La Cina ha lanciato altri 18 satelliti Qianfan G60 per rivaleggiare con SpaceX Starlink

La Cina ha lanciato altri 18 satelliti Qianfan G60 per rivaleggiare con SpaceX Starlink

Nelle scorse ore, grazie a un razzo spaziale Lunga Marcia 6A, sono stati lanciato 18 satelliti Qianfan G60 che serviranno a realizzare una megacostellazione dedicata alla connettività Internet per rivaleggiare con SpaceX Starlink.

di pubblicata il , alle 11:12 nel canale Scienza e tecnologia
StarlinkCNSASpaceX
 

Negli ultimi anni è diventato sempre più evidente che una costellazione di satelliti in orbita bassa come SpaceX Starlink sia una soluzione utile sia in campo civile/commerciale che militare. Altre società hanno intenzione di rincorrere il successo della società di Elon Musk in questo settore e anche la Cina sta guardando con interesse a realizzare una megacostellazione satellitare per la connettività Internet. All'inizio di agosto erano stati lanciati i primi satelliti Qianfan G60 (Space Sail o Vele Spaziali) e nelle scorse ore ne sono stati lanciati altri.

Secondo quanto riportato, alle 13:06 del 15 ottobre (ora italiana) un razzo spaziale Lunga Marcia 6A Y20, sviluppato dalla SAST, ha portato in orbita 18 satelliti Qianfan G60 dallo Taiyuan Satellite Launch Center nella provincia dello Shanxi. Si è trattato del 539° lancio di un vettore della famiglia Lunga Marcia che comprende moltissime tipologie di razzi spaziali e che si espanderà ulteriormente in futuro.

Qianfan-g60

Attualmente in orbita ci sono meno di 40 satelliti di questo tipo ma la Cina ha intenzione di implementarne circa 15 mila in orbita terrestre bassa entro il 2030. A titolo di confronto, Starlink è composta (per ora) da 6458 satelliti in orbita mentre ne sono stati lanciati complessivamente 7105. Anche SpaceX ha intenzione di aumentare ancora il numero di unità e con l'arrivo della terza generazione la velocità di trasferimento dati sarà ancora superiore.

Qianfan-g60

Il vettore Lunga Marcia 6A è una soluzione di nuova generazione che promette di avere un impatto più ridotto sull'ambiente e di non utilizzare propellenti tossici. Le sue prestazioni consentono di inviare 4,5 tonnellate di carichi utili in orbita eliosincrona a 700 chilometri. In passato questa tipologia di razzi spaziali ha però dimostrato di avere un problema (probabilmente di tipo strutturale) al secondo stadio che tende a rompersi in molti frammenti creando uno sciame di detriti in orbita. Per l'ultimo lancio dei satelliti Qianfan G60 non sembrerebbe essersi ancora presentato questo difetto (mentre era accaduto per il lancio di agosto).

6 Commenti
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Opteranium16 Ottobre 2024, 12:50 #1
già la gente ha detto addio al cielo stellato per via dell'inquinamento luminoso, ora lo possono salutare anche gli astronomi
sidewinder16 Ottobre 2024, 15:10 #2
Per me al 100% sono satelliti militari camuffati da civili.

LE dimensioni e i pesi e le orbite scelte fa sembrare che siano ottimizzati per Electronic Warfare in modo da neutralizzare la rete Starlink
Sandro kensan16 Ottobre 2024, 19:04 #3
Ma in Europa si potrà fare l'abbonamento per avere la comunicazione satellitare con loro?

Avanti con la concorrenza!
UtenteHD17 Ottobre 2024, 08:47 #4
Ma non ne stiamo mettendo troppi di satelliti? Fra tutti..
lutti17 Ottobre 2024, 09:02 #5
Fra un po' cominceranno a lanciare carri attrezzi per le collisioni fra satelliti
Unrue17 Ottobre 2024, 11:08 #6
Originariamente inviato da: sidewinder
Per me al 100% sono satelliti militari camuffati da civili.

LE dimensioni e i pesi e le orbite scelte fa sembrare che siano ottimizzati per Electronic Warfare in modo da neutralizzare la rete Starlink


Ma no, i cinesi non lo farebbero mai

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