La NASA posticipa la missione ESCAPADE al 2025, Blue Origin lancerà New Glenn con Blue Ring a novembre

La NASA ha annunciato di aver posticipato la missione ESCAPADE verso Marte a non prima della primavera 2025. Blue Origin lancerà per la prima volta il suo razzo spaziale New Glenn a novembre con Blue Ring a bordo.
di Mattia Speroni pubblicata il 06 Settembre 2024, alle 21:52 nel canale Scienza e tecnologiaBlue OriginNASA
Nelle scorse settimane avevamo scritto di come Blue Origin si stesse preparando al volo inaugurale del razzo spaziale riutilizzabile New Glenn a ottobre con la missione NASA ESCAPADE diretta verso Marte. La finestra di lancio si sarebbe aperta il 13 ottobre permettendo poi alla società di Jeff Bezos di proseguire con il suo programma di lanci spaziali orbitali (da affiancare a quelli suborbitali con New Shepard).
Ora l'agenzia ha annunciato ufficialmente che la missione Escape and Plasma Acceleration and Dynamics Explorers è stata invece posticipata a non prima della primavera del 2025, rinunciando di fatto al lancio di ottobre. La decisione, si legge nella nota, è stata decisa in accordo con Blue Origin, la Federal Aviation Administration e la Space Launch Delta 45 Range Safety Organization.
Le motivazioni riguardano un possibile aumento dei costi, tempistiche di lancio e problematiche tecniche come il dover scaricare il propellente dalle due sonde spaziali gemelle (Blue e Gold) nel caso di un rinvio del lancio. Bradley Smith (direttore dell'ufficio dei servizi di lancio della NASA) ha dichiarato "questa è una missione importante per la NASA, ed è fondamentale avere un margine sufficiente nel nostro lavoro di pre-lancio per assicurarci di essere pronti a volare in una stretta finestra planetaria".
Blue Origin ha scritto su X che condivide la scelta dell'agenzia spaziale e che quindi sposterà quello che era il suo secondo volo per New Glenn da dicembre 2024 a novembre, come volo inaugurale del vettore riutilizzabile. Questa missione prevederà l'utilizzo di Blue Ring e sarà la prima missione di certificazione per la National Security Space Launch. Se avrà successo, la società dovrà eseguire con successo una seconda missione così da poter avere accesso ai contratti offerti dal Dipartimento della Difesa statunitense.
Blue Ring è un veicolo di trasferimento orbitale (OTV) in grado di ospitare carichi utili fino a 3 tonnellate. Un sistema di questo tipo può arrivare anche in orbita cislunare permettendo di coprire una grande varietà di missioni. Tra le altre potenzialità di questo veicolo ci sono quelle di poter rifornire di propellente satelliti già in orbita (prolungandone la vita operativa) e garantire la connettività.
Welcome home, Jacklyn. This sea-based landing platform is where New Glenn’s reusable booster will return home again and again after each mission to quickly refurbish for its next flight. pic.twitter.com/j0aMorEn9d
— Blue Origin (@blueorigin) September 4, 2024
Negli scorsi giorni la droneship Landing Platform Vessel #1, soprannominata Jacklyn (nome della madre di Bezos), è arrivata a Port Canaveral dopo un viaggio dalla Francia. Questa chiatta automatizzata sarà impiegata per far atterrare il primo stadio di New Glenn, operazione che è attesa già durante il primo volo. Sempre guardando ai preparativi, Blue Origin punta a eseguire lo static fire del secondo stadio del razzo spaziale accendendo i due propulsori BE-3U in vista della prima missione operativa.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoparlare di viaggi tramite propellente è una cosa esageratissima, dato che le sonde viaggiano per inerzia da fionde gravitazionali
il POCO propellente a bordo serve ad aumentare/diminuire velocità per metterle nei canali di attrazione di qualche pianeta o corpo per successivamente cambiare direzione con maggiore velocità per l'obiettivo finale...
voglio dire che è difficile che facciano un percorso retto, e diretto, verso la destinazione...
sono una serie di ellissi curve... avvitate anche diverse volte...
non entro nel merito, perchè non ho fatto ricerche sui diversi iter interplanetari delle sonde
ma
quelle da te chiamate correzioni di rotta non credo che siano "possibilità", ma manovre PROGRAMMATE per immettere una sonda su una via più conveniente,
presumo che non ci siano cioè IMPREVISTI, e coloro che programmano gli iter hanno ben presente le interazioni e i corpi che si presenteranno,
e tutto viene svolto in maniera esemplare (almeno fino ad ora
al più qualche problema, che mi pare NON sia ancora successo, può capitare con i multiformi corpi varii e minuti della "fascia degli asteroidi" tra Marte e Giove,
che, dicono che sia popolata, ma, secondo alcuni, non tanto da presentare rischi di impatto o deviazione gravitazionale
al più viene evitata spostandosi dal piano di quella orbita
al più viene evitata spostandosi dal piano di quella orbita
E' popolatissima...ma rispetto allo spazio è poca cosa.
Ne sono stati catalogati circa 4000 (ma si pensa siano almeno il doppio) la cui dimensione varia fra 0,1 e 900 Km (La media delle dimensioni è circa 1 Km di diametro).
Sembra quindi spaventosa...ma in realtà la distanza media fra due corpi è la metà della distanza fra la Terra e la Luna...
Praticamente potremmo spararci la Luna attraverso e non colpire niente...
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