SpaceX e la vista della cupola trasparente di Inspiration4 nello Spazio
Nella nottata di oggi è stata lanciata la missione Inspiration4 grazie a un Falcon 9 di SpaceX sfruttando una capsula Crew Dragon Resilience. Secondo quanto riportato dalla società la quota massima raggiunta è stata pari a 585 km.
di Mattia Speroni pubblicata il 16 Settembre 2021, alle 14:23 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceX
Nella mattinata di oggi, poco dopo le 2:00 (in Italia), è iniziata la missione Inspiration4 voluta dal miliardario Jared Isaacman e supportata tecnicamente da SpaceX. Attualmente tutto procede come previsto con l'ingresso in orbita e l'apertura del nosecone anteriore della capsula Crew Dragon.
I quattro membri dell'equipaggio svolgeranno diversi compiti scientifici e faranno alcuni interventi "live" per poter trasmettere la stessa emozione che si prova in orbita intorno alla Terra anche alle persone che sono rimaste sulla superficie.
Interessante notare che per un paio di giorni ci saranno ben 14 persone nello Spazio (un record): sette sono sulla ISS, tre sulla CSS e quattro per Inspiration4. Si tratta comunque di un record di breve durata considerando che i quattro di Inspiration4 torneranno sulla Terra in meno di tre giorni e per Venerdì rientreranno anche gli astronauti cinesi.
SpaceX e Inspiration4: nuove informazioni
Nella mattinata di oggi lo streaming ufficiale è terminato subito dopo l'immissione in orbita. Purtroppo non è stato mostrato in diretta l'apertura del nosecone della capsula Crew Dragon Resilience per mostrare la cupola trasparente.
SpaceX ha comunque recuperato qualche ora dopo mostrando un breve filmato di come appare la cupola con, sullo sfondo, la Terra. Gli astronauti potranno così godere di una vista molto particolare vista anche l'altitudine raggiunta dalla missione.
View from Dragon’s cupola pic.twitter.com/Z2qwKZR2lK
— SpaceX (@SpaceX) September 16, 2021
Inizialmente Inspiration4 avrebbe dovuto avere un apogeo di 575 km. Secondo le ultime informazioni, è stata raggiunta invece un'altitudine massima di 585 km. Si tratta di una quota superiore a quella a cui orbita la Stazione Spaziale Internazionale (circa 420 km) o il telescopio Hubble (circa 540 km). Certo, distanze maggiori sono state raggiunte dalle missioni Apollo e prima ancora da quelle Gemini 10 e Gemini 11, come riportato correttamente dall'astronomo Jonathan McDowell.
Inoltre anche alcune missioni sfruttando lo Space Shuttle e il suo orbiter hanno raggiunto quote maggiori. In generale l'ultima missione con un equipaggio umano a bordo che ha superato quota 585 km è stata la missione di servizio per Hubble, STS-103, che ha toccato i 611 km nel 1999. Dopo di questa e la dismissione dello Shuttle negli anni seguenti, non si è mai raggiunta una quota più elevata. Questo ovviamente perché le missioni riguardavano principalmente raggiungere la ISS che si trova un centinaio di km più in basso.
Sempre in merito alla ISS e SpaceX Inspiration4, McDowell ha notato come alle 5:34 i due oggetti erano sullo stesso piano orbitale a una distanza di 200 km. Nessun pericolo per gli equipaggi ma si tratta di un fatto curioso considerando anche che lo Spazio in orbita bassa potrebbe diventare sempre più affollato. Sul sito ufficiale di SpaceX è possibile tenere traccia di dove si trova la capsula Crew Dragon.
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8 Commenti
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inanzitutto rispetto allo shuttle la capsula di space x manca del braccio robotico solitamente utilizzato per queste attività, inoltre spacex non dispone di tute specifiche per le attività nello spazio e la capsula manca di portelli ed airlock per permettere agli astronauti l'ingresso e l'uscita
Chi ha pagato di piu' poteva scegliere il posto "vicino al finestrino" non fumatori :-)
inanzitutto rispetto allo shuttle la capsula di space x manca del braccio robotico solitamente utilizzato per queste attivita', inoltre spacex non dispone di tute specifiche per le attivita' nello spazio e la capsula manca di portelli ed airlock per permettere agli astronauti l'ingresso e l'uscita
Tra l'altro mi e' venuta in mente una curiosita'. A 580 km d'altezza, la gravita' non e' nulla, ma e' di poco inferiore a quella terrestre. Gli atronauti fluttuano, non per l'assenza di gravita' (dovrebbe essere ancora sugli 8.5 m/s^2) ma perche' orbitano e quindi le forze si equilibrano. In caso di emergenza, ammesso di avere un oblo' dal quale uscire e scappare nello spazio per "paracadutarsi" sulla Terra, e una a tuta spaziale sufficientemente resistente per resistere alle alte temperature e buttarsi nel vuoto come fece Felix Baumgartner da 39km, rimarrebbero in orbita pure loro. Per rientrare dovrebbero rallentare, e lo farebbero a poco a poco, con orbite sempre piu' piccole, simili a quelle fatte dal razzo lunga marcia qualche mese fa quando si e' disintegrato nell'oceano indiano, solo che ci ha impiegato settimane...
Ci sono dettagli sulla wikipedia di questi studi: https://en.wikipedia.org/wiki/MOOSE
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Ci sono dettagli sulla wikipedia di questi studi: https://en.wikipedia.org/wiki/MOOSE
Dalle ultime note leggo.
"Neither NASA nor the U.S. Air Force expressed an interest in the MOOSE system, and so by the end of the 1960s the program had been quietly shelved"
Mi ricordo che quando ci fu la tragedia del Challenger alcuni pezzi arrivarono sulla Terra intatti, e si disse che se avessero avuto delle capsule di salvataggio gli astronauti del Challenger si sarebbero potuti salvare. Magari un sacco di schiuma potrebbe non essere sufficiente, ma potrebbero studiare delle microcapsule di salvataggio, stile come quando nei film di James Bond o Austin Power il villain di turno scappa a bordo di mezzi di salvataggio sempre piu' piccoli, fino a quelli di dimensioni quasi umane...
"Neither NASA nor the U.S. Air Force expressed an interest in the MOOSE system, and so by the end of the 1960s the program had been quietly shelved"
Mi ricordo che quando ci fu la tragedia del Challenger alcuni pezzi arrivarono sulla Terra intatti, e si disse che se avessero avuto delle capsule di salvataggio gli astronauti del Challenger si sarebbero potuti salvare. Magari un sacco di schiuma potrebbe non essere sufficiente, ma potrebbero studiare delle microcapsule di salvataggio, stile come quando nei film di James Bond o Austin Power il villain di turno scappa a bordo di mezzi di salvataggio sempre piu' piccoli, fino a quelli di dimensioni quasi umane...
ho letto il report del challenger ed e' caduto di tutto a terra (teste e arti smembrati inclusi).
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