Con l'ultima build di Windows 10 19H1 è possibile accedere ai file sul Windows Subsystem for Linux
L'ultima build di Windows 10 permette di accedere ai file delle distribuzioni Linux installate tramite Windows Subsystem for Linux: l'implementazione è ancora acerba, ma funzionante
di Riccardo Robecchi pubblicata il 22 Febbraio 2019, alle 08:21 nel canale Sistemi OperativiMicrosoftWindowsLinux
Con la build 18342 di Windows 10, rappresentante l'ultima build disponibile al pubblico di Windows 10 19H1, Microsoft ha introdotto due novità significative: la prima è la possibilità di accedere al file system del Windows Subsystem for Linux (WSL) direttamente da Esplora Risorse, e la seconda è invece la pubblicazione di un'estensione per Chrome.
L'integrazione di Linux all'interno di Windows 10 continua a passo spedito, con il sottosistema del Pinguino che offre maggiori possibilità a ogni nuovo rilascio del sistema di Microsoft. Con Windows 10 19H1 sarà possibile accedere direttamente ai file nella distribuzione installata nel WSL tramite l'integrazione con il sistema che permetterà di accedervi tramite Esplora Risorse e anche altre applicazioni.
Al momento attuale è possibile accedere ai file solo nel caso in cui la distribuzione nel WSL sia in esecuzione: ciò avviene perché l'accesso ai file è reso possibile da un file server che opera all'interno della distribuzione, per cui i file sono raggiungibili solo se la distribuzione è accesa (e vi si accede, di fatto, come fossero su una risorsa di rete).
Microsoft afferma che sarà possibile accedere ai file anche con le distribuzioni non in esecuzione in un aggiornamento futuro: non è chiaro se ciò porterà in futuro anche allo sviluppo da parte dell'azienda di un driver per i file system Linux.
Microsoft reitera poi il suo impegno a creare un browser basato su Chromium: l'azienda ha infatti pubblicato sul Chrome Web Store un'estensione che permette di integrare Chrome nella schermata Timeline di Windows, così da garantire una maggiore integrazione del browser con il sistema e le sue funzionalità.
L'elenco completo dei cambiamenti è disponibile sul blog di Windows.
21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infointendo dire che al contrario Linux dovrebbe avere dei problemi (e spesso li ha) nel leggere/scrivere un formato proprietario come NTFS, eppure da anni riesce a farlo (quasi) perfettamente.
ora, non dico di permettere l'installazione di Windows su BTRFS (anche se sarei molto curioso di vedere come si comporta), ma poter leggere e scrivere su filesystem open come appunto BTRFS o EXT e altri in modo nativo direi che doveva essere possibile già da molti anni, e invece...
Ext2fsd mi bloccava il sottosistema di gestione partizione quasi ogni volta che inserivo un dispositivo con file system Linux.
Sono stato costretto a rimuoverlo. Un supporto nativo non mi farebbe schifo.
Non so di che tool stiate parlando, ma ci sono tool e tool e se uno aspetta l'inefficiente e ritardataria microsoft sta fresco.
E' da una vita che uso un file manager terzi che tranquillamente può accedere nativamente in lettura (no scrittura, così da evitare eventuali rischi sui dati poggianti su fs "stranieri":
Ext2/3/4
ReiserFS, Reiser4
HFS/HFS+
NTFS, ReFS
Fat/exFAT
UFS2
Windows and Linux software raid arrays
DDF, MegaRaid, Adaptec, nVidia, Intel, Via, Silicon raid arrays
MBR, GPT, Apple and BSD partitions
VMWare, VirtualPC, VirtualBox and Parallels disk images
aggiungo pure i reparse point.
Non è che sono deficienti, è che lo fanno apposta.
L'interoperabilità apre le porte alla possibilità di scelta e sappiamo che MS non ama la concorrenza. Ultimamente è stata costretta a piegarsi, altrimenti sarebbe finita imprigionata nella sua torre d'avorio.
Ma in generale non è un bene, per un monopolista, aprire le porte all'universo degli altri. E vale in entrambi i sensi, cioè sia quando i vari Wine ti consentono di far girare software Windows su Linux, sia quando tecnologie Linux possono essere sfruttate da Windows.
