ExoMars 2022 non sarà lanciata a settembre, la conferma della sospensione dall'ESA

ESA ExoMars 2022 non sarà lanciata a settembre. La conferma arriva dall'agenzia spaziale europea che ha sospeso (non cancellato) la missione diretta verso Marte. Si stanno cercando soluzioni alternative per non collaborare con la Russia.
di Mattia Speroni pubblicata il 17 Marzo 2022, alle 15:57 nel canale Scienza e tecnologiaESARoscosmos
Alla fine di febbraio era stato annunciato che il lancio di ExoMars 2022 era improbabile a causa delle conseguenze della guerra in Ucraina e sanzioni alla Russia. Questo minava le basi della collaborazione con Roscosmos che avrebbe dovuto fornire il lanciatore (Proton-M) e il lander Kazachok. Fino a quel momento però il lancio di settembre non era ancora ufficialmente bloccato.
Ora purtroppo è arrivata la conferma ufficiale. L'ESA ha deciso di sospendere la missione ExoMars 2022 per permettere così all'agenzia di riprogrammarla apportando le dovute modifiche. L'idea è quella che la missione dovrà avere una gestione completamente europea tagliando fuori la Russia da qualsiasi implicazione. Non si tratta di una decisione facile né economica e anche la realizzazione non sarà rapida. Con la chiusura della finestra del 2022, la prossima sarà nel 2024, dando così due anni per una futura evoluzione.
ESA ExoMars 2022 non sarà lanciata a settembre, si guarda oltre
Bisogna considerare che la missione non è stata cancellata ma sospesa, come scritto sopra però, questo avrà implicazioni pesanti. Bisognerà infatti trovare un nuovo lanciatore per sostituire Proton-M e costruire (e provare) un lander che possa sostituire Kazachok.
Come scritto, l'ESA "ha riconosciuto l'attuale impossibilità di svolgere la cooperazione in corso con Roscosmos sulla missione rover ExoMars con un lancio nel 2022 e ha incaricato il Direttore generale dell'ESA di adottare misure appropriate per sospendere le attività di cooperazione di conseguenza". Inoltre è stato aggiunto che "ha autorizzato il Direttore Generale dell'ESA a condurre uno studio industriale accelerato per definire meglio le opzioni disponibili per una via da seguire per implementare la missione rover ExoMars".
Oltre a partner esterni affidabili e non legati alla Russia si potrebbe pensare a utilizzare il nuovo razzo Ariane 6. Questo può essere lanciato dallo spazioporto europeo Guyana francese e non utilizza componenti russi. Il suo lancio inaugurale sarà nei prossimi mesi e tra due anni potrebbe essere quindi pronto a ospitare il rover di ExoMars 2022, Rosalind Franklin. Per il lander invece non è chiaro quale sarà una soluzione possibile.
David Parker (sempre di ESA) ha aggiunto che un lancio nel 2024 è possibile se verrà ripresa la collaborazione con Roscosmos. Se la collaborazione non sarà più possibile invece il lancio di ExoMars 2022 potrebbe essere spostato al 2026 o al 2028 a causa delle modifiche necessarie. I problemi riguardano alcuni strumenti di origine russa presenti sul rover e anche i radioisotopi necessari per riscaldarlo. in generale Parker pensa che la missione verrà lanciata (si parla di aver speso già oltre un miliardo di euro per le due missioni ExoMars e sarebbe veramente difficile vederli "sprecati"). Josef Aschbacher (amministratore dell'ESA) ha dichiarato che un lancio nel 2026 sarà difficile a livello tecnico e finanziario se dovranno essere effettuati diversi cambiamenti alla missione.
Sempre nella stessa conferenza, l'ESA ha anche ribadito come sulla ISS la situazione sia nominale, aggiungendosi così a quanto dichiarato da NASA e Roscosmos. Anche tutti i lanci con Soyuz sono stati sospesi e questo significa alcune implicazioni per Galileo M10, Galileo M11, Euclid e EarthCare. Anche in questo caso Ariane 6 potrebbe essere una soluzione, ma c'è da considerare che i ritardi nel lancio potrebbero essere consistenti (oppure rischiare il carico utile durante il lancio inaugurale).
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