data è "mai eseguita"
Quindi il problema non sussiste.
Anzi c'è il problema contrario, anche se programmata non è mai stata eseguita
ottimizzazione necessaria, ma la data è "mai eseguita"
Quindi il problema non sussiste.
Anzi c'è il problema contrario, anche se programmata non è mai stata eseguita
Forse invece il problema e' proprio quello, non memorizza l'ultima data di esecuzione.
L'unica operazione che viene fatta è proprio il TRIM (chiamata anche "ottimizzazione"
L'unica operazione che viene fatta è proprio il TRIM (chiamata anche "ottimizzazione"
la deframmentazione serve anche sugli SSD, anche se non per gli stessi motivi degli HDD
prima era soprattutto per velocizzare l'accesso ai file (evitavi un seek della testina ogni pochi KB, con un grosso impatto sulle performance), ma adesso ha senso comunque perché se il filesystem arriva al suo limite di frammentazione non è più possibile creare file, problema anche esistente sugli HDD ma il calo di performance si sentiva prima e quindi non arrivavi mai a quel punto
lo spiega meglio Scott Hanselman: https://www.hanselman.com/blog/TheR...entYourSSD.aspx
(ovviamente quello della notizia è un altro discorso, lì è chiaramente un bug)
Serve per creare operazioni di riscrittura utili solo a velocizzare il degrado degli SSD.
Il mio muletto è arrivato a consumare completamente un SSD in 6 anni di attività senza mai riformattarlo e nemmeno lì mai avuto problemi nè mai deframmentato.
Puoi bloccare Windows Update con una delle tante utility in circolazione, tra cui alcune che consentono non solo di bloccare tout court l'installazione automatica degli aggiornamenti ma anche di scegliere cosa aggiornare e cosa no. Cioè riprendere il controllo completo sugli aggiornamenti, com'era prima di 10.
E visto il proseguo del tuo post puoi bloccare anche Windows Defender o installare un altro antivirus.
Non so, ma credo che l'opinione di un interno a Microsoft, che ha consultato il "Windows storage team" per poter scrivere un articolo con cognizione di causa, sia più autorevole.
Hai letto l'articolo? Sarebbe già un inizio capire quale tipo di ottimizzazione Windows esegue sugli SSD.
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