SpaceX: la missione Inspiration4 inizia la sua avventura di tre giorni nello Spazio

La missione Inspiration4 che è stata voluta da Jared Isaacman con il supporto di SpaceX ha iniziato il suo viaggio nello Spazio che durerà circa tre giorni. La partenza è avvenuta questa notte (ora italiana) poco dopo le due.
di Mattia Speroni pubblicata il 16 Settembre 2021, alle 07:01 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceX
Dopo l'annuncio avvenuto all'inizio dell'anno, finalmente ci siamo! Questa notte (ora italiana), poco dopo le 2:00 è iniziata l'avventura della missione spaziale Inspiration4. A volerla è stata il miliardario Jared Isaacman che ha portato con sé altre tre persone per un viaggio lungo tre giorni nello Spazio. Il tutto con il supporto diretto di SpaceX.
Come abbiamo avuto modo di scrivere recentemente, questa missione prevede di compiere diverse orbite intorno alla Terra (circa 15 orbite al giorno) con un'altitudine massima di circa 575 km. Si tratta di una distanza dal nostro Pianeta superiore a quella alla quale solitamente si trova la ISS (circa 420 km) oppure il telescopio spaziale Hubble (circa 540 km).
Come già precisato, in questi tre giorni non ci sarà mai un attracco alla ISS a differenza di quanto avvenuto per altri turisti spaziali in passato. Questa differenza ha permesso di installare nella zona anteriore della capsula Crew Dragon Resilience una cupola trasparente che permetterà ai quattro fortunati passeggeri di godersi una vista spettacolare sulla Terra e di condividerla con le altre persone.
Il lancio della missione spaziale Inspiration4
Sia capsula Crew Dragon che il primo stadio del razzo Falcon 9 erano già stati impiegati prima di questa missione. In particolare la capsula Resilience è stata utilizzata con la missione Crew-1 della NASA mentre il primo stadio (B1062) è stato impiegato per due missioni GPS-III. Ovviamente SpaceX ci ha abituato a riutilizzi anche più "consistenti": solamente qualche giorno fa un altro primo stadio ha raggiunto il traguardo dei dieci riutilizzi.
L'equipaggio della missione Inspiration4 è formato da Jared Isaacman, Hayley Arceneaux, Chris Sembroski e Sian Proctor. I preparativi finali della missione sono avvenuti quando in Italia era ancora il 15 Settembre (in serata). Intorno alle 22:00, i quattro neo-astronauti sono saliti a bordo di due Model X di Tesla personalizzate con una targa dedicata all'ospedale St. Jude (ancora senza tute pressurizzate indossate).
Poco prima c'è stata anche una visita di Elon Musk per i saluti di rito. Lo stesso Bill Nelson (amministratore della NASA) ha scritto su Twitter "il lancio di Inspiration4 ci ricorda cosa si può ottenere quando collaboriamo con l'industria privata! Una capacità commerciale di pilotare missioni private è il culmine della visione della NASA con [ndr. il progetto] Commercial Crew".
Le fasi prima del lancio della missione
Poco prima delle 23:00 invece c'è stata la vestizione nel nuovo edificio di SpaceX. Qui sono state indossate le tute pressurizzate che vengono utilizzate nelle fasi di lancio e atterraggio e che sono realizzate su misura per potersi adattare alle differenti corporature oltre a misurare i segnali biometrici dell'equipaggio. Queste tute non sono adatte a operazioni come le passeggiate spaziali dove invece se ne utilizzano altre più ingombranti e protettive. In questo caso vengono invece impiegate nel caso di depressurizzazioni dell'abitacolo.
Dopo la vestizione i quattro sono andati in direzione del pad di lancio (dove un tempo venivano lanciate le missioni Apollo dirette verso la Luna) sempre grazie alle Tesla Model X viste in precedenza che consentono anche di "dialogare" con le tute spaziali. Qui l'equipaggio di Inspiration4 ha potuto dare un'occhiata "dal basso" al razzo Falcon 9 e alla loro capsula prima di salire sulla torre di lancio. C'è stato anche un momento rituale con la firma vicino al logo di SpaceX che si trova alla fine del tunnel di collegamento (gli astronauti firmano intorno al logo NASA).
Intorno alle 23:20 c'è stato l'ingresso nella capsula per permettere di assicurare l'equipaggio ai sedili. Poco dopo le 23:30 sono iniziati i test di comunicazioni tra capsula e centro di controllo e sono stati assegnati degli indicativi di chiamata (Isaacman è Rook, Arceneaux è Nova, Sembroski è Hanks e Proctor è Leo). Intorno a mezzanotte c'è stata la verifica della tenuta delle tute che è andata correttamente permettendo il proseguo della missione.
