NASA SLS: il Wet Dress Rehearsal non è stato completato, si valutano alcune opzioni

Il test Wet Dress Rehearsal (WDR) di NASA SLS è stato fermato per una serie di problemi che non erano risolvibili in tempi brevi. Durante una conferenza telefonica tenutasi nelle scorse ore è stato fatto il punto della situazione.
di Mattia Speroni pubblicata il 19 Aprile 2022, alle 15:33 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
Continuano le difficoltà per la strada verso la Luna delle missioni Artemis sfruttando il grande razzo NASA SLS (Space Launch System). Dopo i ritardi accumulati negli scorsi anni per la sua costruzione e assemblaggio, anche l'ultimo principale test prima del lancio, chiamato Wet Dress Rehearsal (WDR), non è stato completato con successo. Si tratta di una nuova battuta d'arresto che potrebbe far posticipare ulteriormente la partenza della missione Artemis I senza equipaggio.
Tra l'1 aprile e il 3 aprile il primo tentativo sembrava fosse iniziato con "il piede giusto". Una serie di problemi hanno però via via rallentato il suo completamento fino arrivare a uno stop provvisorio. Questo è stato legato alla necessità di scegliere la strategia giusta per risolvere alcuni guasti. Ora si aprono diversi scenari che sono in corso di valutazione ma il lancio, come scritto sopra, potrebbe essere posticipato dalla finestra che va dal 6 al 16 giugno 2022, l'ultima fissata in maniera provvisoria.
NASA SLS, il grande razzo per la Luna potrebbe tornare al VAB
Nella giornata di ieri si è tenuta la conferenza stampa ufficiale della NASA per dare le risposte agli appassionati (e contribuenti statunitensi) circa il Wet Dress Rehearsal (WDR) e i futuri passaggi. Secondo quanto riportato, il rientro di NASA SLS al VAB (Vehicle Assembly Building), il grande edificio che serve all'assemblaggio delle varie componenti, sarà fatto sicuramente. Anche il WDR è un passaggio che dovrà essere superato prima del lancio. In entrambi i casi però le tempistiche non sono ancora certe (il rientro al VAB potrebbe avvenire il 26 aprile) e sono in fase di discussione in questo periodo.
In particolare si sta lavorando a una perdita di idrogeno dalla Mobile Launcher Platform dalla zona del Tail Service Mast (i controlli iniziali al pad di lancio non hanno dato i risultati sperati). Si potrebbe risolvere anche il problema del carico dell'azoto che era emerso in diverse fasi durante i precedenti tentativi. Grazie a un nuovo collegamento, la sua gestione dovrebbe essere più stabile. I tecnici lavoreranno anche su una delle valvole dell'elio dello stadio superiore di NASA SLS, ICPS, anche questa una problematica emersa in passato.
Le due opzioni per il lancio di Artemis I
Una delle opzioni per il proseguo verso il lancio di Artemis I prevede un rientro al VAB con una permanenza di breve durata. Qui si potrebbe risolvere il problema della perdita della Mobile Launch Platform e la sostituzione della valvola per poi procedere a un nuovo Wet Dress Rehearsal (WDR). La seconda opzione invece prevederebbe di completare alcuni passaggi previsti inizialmente dopo il WDR e passare poi al Wet Dress Rehearsal e al lancio in breve tempo (senza rientro al VAB). Allo stato attuale non è ancora stato deciso come agire.
Durante la conferenza telefonica, come curiosità, Eric Berger (di Arstechnica) ha voluto chiedere se fossero presenti ancora tecnici/ingegneri che avevano lavorato alle prime missioni dello Space Shuttle negli anni '80. La risposta ufficiale è stata che sono presenti solo due persone di quel periodo, tutto il resto del personale è nuovo.
Chris, di NASA Space Flight, ha anche ricordato che per Falcon Heavy ce ne vollero quattro di tentativi. Per fare un paragone con le missioni precedenti, sia per il Saturn V che per Space Shuttle ci vollero diversi WDR prima del lancio. Nel primo caso si arrivò a 17 prove, nel caso dello Space Shuttle ci vollero cinque tentativi di riempimento dei serbatoi.
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