Thales Alenia Space realizzerà due moduli per la stazione spaziale commerciale di Axiom Space
Thales Alenia Space e Axiom Space hanno raggiunto un accordo da 110 milioni di euro per la realizzazione di due moduli pressurizzati che verranno impiegati sulla la stazione spaziale commerciale a partire dal 2024.
di Mattia Speroni pubblicata il 17 Luglio 2021, alle 08:31 nel canale Scienza e tecnologiaAxiom SpaceThales
Lo Spazio rappresenta una nuova frontiera per il mercato e in tanti ci stanno puntando. Non si può non citare SpaceX ma anche Blue Origin e Virgin Galactic per quanto fatto nell'ultimo periodo. Ma ci sono altre realtà che stanno emergendo! Una di queste è Axiom Space che punterà sul turismo spaziale proprio in accoppiata con la società di Elon Musk, ma non solo! Questa società sarà aiutata anche da Thales Alenia Space grazie a un nuovo accordo.

Secondo quanto riportato, è stato siglato un accordo da 110 milioni di euro che prevederà la fornitura di due moduli per la stazione spaziale commerciale di Axiom Space. Un nuovo approccio al turismo spaziale che non sarà basato necessariamente sulla ISS!
Massimo Claudio Comparini (Deputy CEO di Thales Alenia Space) ha dichiarato "il contatto siglato oggi con Axiom Space conferma il posizionamento di Thales Alenia Space come attore industriale leader nell'ecosistema New Space, sia per missioni private che pubbliche".
Thales Alenia Space e Axiom Space insieme per la futura stazione spaziale
Nel comunicato stampa congiunto, si può leggere come Thales Alenia Space (società formata al 67% da Thales e al 33% da Leonardo) collaborerà con Axiom Space per la realizzazione di due moduli pressurizzati. Si tratta di un progetto alla portata del produttore considerando l'impegno profuso in passato per la Stazione Spaziale Internazionale. Ma la società guarda anche verso il futuro visto che sta realizzando l'Habitation And Logistics Outpost (HALO) del Lunar Gateway per le missioni Artemis.

I due moduli, secondo il programma, inizieranno a essere assemblati da Settembre 2021 e verranno completati nel 2022. Nel 2023 verranno inviati negli USA per la fase finale di allestimento da parte di Axiom Space. Infine il lancio è previsto rispettivamente nel 2024 e nel 2025.

Inizialmente saranno agganciati alla ISS potendo ospitare otto persone in totale. Questo porterà alla creazione del segmento commerciale Axiom Station oltre a quello statunitense e russo (che a breve si amplierà con l'arrivo del modulo Nauka). Thales Alenia Space sarà responsabile della progettazione, sviluppo, assemblaggio e test della struttura primaria e del sistema di protezione da micro-meteoroiti e detriti dei due moduli.

Attualmente a Torino sta venendo definito il design delle paratie laterali del primo modulo. A queste strutture si collegheranno poi i portelli di passaggio e quelli di attracco per le navicelle. La forma sarà ancora una volta a sezione cilindrica e ci saranno quattro elementi compresi quelli per l'aggiunta di nuovi moduli, per il collegamento alla ISS e per le navicelle.
Lo scopo di questi moduli sarà resistere oltre la vita utile della ISS (che si dovrebbe chiudere nel 2030). Infatti una volta che la Stazione Spaziale Internazionale sarà abbandonata, la sezione di Axiom Space potrà continuare a funzionare autonomamente.
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3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn realtà non sono assolutamente inutili... di fatto il lancio maschera le scie chimiche che il razzo rilascia nell'atmosfera in quantità; i passeggeri che fanno parte di sette segrete organizzano meeting con alieni per decidere le sorti della terra; vengono messi in orbita microsatelliti 5G che contribuiscono ad aumentare la diffusione del Covid oggi e di nuovi virus in futuro (questa correlazione la devo ancora capire); ...e non da ultimo vengono fatti centinaia di selfie che poi saranno distorti ad arte in stile "tiny planet" per nascondere il fatto che la terra sia piatta.
È tutto un gombloddo... sallo!
Il "turismo spaziale" in sé stesso non è necessariamente un male, vedilo come un modo per drenare denaro dai ricconi annoiati che non sanno più come spenderlo e utilizzarlo per sviluppare tecnologie e competenze che, come sempre è avvenuto, avranno applicazioni utili in faccende più terrestri. Non credo poi che le future stazioni spaziali private verranno utilizzate solo per il turismo, saranno anche sfruttate per finalità scientifiche, con criteri più commerciali della ISS essendo appunto private. Senza andare lontano: dalla stessa notizia si evince che grazie a questo progetto privato statunitense un'impresa aerospaziale europea (italo-francese) riceve una commessa da 110 milioni di euro.
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