Poco prima di mezzanotte e un quarto (già il 16 Settembre in Italia) è stato chiuso il portello della capsula Crew Dragon Resilience che sarà la "casa" per tre giorni per l'equipaggio (sì, c'è una toilette a bordo dove poter espletare le funzioni fisiologiche). Gli astronauti hanno anche potuto scegliere dieci canzoni ciascuno da ascoltare durante il viaggio ed è disponibile come compilation su Spotify.
Alla 1:19 è stato ritratto il braccio di collegamento tra torre di lancio e capsula segnalando così che la missione poteva procedere. Poco prima era stato dato "l'ok" per il caricamento dei propellenti che sono ossigeno liquido e RP-1 (cherosene per razzi) nel primo stadio. Questi servono ad alimentare i nove motori Merlin che si trovano alla base del Falcon 9. All'1:22 sono state chiuse le visiere. Poco dopo i razzi SuperDraco della capsula sono stati attivati nel caso ci fossero state situazioni di pericolo così da portare in salvo l'equipaggio.
All'1:43 è iniziato il caricamento del cherosene (RP-1) per alimentare il motore del secondo stadio. Due minuti dopo anche l'ossigeno liquido ha iniziato a essere caricato a bordo del secondo stadio. All'1:56 è iniziato il raffreddamento dei motori del primo stadio per evitare shock termici quando il propellente criogenico sarà inviato per alimentare i motori. Alle 2:02 il caricamento dei propellenti è completato.
Il lancio di Inspiration4 verso lo Spazio è riuscito
Liftoff of @Inspiration4X! Go Falcon 9! Go Dragon! pic.twitter.com/NhRXkD4IWg
— SpaceX (@SpaceX) September 16, 2021
Finalmente ci siamo! Alle 2:03 del 16 Settembre (ora italiana) il razzo Falcon 9 di SpaceX ha iniziato a portare l'equipaggio di Inspiration4 verso il suo viaggio nello Spazio. Alle 2:05 si è arrivati a Max-Q mentre alle 2:06 c'è stato il MECO (Main Engine Cut-Off) e la separazione tra il primo e il secondo stadio. Nessun problema è stato segnalato.
Alle 2:11 c'è stato l'entry burn per rallentare la discesa del primo stadio del primo stadio pronto per atterrare sulla droneship. Alle 2:12 invece c'è stato il SECO (Second Engine Cut-Off). Un minuto dopo invece il primo stadio è atterrato correttamente sulla chiatta JRTI anche se lo streaming non è riuscito a mostrare il momento preciso. Alle 2:15 il secondo stadio si è separato dalla capsula Crew Dragon.
Alle 2:18 l'equipaggio ha potuto aprire le visiere delle tute pressurizzate in quanto tutto si stava svolgendo correttamente. Poco prima si è anche visto l'indicatore 0 G (ossia un feticcio che gli astronauti portano in orbita per mostrare quando gli oggetti iniziano a fluttuare), si tratta di un pupazzetto di un cagnolino di colore bianco legato all'ospedale St. Jude dove due golden retriever vengono impiegati per la pet therapy. Ha inizio così l'avventura di tre giorni intorno alla Terra dell'equipaggio della missione Inspiration4. Un nuovo successo per SpaceX ed Elon Musk.
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11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSono missioni programmate con molto anticipo, però dopo il saltino appena sopra i 100 Km di Bezos e la causa che ha fatto alla NASA mettere in orbita per tre giorni a 500 Km quattro persone è un bello schiaffone
Alla fine questi 3 no VIP staranno nello spazio molto più dei 15 min di altri pseudo ricconi e si inoltreranno nello spazio più di chiunque ci sia andato negli ultimi 20 anni visto che supereranno ISS.
Tecnicamente la missione Shuttle STS-125 del 2009 aveva un'orbita che arrivava a 578 Km
Se qualcuno pensa di avere una risposta plausibile me la può scrivere? Grazie.
Se qualcuno pensa di avere una risposta plausibile me la può scrivere? Grazie.
Semplicemente lo Shuttle era pensato e progettato per potersi attaccare ad Hubble col braccio robotico, aprire il vano di carico in modo da permettere l'uscita degli uomini e dei componenti da sostituire, queste navicelle possono arrivare vicino al telescopio ma non possono agganciarlo, non hanno modo di permettere attività extraveicolari e neppure di portare fuori strumenti e pezzi per Hubble.
Spacex ha twittato qualche ora fa alla fine del secondo burn, hanno raggiunto un'orbita di poco superiore a quella prevista: 585km, quindi hanno superato tutte le missioni dello Shuttle.
Tutto chiaro, grazie.
Penso che pur con tutte le sue problematiche, lo Space Shuttle era davvero un mezzo versatile, con cui si potevano svolgere compiti molteplici. Speriamo che in un futuro ci possa essere un suo erede, potrebbe dare un ulteriore impulso all'esplorazione spaziale.
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