La Russia vuole farsi i chip da sola, ma la strada è lunghissima: 28 nanometri entro il 2030

Il governo russo è pronto ad investire oltre 40 miliardi di euro per la produzione "indigena" di semiconduttori. L'obbiettivo è raggiungere il processo produttivo a 28 nanometri entro il 2030.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 19 Aprile 2022, alle 15:41 nel canale ProcessoriStando a quanto riportato dal sito locale Cnews.ru, la Russia punta a produrre i propri semiconduttori in casa. Il governo starebbe preparando un massiccio piano d'investimento per i prossimi otto anni con l'obiettivo di realizzare chip con processo produttivo a 28 nanometri entro il 2030.
Colpita come tutto il mondo dalla crisi dei chip, a causa dell'invasione dell'Ucraina la Russia si trova ad affrontare un'ulteriore difficoltà in ambito tecnologico: le sanzioni imposte da Stati Uniti ed Europa le impediscono di accedere alle tecnologie occidentali e la tagliano fuori dai tradizionali canali di approvvigionamento di chip.
Per queste ragioni, il governo russo sta elaborando un piano di sviluppo per la microelettronica che prevede investimenti per oltre 40 miliardi di euro entro il 2030. Il via libera da parte del primo ministro dovrebbe arrivare il 22 aprile.
Chiaramente, l'obiettivo è quello di troncare la dipendenza dalle tecnologie straniere e riuscire a produrre i semiconduttori direttamente entro i confini russi, senza rivolgersi all'esterno. Gli investimenti coinvolgeranno praticamente ogni anello della catena produttiva dalle infrastrutture per datacenter alla formazione di nuovi talenti, in modo da rendere la produzione interna completamente autonoma.
Gli obiettivi che il governo russo conta di raggiungere in questi otto anni sul fronte produttivo stridono con quelli che perseguono i colossi occidentali come Intel o le realtà asiatiche come TSMC e Samsung. A breve termine, infatti, si punta a produrre chip con processo produttivo a 90 nanometri, mentre entro il 2030 si prevede di produrre a 28 nanometri, tecnologia che seppur in voga in determinati ambiti vede la sua introduzione intorno al 2011.
Insomma, numeri non proprio entusiasmanti se consideriamo che Samsung si appresta a realizzare i primi chip a 3 nanometri già quest'anno (anche se il termine "nanometri" è da tempo oggetto di dibattito ed è caduto preda del marketing). Un aiuto alla Russia potrebbe arrivare dalla Cina, sua alleata, ma anch'essa fatica a ricucire il gap sul fronte dei chip con le potenze occidentali nonostante i grandissimi investimenti operati negli ultimi anni.
110 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoma gli basta comprare al mercatino di hwupgrade o su subito.it, se li fanno spedire che ne so... ad ancona e da lì poi via mare
Dipende per cosa saranno usati questi chip, non penso che stiano guardando ai 28nm per tutti i tipi di prodotti.
Comunque sia la cina non ha imposto alcuna sanzione alla Russia ed è libera di vendergli prodotti realizzati su commissione.
Per far questo la marina militare cinese ha già superato quella USA per numbero di unità
Comunque sia la cina non ha imposto alcuna sanzione alla Russia ed è libera di vendergli prodotti realizzati su commissione.
L'unica cosa che la Cina deve ricucire si chiama Taiwan
Per far questo la marina militare cinese ha già superato quella USA per numbero di unità
E la Cina anche nel campo del chip design, non è neanche nello stesso universo degli stati uniti. Dove sono l'Intel, AMD, Nvidia e Micron cinesi?
l'eccesso di autostima / orgoglio / nazionalismo che ha la Russia.
Tolte le materie prime e le atomiche che le sono rimaste da quando era una superpotenza cosa rimane? Il PIL è inferiore a quello dell'Italia ma pensa di essere al pari con USA / Europa / Cina.
Ora pensano di poter fare i chip da soli, 40 miliardi per essere (forse, perché come ha ricordato qualcuno se fai da te devi farti anche tutti i tool accessori, auguri cari) in ritardo di 20 anni con il resto del mondo.
