La navicella russa Progress MS-21 si è separata dalla Stazione Spaziale Internazionale

La navicella russa Progress MS-21 si è separata dalla Stazione Spaziale Internazionale

In queste ore la navicella russa Progress MS-21 si è separata dalla Stazione Spaziale Internazionale per permettere di catturare immagini e video dettagliati della zona danneggiata. Il centro di controllo ha stabilito il suo rientro atmosferico.

di pubblicata il , alle 15:49 nel canale Scienza e tecnologia
NASARoscosmos
 

Negli scorsi giorni è stata rilasciata la prima fotografia del danno alla navicella russa Soyuz MS-22 catturata grazie al braccio robotico Canadarm2. Grazie alle ispezioni di questo tipo è stato possibile raccogliere ulteriori informazioni sull'entità del problema e sulle sue possibili cause. Come sappiamo quella capsula non è stata l'unica a riscontrare problemi. La seconda è la Progress MS-21 (cargo) che era attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale fino a poche ore fa.

progress ms-21

Una prima analisi effettuata sempre attraverso negli scorsi giorni non ha permesso di raccogliere dati sufficienti per determinare la causa del problema e se c'è effettivamente una relazione con quello della Soyuz MS-22. Sembra comunque che si sia escluso un problema di produzione in maniera seriale considerando che la capsula Soyuz MS-23, dopo un'ulteriore analisi, è in fase di assemblaggio finale sul razzo spaziale pronta per la partenza. Questo è quello che sappiamo.

La Progress MS-21 lascia la Stazione Spaziale Internazionale, previsto il suo rientro

A causa del posizionamento della Progress MS-21 non è stato possibile, anche attraverso Canadarm2, avere una panoramica adeguata del danno al sistema di raffreddamento della capsula. Per questo il controllo missione ha previsto di sganciare la navicella russa dalla ISS così da permettere di riprendere immagini da un punto di vista migliore (la capsula è stata fatta ruotare di 180°). Questo è accaduto nelle scorse ore. Roscosmos ha dichiarato "dopo che il veicolo spaziale cargo Progress MS-21 si è sganciato dal modulo di ricerca Poisk della Stazione Spaziale Internazionale, sono state effettuate riprese della sua superficie esterna e non è stato rilevato alcun danno visivo".

Mentre la navicella si trovava ancora vicino alla Stazione Spaziale Internazionale sono state catturate diverse fotografie della zona interessata che verranno analizzate in seguito. Si sono aperti poi due scenari diversi: da un lato la navicella avrebbe potuto ri-attraccare alla ISS e in particolare al modulo russo Prichal oppure farla deorbitare con distruzione nell'atmosfera terrestre.

Dopo un'analisi da parte del centro di controllo si è scelta la seconda opzione. Questa operazione verrà svolta domani (19 febbraio) con un rientro previsto per le 4:57 (ora italiana). Roscosmos ha dichiarato che i suoi esperti "prevedono che i frammenti del veicolo spaziale che non bruceranno nell'atmosfera cadranno in un'area non navigabile nella parte meridionale dell'Oceano Pacifico alle 06:57 ora di Mosca". Inizialmente il deorbiting era previsto per oggi ma la possibilità di catturare foto e video ha ritardato l'operazione.

progress

La Soyuz MS-23 in fase di assemblaggio definitivo

Ancora adesso non sono chiare le motivazioni dei due guasti, alla Soyuz MS-22 e alla Progress MS-21. Per la prima è stato dichiarato che potrebbe trattarsi di un detrito spaziale o di un micrometeorite ma con il danno anche dalla Progress MS-21 a distanza di alcune settimane si è invece aggiunta anche un problema a livello produttivo. Roscosmos ha però aggiunto che i due guasti potrebbero avere caratteristiche diverse anche se si trovano in zone simili.

Anche il lancio della Soyuz MS-23 che riporterà sulla Terra Frank Rubio (NASA) e i cosmonauti Sergey Prokopyev (Roscosmos) e Dmitri Petelin (Roscosmos) era stato programmato inizialmente intorno al 20 febbraio per poi essere posticipato a dopo il 10 marzo per poi forse venire riprogrammato entro la fine di febbraio (forse già dal 24 febbraio). Sarà interessante vedere cosa succederà al rientro della Soyuz MS-22 danneggiata (che sarebbe stata impiegata dagli astronauti).

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