Il telescopio spaziale James Webb mostra l'immagine delle giovani stelle Herbig-Haro 46/47
Il telescopio spaziale James Webb ha catturato la prima immagine nel vicino infrarosso delle giovani stelle attive conosciute come Herbig-Haro 46/47. Un sistema utile a capire come le stelle nascono e si sviluppano nell'Universo.
di Mattia Speroni pubblicata il 27 Luglio 2023, alle 20:56 nel canale Scienza e tecnologiaNASAESA
Continua la pubblicazione di immagini sorprendenti da parte del telescopio spaziale James Webb. Recentemente abbiamo scritto della rilevazione di carbonio nell'Universo primordiale così come dell'immagine di Rho Ophiuchi pubblicata per il primo anno della campagna osservativa. Il JWST ha ancora molta strada davanti a sé e, potenzialmente, potrebbe avere una vita operativa di 20 anni o più. Negli scorsi giorni è stata resa disponibile l'immagine del sistema Herbig-Haro formato da stelle giovani.
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Non è la prima volta che questo sistema viene osservato da parte di altri telescopi. Per esempio ALMA (di ESO) oppure Spitzer (della NASA) avevano già catturato delle immagini di queste stelle, ma ovviamente gli scienziati, avendo a disposizione Webb non potevano farsi sfuggire l'occasione di avere nuovi dati da analizzare (si tratta della prima immagine ad alta risoluzione nel vicino infrarosso). Questo è quello che sappiamo.
Il telescopio spaziale James Webb e le stelle Herbig-Haro 46/47
Secondo quanto riportato, questo sistema di stelle si trova a 1470 anni luce dalla Terra, nella costellazione della Vela. L'immagine copre 7,3 arcominuti o circa 3,1 anni luce ed è stata catturata il 24 maggio con lo strumento del vicino infrarosso NIRCam e diversi filtri.
Quello che possiamo vedere è una coppia di giovani stelle attive che sono conosciute come Herbig-Haro 46/47 che si trovano nel centro dell'immagine dove si può notare anche l'effetto della diffrazione dovuto agli angoli dei segmenti dello specchio primario (esagonali) e più in piccolo i due segmenti del supporto dello specchio secondario.

Le stelle protagoniste di questa immagine del telescopio spaziale James Webb sono immerse in una coltre di gas e polvere che assume la colorazione bianco-arancio che aiutano ad alimentarne la crescita. Grazie all'utilizzo dell'infrarosso è possibile, in parte, superare la nube di polvere e osservare meglio la struttura del sistema stellare.
I ricercatori hanno messo in risalto anche la zona che si presenza in arancione-fuoco che si trova alle estremità della nube. Si tratta di materiale espulso proprio dalle stelle nel corso di migliaia di anni. Materiale nuovo e quello espulso in precedenza interagiscono tra loro modificando le proprie strutture. Le polveri e i gas espulsi più di recente hanno colorazione blu simili a una trama di un tessuto.
Gli scienziati sottolineano come questi getti sono fondamentali per il processo di formazione stellare dato che queste espulsioni permettono di regolare la massa finale delle stelle. Un altro elemento fondamentale è quella che appare come una nuvola blu centrale. Si tratta di una regione più densa di gas e polvere che viene chiamato globulo di Bok.
Il telescopio spaziale James Webb ha utilizzato NIRCam con i filtri F115W, F187N, F200W, F335M, F444W e F470N che corrispondono alle lunghezze d'onda di 1,15 μm, 1,87 μm, 2,0 μm, 3,35 μm, 4,44 μm, e 4,7 μm ai quali sono stati associati i colori blu, ciano, verde, giallo, arancione e rosso. L'ESA ha messo a disposizione anche la versione in alta risoluzione con dimensione di quasi 200 MB.











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