Grazie al 5G eseguito un intervento di chirurgia refrattiva (alla cornea) gestito da remoto

Il prof. Giovanni Alessio ha operato un paziente presso l'Ospedale San Carlo di Nancy di Roma controllando l'intervento da remoto dal Centro Congressi "La Nuvola". L'intervento è stato svolto grazie alla piattaforma 4D Suite di iVis Technologies e alla connessione 5G di TIM con apparati Ericsson.
di Manolo De Agostini pubblicata il 11 Marzo 2024, alle 12:51 nel canale Scienza e tecnologiaTIMEricsson5G
È stato eseguito con successo presso l'Ospedale San Carlo di Nancy (Roma), il primo intervento di chirurgia refrattiva corneale gestito da remoto in due location distanti tra di loro, connettendo in 5G il Centro Congressi "La Nuvola" con la clinica.
Il tutto si è svolto durante il congresso nazionale di AICCER (Associazione Italiana di Chirurgia della Cataratta e Refrattiva) che ha riunito oltre 2.000 chirurghi oftalmologi da tutta Italia per l'annuale appuntamento di aggiornamento e confronto.
La nuova dimostrazione delle potenzialità della tecnologia 5G giunge dopo quella dello scorso anno a Bari, quando al Policlinico la metodica fu utilizzata per un trattamento di una malattia della cornea. In questo caso, per la prima volta al mondo, è stata utilizzata per eliminare un difetto refrattivo. Il trattamento laser è stato personalizzato, con tecnica di ray-tracing, per rimuovere le irregolarità corneali.
Dal centro congressi La Nuvola, con visualizzatore in 3D, il prof. Giovanni Alessio (Professore Ordinario di Clinica Oculistica presso l'Università degli Studi di Bari e Direttore del Dipartimento di Oculistica del Policlinico di Bari) ha controllato e guidato in tempo release, tramite la iVis Remote Control Station, il laser iRes 2KHz della iVis Technologies.
Il paziente si trovava nella sala operatoria dell'Ospedale San Carlo di Nancy, Ospedale polispecialistico di GVM Care & Research, assistito dal team del dott. Scipione Rossi, Direttore Unità Operativa Complessa Microchirurgia Oculare dell'ospedale.
Il paziente, nei giorni precedenti la chirurgia, è stato sottoposto ad una serie di esami diagnostici che, grazie ad immagini ad alta risoluzione, hanno consentito di determinare l'estensione della patologia ed il conseguente trattamento personalizzato.
L'intervento è stato eseguito sfruttando la tecnologia 5G di TIM che, in collaborazione con Ericsson, ha installato presso l'ospedale San Carlo di Nancy l'infrastruttura e consentito di mantenere una latenza di trasmissione adeguata tra la iVis Remote Control Station ed il laser iRes 2KHz, per garantire la sincronia tra i comandi in remoto e l'azione.
"La connessione 5G fornita da TIM è stata realizzata grazie all'installazione di un modulo radio 5G per copertura indoor di Ericsson, interconnesso alla Core Network di TIM attraverso un accesso in fibra ottica a 10Gbps", sottolinea Ericsson.
"Avere la possibilità di effettuare l'intervento con un controllo da remoto, apre al chirurgo nuove prospettive, consentendogli di ottimizzare le performance ed operare in totale sicurezza, ovunque sia localizzata la sala operatoria", spiega il prof. Giovanni Alessio.
"La possibilità di gestire da remoto le fasi di un intervento chirurgico costituisce una nuova opportunità che favorisce l'uso delle tecnologie moderne e apre prospettive future nemmeno immaginabili fino a poco tempo fa", conclude prof. Daniele Tognetto, presidente di AICCER.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'importante è che chi interviene da remoto non sia a 100+ km di distanza. In caso di malfunzionamenti chi interviene lo stagista in sala quando io avevo firmato contando sulla professionalità del primario sdraiato al mare?
Sarebbe interessante invece intervenire da remoto con la connessione satellitare . Li davvero puó fare la differenza raggiuggendo le aree piú remote del globo.
Credo (spero) che questi sistemi verranno usati per permettere interventi che altrimenti non si sarebbero potuti fare (es fattibili solo da un superesperto altrove, o per intervenire in urgenza in localitá priva di un chirurgo adeguato).
Si è voluto fare i fighi per vedere il 5G come funzionava, con la fibra sarebbe andata anche meglio.
Sarebbe interessante invece intervenire da remoto con la connessione satellitare . Li davvero puó fare la differenza raggiuggendo le aree piú remote del globo.
Già, sembra il solito marketing.
Si è voluto fare i fighi per vedere il 5G come funzionava, con la fibra sarebbe andata anche meglio.
Eh certo, la sperimentazione dovevano farla direttamente da Roma a Honolulu.
Ma dai? Era solo una prova per far vedere le potenzialità e quindi in pratica proprio marketing?! Accidenti, pensavo che il chirurgo fosse prigioniero dell'Anonima Sarda e non potesse muoversi! A te non la si fa!
Si è voluto fare i fighi per vedere il 5G come funzionava, con la fibra sarebbe andata anche meglio.
Forse hanno voluto sperimentare la latenza del 5G. Dovrebbe essere per forza peggiore della normale fibra ottica?
Qualcuno sa quale 5G hanno impiegato?
Il 5G non serve a una mazza comunque.
Il prof. Giovanni Alessio ha operato un paziente presso l'Ospedale San Carlo di Nancy di Roma controllando l'intervento da remoto dal Centro Congressi "La Nuvola". L'intervento è stato svolto grazie alla piattaforma 4D Suite di iVis Technologies e alla connessione 5G di TIM con apparati Ericsson.
Tutto bello, un po come Alice nel paese delle meraviglie...
ma se fosse accaduto qualche intoppo, un'interruzione (tutto è possibile) poi che fa ci si
attacca al tram ?
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".