Tutti gli strumenti scientifici della sonda spaziale NASA Voyager 1 tornano a inviare dati

Dopo mesi di attesa, finalmente la sonda spaziale NASA Voyager 1 torna a inviare verso la Terra non solo i dati ingegneristici ma anche quelli scientifici che sono raccolti da quattro strumenti scientifici ancora attivi a bordo.
di Mattia Speroni pubblicata il 14 Giugno 2024, alle 17:33 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
Finalmente, dopo mesi di attesa (e qualche brivido), la sonda spaziale NASA Voyager 1 è tornata a funzionare correttamente sia per quanto riguarda gli aspetti ingegneristici sia per la parte scientifica. Il problema risale alla fine dello scorso anno quando la navicella ha iniziato a trasmettere una sequenza binaria che, inizialmente, sembrava senza significato. Dopo settimane di prove si è riusciti a capire che il codice inviato era una parte della memoria di sistema che veniva inviato per errore a causa della corruzione di una porzione delle memoria fisica (probabilmente a causa o dell'usura o di raggi cosmici).
Per settimane non è stato chiaro se gli ingegneri sarebbero riusciti a risolvere la situazione, considerando sia l'obsolescenza del software che dell'hardware, ma una volta compresa l'origine del problema è stato possibile escogitare un'operazione che, alla fine, ha avuto successo. Gli ingegneri hanno infatti pensato di "isolare" la parte di memoria corrotta e riscrivere il software in parti ancora funzionanti. Nella seconda metà di aprile NASA Voyager 1 ha così potuto ricominciare a inviare dati ingegneristici verso la Terra iniziando così le operazioni di ripristino. Ma non era tutto risolto.
La seconda parte delle operazioni, annunciata nella seconda metà di maggio, ha visto il ripristino di parte degli strumenti scientifici ancora funzionanti a bordo della sonda spaziale (in totale sono quattro quelli che possono essere impiegati). Il JPL ha annunciato nelle scorse ore che tutti e quattro gli strumenti scientifici ora funzionano correttamente.
Il tempo impiegato nelle scorse settimane è stato necessario alla ricalibrazione dei due strumenti scientifici mancanti. All'appello mancavano il sottosistema per analizzare i raggi cosmici e lo strumento per la rilevazione di particelle cariche a bassa energia mentre il Plasma Wave Subsystem (PWS) e il magnetometro erano i primi a essere stati ripristinati.
Il JPL ha aggiunto che anche se le operazioni di NASA Voyager 1 sono sostanzialmente tornate alla normalità ci sono ancora alcuni problemi minori da affrontare. In particolare bisognerà risincronizzare i computer di bordo in modo tale che tutte le operazioni si svolgano nella giusta sequenza e nel giusto momento. Inoltre bisognerà eseguire una manutenzione sul sistema di memoria che archivia i dati relativi al Plasma Wave Subsystem che invia i dati alla Terra due volte all'anno (gli altri dati scientifici non sono registrati ma inviati direttamente). In generale però si può "tirare un sospiro di sollievo" per il futuro della sonda spaziale almeno fino al prossimo problema o all'esaurimento dell'energia dell'RTG.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoBella anche la paginetta dedicata dal JPL
https://voyager.jpl.nasa.gov/mission/status/
Immagino il lag che ci sarà nel lanciare un comando e il panico ogni volta che avranno gli ingegneri nell'attendere che la sonda risponda.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Capace di elaborare 81.000 operazioni al secondo, meno di un quinto rispetto al 6502 del Commodore Vic 20, e disegnato in un’epoca in cui gli hard disk a piatti magnetici “Winchester” di IBM immagazzinavano 60 MB in qualche decina di KG di peso, il Voyager monta un registratore a nastro magnetico con 8 tracce, probabilmente dotato di un azimuth più affidabile di quello del Datassette 1530
https://it.ign.com/hardware/179114/...pu-nello-spazio
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