Spento definitivamente uno strumento scientifico a bordo della sonda spaziale NASA Voyager 2
L'agenzia spaziale e il JPL hanno annunciato di aver spento definitivamente lo strumento scientifico chiamato plasma science experiment (o PLS) a bordo della sonda spaziale NASA Voyager 2 per risparmiare energia elettrica.
di Mattia Speroni pubblicata il 02 Ottobre 2024, alle 01:10 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
Nella prima metà di settembre la NASA ha reso noto di aver ripristinato alcuni propulsori non utilizzati da tempo della sonda spaziale Voyager 1, la stessa che aveva avuto un problema durato diversi mesi prima della sua risoluzione completa a giugno di quest'anno. Ora è la sua gemella, la sonda spaziale NASA Voyager 2 ad aver riscontrato un problema che ha portato allo spegnimento definitivo di uno degli strumenti scientifici.
Come riportato congiuntamente dal JPL e dall'agenzia spaziale il plasma science experiment (o PLS) della sonda spaziale è stato spento in quanto il suo consumo elettrico era troppo elevato rispetto all'energia che il generatore termoelettrico a radioisotopi (o RTG) riesce a fornire attualmente, dopo decenni di utilizzo e ben oltre la vita operativa utile.
Il plasma science experiment permette di misurare la quantità di plasma presente nello Spazio interstellare e la sua direzione. Non essendoci sonde così lontane (oltre alla gemella), questi dati sono fondamentali per la comprensione della parte più esterna del Sistema Solare anche considerando che per decine di anni non saranno presenti missioni robotiche in quelle regioni.
La produzione di energia elettrica dell'RTG (alimentato a plutonio) è ormai decisamente ridotta e ulteriormente in calo. Secondo i dati riportati vengono persi circa 4 W/anno e quindi ogni ulteriore consumo elettrico deve essere limitato per consentire a NASA Voyager 2 di continuare a inviare informazioni utili a oltre 20,5 miliardi di chilometri dalla Terra.
NASA Voyager 2: spento il plasma science experiment
Il 26 settembre il team che segue la sonda spaziale ha inviato il comando di spegnimento dello strumento dedicato allo studio del plasma attraverso le antenne del Deep Space Network (DSN). I dati hanno impiegato 19 ore a raggiungere la sonda spaziale NASA Voyager 2 e altre 19 ore sono state necessarie per avere la conferma dell'avvenuta esecuzione del comando. Se tutto andrà come previsto, si stima che la sonda potrà rimanere funzionante con ancora almeno uno strumento scientifico nel 2030.
Come raccontato, grazie al plasma science experiment è stato possibile capire (nel 2018) che la sonda aveva lasciato l'eliosfera e aveva quindi raggiunto lo Spazio interstellare. Questo è stato possibile analizzando la direzione del flusso delle particelle cariche: all'interno dell'eliosfera queste si allontanano dal Sole spinte dalla sua attività, mentre nello Spazio interstellare le particelle hanno direzioni opposte.
Considerando la cadenza con la quale i dati possono essere raccolti e la loro utilità assoluta (rispetto al consumo elettrico), il plasma science experiment è stato scelto come "candidato" per lo spegnimento. Lo strumento analogo sulla sonda Voyager 1 aveva smesso di funzionare già nel 1980 e nel 2007 è stato definitivamente spento per risparmiare energia. Attualmente gli strumenti attivi della sonda NASA Voyager 2 sono il Cosmic Ray Subsystem (CRS), il Low-Energy Charged Particles (LECP), il magnetometro (MAG) e il Plasma Wave Subsystem (PWS).
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSi scrive V'Ger non Viger...
E comunque V'Ger doveva essere la Voyager 6... ma il programma è stato fermato alla 2, Coincidenze? Io non credo. (cit.)
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