Su questo posso risponderti: Windows non è né sarà mai realmente compatibile con i filesystem UNIX (e quindi Linux) per via delle differenti gestioni dei metadati e dei permessi. Il modello UNIX usa un modello per utente, gruppo e "altri" con tre tipi di permesso (lettura, scrittura, esecuzione), mentre NTFS usa un modello con permessi specifici per ciascun utente e tipologie più complesse di permessi. C'è dunque un'incompatibilità concettuale, oltre che implementativa.
Questa incompatibilità è il motivo per cui non è possibile modificare i file del WSL direttamente da Esplora Risorse andando nella cartella della distribuzione: nonostante siano memorizzati su un file system NTFS, i file hanno dei metadati aggiuntivi che permettono di simulare il sistema dei permessi di Linux, e modificando direttamente questi file c'è il rischio di corrompere o eliminare i metadati rendendo illeggibili i file alla distribuzione.
Di fatto, comunque, Linux può leggere e scrivere file NTFS ma non interagire direttamente con il sistema dei permessi - motivo per cui non è possibile effettuare operazioni complesse come avviene invece su Windows.
NTFS è uno dei (se non direttamente il) file system più avanzati e complessi attualmente a disposizione. E Windows è costruito basandosi su questa complessità. Installare il sistema su un file system diverso non è possibile perché bisognerebbe riscriverne una larga parte. Di contro, avere accesso a file system diversi potrebbe essere possibile se venisse integrato a livello di sistema uno strato di compatibilità con il sistema dei permessi UNIX - ma anche questo richiederebbe uno sforzo non da poco. Il problema di fondo è che gli strumenti sotto Linux sono forniti "as is" senza la pretesa della perfetta compatibilità e, anzi, con l'esplicito avvertimento che potrebbero causare problemi. Dall'altro lato, Microsoft ha l'esigenza di fornire un prodotto quanto più possibile stabile e vicino all'assenza di difetti perché deve garantire un'affidabilità elevata. Come noto non è possibile produrre programmi senza bachi, ma è invece possibile garantire una ragionevole stabilità del programma (ovvero un certo determinismo nelle operazioni) e questo è il principale fattore limitante, insieme alla spesa (sostanziosa) necessaria per implementare una funzionalità richiesta da relativamente poche persone.
Questa incompatibilità è il motivo per cui non è possibile modificare i file del WSL direttamente da Esplora Risorse andando nella cartella della distribuzione: nonostante siano memorizzati su un file system NTFS, i file hanno dei metadati aggiuntivi che permettono di simulare il sistema dei permessi di Linux, e modificando direttamente questi file c'è il rischio di corrompere o eliminare i metadati rendendo illeggibili i file alla distribuzione.
Di fatto, comunque, Linux può leggere e scrivere file NTFS ma non interagire direttamente con il sistema dei permessi - motivo per cui non è possibile effettuare operazioni complesse come avviene invece su Windows.
NTFS è uno dei (se non direttamente il) file system più avanzati e complessi attualmente a disposizione. E Windows è costruito basandosi su questa complessità. Installare il sistema su un file system diverso non è possibile perché bisognerebbe riscriverne una larga parte. Di contro, avere accesso a file system diversi potrebbe essere possibile se venisse integrato a livello di sistema uno strato di compatibilità con il sistema dei permessi UNIX - ma anche questo richiederebbe uno sforzo non da poco. Il problema di fondo è che gli strumenti sotto Linux sono forniti "as is" senza la pretesa della perfetta compatibilità e, anzi, con l'esplicito avvertimento che potrebbero causare problemi. Dall'altro lato, Microsoft ha l'esigenza di fornire un prodotto quanto più possibile stabile e vicino all'assenza di difetti perché deve garantire un'affidabilità elevata. Come noto non è possibile produrre programmi senza bachi, ma è invece possibile garantire una ragionevole stabilità del programma (ovvero un certo determinismo nelle operazioni) e questo è il principale fattore limitante, insieme alla spesa (sostanziosa) necessaria per implementare una funzionalità richiesta da relativamente poche persone.
zfs è più complesso di ntfs
Ne dubito, almeno per quanto riguarda la gestione di permessi e metadati. È sempre, dopotutto, un file system UNIX. Permette di fare in maniera semplice molte cose che NTFS non permette di fare altrettanto semplicemente o non permette proprio (snapshot, pooling, ecc), ma sul fronte della complessità dei permessi non c'è proprio paragone
Ah certo, non ne dubito, stiamo pur sempre parlando di una realtà con notevoli risorse.
ah beh se parli dei soli permessi ok..
io parlavo di complessità a livello di features esposte
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