Il lancio inaugurale di Blue Origin New Glenn per la missione NASA ESCAPADE è previsto non prima del 13 ottobre

Negli scorsi giorni avevamo scritto della consegna da parte di Rocket Lab delle due sonde gemelle della missione NASA ESCAPADE diretta verso Marte. La missione non ha un grande budget ma è importante sia per i dati scientifici che saranno raccolti dalle due sonde ma anche perché si tratterà del lancio inaugurale del grande razzo (parzialmente) riutilizzabile Blue Origin New Glenn. Un momento storico per la società di Jeff Bezos che finalmente potrebbe non solo raggiungere lo Spazio, ma anche lanciare un carico utile in orbita.

Il nuovo razzo spaziale è stato sottoposto a diversi test negli scorsi mesi mentre proseguono le operazioni che serviranno per il recupero del primo stadio. Quest'ultimo atterrerà su una chiatta (conosciuta attualmente come Landing Platform Vessel #1) in maniera similare a quanto avviene per Falcon 9 di SpaceX. La chiatta era partita dalla Francia all'inizio di agosto e in questi giorni dovrebbe raggiungere Port Canaveral in Florida.

A breve distanza dalla consegna delle due sonde spaziali (Blue e Gold) all'Astrotech Space Operations Facility, l'agenzia spaziale ha pubblicato un video trailer riguardante NASA ESCAPADE (Escape and Plasma Acceleration and Dynamics Explorers). Nelle note viene confermato che il lancio di Blue Origin New Glenn con le sonde costruite da Rocket Lab è previsto attualmente non prima del 13 ottobre 2024, come confermato dalla società statunitense.

Il razzo spaziale ha una capacità ben superiore a quella richiesta per il lancio verso Marte delle due sonde considerando anche che vengono utilizzati fairing da ben 7 metri. La scelta è fatta ovviamente perché si tratta del primo lancio e molte cose "potrebbero andare male". Missioni di questo tipo utilizzano solitamente o carichi inerti (come CERT-2 di ULA Vulcan Centaur) oppure carichi che hanno costi contenuti.

Le sonde della missione NASA ESCAPADE osserveranno Marte da due posizioni differenti contemporaneamente. Questo permetterà di capire come il vento solare influenza la tenue atmosfera del Pianeta Rosso, la modifica della magnetosfera marziana nel corso del tempo e altre informazioni utili a comprendere la storia di Marte e un suo possibile futuro come prossima destinazione per equipaggi umani.