Roscosmos: approvato l'utilizzo del segmento russo della ISS fino al 2028

L'agenzia spaziale russa Roscosmos ha approvato, grazie a una riunione del comitato tecnico scientifico, l'utilizzo del segmento russo della ISS fino al 2028 così da permettere la messa in orbita della stazione spaziale russa ROSS.
di Mattia Speroni pubblicata il 22 Febbraio 2023, alle 22:12 nel canale Scienza e tecnologiaRoscosmos
Poche ore fa abbiamo scritto un aggiornamento riguardante le due navicelle russe, Soyuz MS-22 e Progress MS-21, che hanno riscontrato problemi nelle ultime settimane. La prima è ancora attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale e rientrerà a marzo senza equipaggio mentre la seconda è rientrata distruggendosi (come previsto). Sempre in questi giorni Roscosmos ha annunciato però un'altra importante novità che riguarda la ISS.
Come sappiamo tra NASA, ESA, CSA e JAXA c'è un accordo di massima per portare la vita operativa della ISS fino al 2030 facendola poi deorbitare nel 2031 (alcune parti finiranno nella zona chiamata Point Nemo). A quel punto la stazione spaziale sarà durata circa 30 anni dall'inizio del progetto superando così le aspettative iniziali. Pochi anni prima dovrebbero essere in orbita le stazioni spaziali commerciali che saranno il nuovo avamposto umano in orbita bassa terrestre insieme alla stazione spaziale cinese Tiangong e a quella russa ROSS.
Roscosmos: la collaborazione sulla ISS continuerà fino al 2028
Quando a capo dell'agenzia spaziale russa era presente Rogozin le dichiarazioni, soprattutto dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, erano diventate piuttosto allarmanti e in alcuni casi non veritiere. Restava però sempre il dubbio se Roscosmos avrebbe proseguito la sua partecipazione al progetto della Stazione Spaziale Internazionale.
Inizialmente i piani prevedevano di concludere le operazioni intorno al 2024 ma senza la Russia e l'utilizzo dei moduli del suo segmento la gestione della ISS sarebbe diventata piuttosto complessa. In alcuni rilanci successivi si era arrivati a una stima di utilizzo fino al 2027 ma sarebbe comunque tre anni prima della "fine" concordata dalle altre agenzie.
In una riunione tenutasi nella giornata di ieri da parte del consiglio tecnico-scientifico di Roscosmos è stata approvata l'estensione della vita operativa del segmento russo della Stazione spaziale Internazionale fino al 2028.
Nella nota stampa rilanciata da alcune agenzie russe si legge che "oggi, la società statale Roscosmos ha tenuto una riunione del suo consiglio tecnico-scientifico, che ha esaminato e approvato la decisione dei principali progettisti di estendere la vita utile del segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale fino al 2028".
Stando a quanto riportato durante la riunione si è discusso sia la parte tecnica e tecnologica per permettere ai moduli di arrivare fino al 2028 sia quali programmi di ricerca in microgravità potranno essere effettuati all'interno dei moduli.
C'è però un altro ostacolo all'estensione della vita operativa di questi segmenti. Infatti dopo il parere dell'agenzia spaziale russa (positivo) ora manca quello del governo russo che dovrà valutare diversi punti che vanno dall'aspetto politico a quello economico.
La scelta di arrivare fino al 2028 è sostanzialmente legata alla messa in orbita del primo modulo della nuova stazione spaziale russa ROSS. Secondo i progetti il lancio dovrebbe avvenire nel 2027 per poi ampliarsi negli anni successivi. La Russia vuole evitare di rimanere senza un avamposto in orbita bassa terrestre anche se potrebbe chiedere supporto ai cinesi (ma non è ancora stato confermato alcun rapporto di questo tipo nonostante alcune vaghe dichiarazioni).
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