Roscosmos conferma la partnership per la Stazione Spaziale Internazionale fino al 2024
Nonostante la guerra in Ucraina e le sanzioni contro la Russia (anche per il programma spaziale), Roscosmos ha confermato che la partnership per la Stazione Spaziale Internazionale proseguirà almeno fino al 2024.
di Mattia Speroni pubblicata il 16 Aprile 2022, alle 10:01 nel canale Scienza e tecnologiaNASAESA
Come sappiamo attualmente NASA, ESA, CSA e JAXA puntano a estendere la vita operativa della Stazione Spaziale Internazionale fino al 2030 facendola poi deorbitare nel 2031. Questo permetterà alle società private come Axiom Space (ma non solo) di realizzare le proprie stazioni spaziali commerciali per sostituire la ISS. Una scelta di questo tipo consente anche di avere una permanenza umana in orbita bassa per equipaggi internazionali (se si esclude quello cinese).

Una delle incognite riguarda però il segmento russo che è composto anche dal modulo meno recente della ISS. Roscosmos non ha ancora chiarito ufficialmente cosa accadrà nei prossimi anni, anche considerando le attuali sanzioni e il clima internazionale teso a causa della guerra in Ucraina. Si tratta di una questione decisamente "spinosa" e anche tecnicamente complessa da risolvere nel breve periodo.
Roscosmos: continua la partnership per la Stazione Spaziale Internazionale almeno fino al 2024
In un recente articolo pubblicato dall'agenzia russa TASS Roscosmos ha confermato pubblicamente che la partnership con le altre agenzie continuerà almeno fino al 2024. Questo anno era il precedente termine della vita operativa per la Stazione Spaziale Internazionale. Ma ci sono altre interessanti affermazioni riguardanti la ISS e gli astronauti/cosmonauti che andranno in orbita.
Dmitry Rogozin (direttore generale di Roscosmos) ha confermato che i piani per uno "scambio di sedili" tra astronauti statunitensi e cosmonauti è ancora in vigore. Questo consentirà ai primi di volare a bordo di una Soyuz mentre i secondi potranno provare le capsule Crew Dragon di SpaceX (e in futuro potenzialmente anche Boeing Starliner, se la capsula supererà i test senza e con equipaggio statunitense). Il tutto non prevederà uno scambio di denaro tra le agenzie, come da volere della NASA.

Rogozin ha dichiarato che "lavoreremo normalmente almeno fino al 2024 su tutti i nostri piani. Non ci sono cambiamenti. Gli scambi di sedile aggiungono fiducia alla sicurezza della stazione: comprenderemo la tecnologia di guida di una navicella statunitense e gli americani conoscono già la tecnologia di guida della nostra navicella spaziale".
La prima cosmonauta a provare una Crew Dragon sarà Anna Kikina che sta continuando il suo addestramento a Houston. Sembra però che un possibile problema potrebbe sorgere a causa delle scelte del governo (e in particolare di Vladimir Putin), alle quali Roscosmos si dovrà attenere. Per quanto riguarda invece la Stazione Spaziale Internazionale, una revisione tecnica dello stato di salute dei moduli russi dovrebbe essere completato nei prossimi mesi. Questo sarà determinante per capire se effettivamente il segmento russo (in particolare i moduli meno recenti) potranno operare oltre il 2024.
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23 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSperiamo che le cose migliorino in futuro, anche a terra.
Speriamo che le cose migliorino in futuro, anche a terra.
o che non degenerino anche nello spazio...
Questa guerra lascerà la Russia con una crisi quasi come quella che aveva negli anni 90 dopo la caduta del comunismo.
A quel punto le spese non essenziali come lo spazio saranno tagliate...
io ne dubito fortemente. chi andrà in crisi saremo noi senza materie prime e gas russi che erano economici...
Questa guerra lascerà la Russia con una crisi quasi come quella che aveva negli anni 90 dopo la caduta del comunismo.
A quel punto le spese non essenziali come lo spazio saranno tagliate...
In realtà i danni ci saranno sia di qua che di la…. ma, onestamente, se dovessi scegliere resterei in Europa…. la Russia non è più un Paese forte da tanto tempo. Il suo unico vantaggio è che gran parte della popolazione sa soffrire, o almeno sapeva farlo…
non credo. la russia ha recentissimamente firmato contratti con India e Cina. Quel che non venderà di qua, lo venderà di là.
É l'EU che dovrà comprare a prezzi più alti da altri...
É l'EU che dovrà comprare a prezzi più alti da altri...
....estrazione del petrolio russo calerà di diversi milioni di barili al giorno già a partire dai prossimi mesi...
io mi riferisco ai prossimi anni/decenni. Ci stiamo tagliando le palle da soli, direi, e solo per far piacere agli USA...
Vero. Gli USA saranno forse gli unici a guadagnarci, da questo conflitto.
Per noi sarà un bel casino.
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