Ma è solo uno dei tanti proclami. Settimana scorsa parlavano del programma lunare, che sono ancora lì ad usare la Soyuz il cui primo volo è datato 1967 (in pratica hanno fatto UN modulo in tutta la loro storia). E fa ridere che sono anche fierissimi di cose che invece sono lì a testimoniare proprio che oggi sono solamente una sbiadita ombra dei fasti del passato. Bonus: pigliano regolarmente per il culo SpaceX che li ha messi via in 82 secondi dalla costituzione.
La cosa che mi fa rabbia è che fino a qualche settimana fa erano comunque parte di un tutto, e anche la crescita economica che hanno avuto negli ultimi due decenni è lì a testimoniarlo. Ora per il loro cazzo di orgoglio si sono sparati nei coglioni. Certo, non senza conseguenze per noi, ma ne riparliamo tra 2/3 anni per vedere chi si trova messo notevolmente peggio.
Spoiler: 40 miliardi per avere tra 8 anni la possibilità di produrre (forse, e chissà in quali volumi) a 28 nm con architettura tipo RISC-V (x86 / ARM scordateli) e potendo far girare solo software open o scritto in casa. Con chissà che monitor / schede video / eccetera. Manco siete riusciti a staccare Internet, fate i bravi, 'ndocazzo volete andare, su...
E la Cina anche nel campo del chip design, non è neanche nello stesso universo degli stati uniti. Dove sono l'Intel, AMD, Nvidia e Micron cinesi?
ma certamente
ma poi non è solo ASML, è una costellazione di pezzi di un puzzle complesso, c'è chi fornisce il neon chi il silicio chi le lampade UV chi i vari software chi le licenze eccetera... fuori dal mercato globale sei all'età della pietra, e se non lo capisci sei un coglione, punto
l'eccesso di autostima / orgoglio / nazionalismo che ha la Russia.
Tolte le materie prime e le atomiche che le sono rimaste da quando era una superpotenza cosa rimane? Il PIL è inferiore a quello dell'Italia ma pensa di essere al pari con USA / Europa / Cina.
Ora pensano di poter fare i chip da soli, 40 miliardi per essere (forse, perché come ha ricordato qualcuno se fai da te devi farti anche tutti i tool accessori, auguri cari) in ritardo di 20 anni con il resto del mondo.
Ma è solo uno dei tanti proclami. Settimana scorsa parlavano del programma lunare, che sono ancora lì ad usare la Soyuz il cui primo volo è datato 1967 (in pratica hanno fatto UN modulo in tutta la loro storia). E fa ridere che sono anche fierissimi di cose che invece sono lì a testimoniare proprio che oggi sono solamente una sbiadita ombra dei fasti del passato. Bonus: pigliano regolarmente per il culo SpaceX che li ha messi via in 82 secondi dalla costituzione.
La cosa che mi fa rabbia è che fino a qualche settimana fa erano comunque parte di un tutto, e anche la crescita economica che hanno avuto negli ultimi due decenni è lì a testimoniarlo. Ora per il loro cazzo di orgoglio si sono sparati nei coglioni. Certo, non senza conseguenze per noi, ma ne riparliamo tra 2/3 anni per vedere chi si trova messo notevolmente peggio.
Spoiler: 40 miliardi per avere tra 8 anni la possibilità di produrre (forse, e chissà in quali volumi) a 28 nm con architettura tipo RISC-V (x86 / ARM scordateli) e potendo far girare solo software open o scritto in casa. Con chissà che monitor / schede video / eccetera. Manco siete riusciti a staccare Internet, fate i bravi, 'ndocazzo volete andare, su...
e la Russia tutta, si. Un po', paradossalmente, potrebbe esser vittima dei suoi leccapiedi. Se non avesse lì quel coglione di Rogozin che per farlo contento gli dice che andare sulla Luna è fattibile ma avesse lì qualcuno che lo invita a lasciar stare la vodka forse capirebbe come sono davvero girati. Di contro Rogozin l'ha messo su lui quindi chi è causa del suo mal...
a) essere tecnologicamente arretrati nel settore militare è notevolmente peggio che esserlo sul fronte consumer. Se il tuo scopo è "far funzionare le cose" si, ti basta, se il tuo scopo è farle funzionare meglio di quelle del nemico beh allora proprio no. Nel 2030 da questa parte avremo AI avanzatissime, cosa cazzo vuoi fare con i 28nm, su
b) il mondo consumer non è sotto embargo? AMD Intel Microsoft Nvidia eccetera eccetera hanno tutti sospeso operazioni / vendite in Russia
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