Virgin Galactic ha realizzato la sua terza missione commerciale, Galactic 03
Virgin Galactic ha effettuato alcuni giorni fa la sua terza missione commerciale, la seconda con turisti spaziali a bordo. Galactic 03, come le altre missioni, ha avuto una durata di circa un'ora portando a circa 88 km di quota tre persone.
di Mattia Speroni pubblicata il 11 Settembre 2023, alle 16:46 nel canale Scienza e tecnologiaVirgin Galactic
Dopo un inizio decisamente "zoppicante" con un incidente mortale durante le fasi di test nel 2014 e un'indagine dell'FAA dopo il primo volo con equipaggio, Virgin Galactic sembra aver preso nuovo slancio in questo 2023 arrivando a completare la terza missione con equipaggio pagante e programmando anche la quarta missione già nel corso del prossimo mese. La società di Richard Branson avrà comunque bisogno di aumentare ulteriormente la cadenza dei voli per diventare sostenibile a livello economico.
La prima missione commerciale (Galactic 01) è avvenuta alla fine del mese di giugno e a bordo erano presenti membri del CNR e dell'aeronautica italiana per condurre alcuni esperimenti scientifici. Nel mese di agosto è stata invece realizzata la prima missione con turisti spaziali paganti (Galactic 02), conclusasi con successo. Ricordiamo che oltre a essere voli sub-orbitali, gli spazioplani di questa società non superano i 100 km di quota dove è posta idealmente la linea di Kármán che definisce internazionalmente l'inizio dello Spazio. Con Blue Origin New Shepard (società concorrente) invece questa linea viene superata.
Galactic 03, la terza missione commerciale per Virgin Galactic
La missione Galactic 03 è iniziata, come per le precedenti, con il decollo dell'aeroplano VMS Eve al quale è attaccato lo spazioplano VSS Unity. Il primo permette al secondo di raggiungere una quota idonea per l'accensione del motore a razzo che gli consente di raggiungere un'altitudine finale di quasi 90 km.
Il decollo di VMS Eve è avvenuto da Spaceport America nel New Mexico alle 16:34 dell'8 settembre (ora italiana) con lo spazioplano che è rientrato planando dopo aver raggiunto la quota massima un'ora dopo (alle 17:36 precisamente).
Secondo le statistiche ufficiali rilasciate da Virgin Galactic la quota massima è stata di 88,56 km toccando una velocità massima di Mach 2,95. Come nel caso di Blue Origin, la missione effettiva (dal momento della separazione dall'aeroplano di supporto) dura solo pochi minuti dove l'equipaggio può sperimentare la sensazione dell'assenza di peso quando si è vicini all'apogeo.
A bordo di VSS Unity erano presenti Ken Baxter (astronauta 14), Timothy Nash (astronauta 15) e Adrian Reynard (astronauta 16). In particolare Baxter dovrebbe essere stato il primo acquirente del biglietto per il volo pagato circa 450 mila dollari nel 2004. A comandare lo spazioplano erano presenti il comandante di missione Nicola Pecile e il pilota Michael Masucci che hanno ormai acquisito una grande esperienza nella gestione del mezzo. A bordo dell'aeroplano di supporto erano invece presenti il comandante Jameel Janjua e la pilota Kelly Latimer.
Space somersaults for the win! #Galactic03 pic.twitter.com/JT8YACmlrY
— Virgin Galactic (@virgingalactic) September 8, 2023
Michael Colglazier (CEO di Virgin Galactic) ha dichiarato dopo la fine della missione "che giornata emozionante per i nostri tre nuovi astronauti privati e per l'intero team di Virgin Galactic. È un onore vedere la nostra troupe di Galactic 03 realizzare i loro sogni di una vita di un volo spaziale mentre ispirano il nostro manifesto per i futuri astronauti. Ogni volo riuscito mostra quanto potente e trasformativo possa essere il viaggio spaziale, e non vediamo l’ora di ampliare le nostre operazioni e di rendere i viaggi spaziali più accessibili alle persone in tutto il Mondo".
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