Roscosmos guarda all'utilizzo della Stazione Spaziale Internazionale dopo il 2028

Roscosmos guarda all'utilizzo della Stazione Spaziale Internazionale dopo il 2028

Roscosmos sta guardando al futuro nello Spazio e in particolare a cosa accadrà alla Stazione Spaziale Internazionale dopo il 2028. La fine della vita operativa è attualmente fissata al 2031 e il segmento russo potrebbe essere sganciato.

di pubblicata il , alle 15:59 nel canale Scienza e tecnologia
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Lo Spazio sta avendo sempre maggiore importanza sia in termini di ricerca scientifica ma anche economica e geopolitica/militare portando nazioni, agenzie nazionali e società private a investire ingenti quantità di denaro. Uno dei progetti più importanti in termini di "convivenza" è la Stazione Spaziale Internazionale dove NASA, ESA, JAXA, CSA e Roscosmos collaborano per continuare a mantenerla attiva e funzionante fino al momento nel quale dovrà essere dismessa (dal 2031).

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In questo quadro di mutuo supporto si è inserita però la scelta della Russia di lasciare il progetto prima del tempo per dedicare maggiori sforzi alla propria stazione spaziale orbitante chiamata ROS (un tempo ROSS). Già ai tempi del precedente direttore dell'agenzia spaziale, Dmitry Rogozin, era stata annunciata la possibilità di interrompere la collaborazione dopo il 2024 mentre l'attuale capo dell'agenzia, Yuri Borisov, ha posto come limite il 2028.

Roscosmos e l'operatività della Stazione Spaziale Internazionale

Sia 2024 che 2028 sono date molto vicine rispetto ai progressi di Roscosmos nell'ambito della costruzione di ROS. Per l'anno prossimo sicuramente la stazione spaziale russa non potrà essere in orbita neanche se si considereranno i primi moduli. Il 2028 è invece una data più facilmente raggiungibile, ma ci vorrà uno sforzo tecnico grande e nella situazione attuale dell'agenzia è molto difficile che potrà comunque essere raggiunto.

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Lo scopo principale sarebbe quello di mantenere sempre almeno un cosmonauta in orbita bassa terrestre o all'interno della Stazione Spaziale Internazionale oppure nella futura ROS (Russian Orbital Station). Per questo la richiesta di poter utilizzare la stazione cinese Tiangong per ospitare astronauti stranieri, anche russi, sarebbe una possibilità aggiuntiva per Roscosmos. Attualmente però CNSA e CMSA non hanno confermato che ci saranno a breve astronauti di altre nazionalità a bordo.

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In una recente notizia rilanciata da Ria Novosti si legge come Yuri Borisov abbia dichiarato che il segmento russo potrebbe essere sganciato in futuro per poi potenzialmente essere dismesso separatamente rispetto a quello statunitense/europeo. Borisov ha aggiunto che ci sono programmi di utilizzare il segmento russo dopo il 2030 mentre la Stazione Spaziale Internazionale vedrà la sua vita operativa terminare nel 2031. Tra il 2028 e il 2031 invece la Russia potrà utilizzare la ISS come stazione per il turismo spaziale riducendone però l'impegno in termini pratici (e monetari).

La NASA potrebbe aver previsto la possibilità che il segmento russo non potesse essere disponibile per il deorbiting e per questo ha annunciato un contratto per la costruzione di un modulo per permettere il rientro corretto della ISS. Non è ancora chiaro cosa succederà effettivamente e bisognerà aspettare la decisione finale da parte di Roscosmos che potrebbe avvenire quando i piani per ROS saranno definitivi.

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