Coronavirus: da Dyson un ventilatore polmonare specifico per la pandemia

Diverse aziende si stanno riconvertendo per offrire il proprio sostegno per affrontare il contagio da Coronavirus e supportare i reparti di terapia intensiva degli ospedali sempre più affollati
di Rosario Grasso pubblicata il 27 Marzo 2020, alle 12:41 nel canale Scienza e tecnologiaDyson
Dagli aspirapolvere ai ventilatori polmonari per la respirazione medica assistita dei pazienti colpiti dal Coronavirus. È il processo di riconversione che sta affrontando la britannica Dyson su esplicita richiesta del premier Boris Johnson. Il fondatore dell'azienda sir James Dyson, simpatizzante del premier Tory e storico sostenitore della Brexit, ha modificato a tempo di record la linea di produzione dell'azienda, in modo che possa dare un sostegno ai reparti di terapia intensiva, sempre più affollati nel Regno Unito come in molte altre parti del mondo.
Centinaia di ingegneri sono stati ricollocati sul nuovo progetto e 10 mila ventilatori polmonari sono previsti a breve. Sono già stati ordinati dal Governo per gli ospedali pubblici del Regno Unito coperti dal National Health Service (il Servizio Sanitario Nazionale). Nel suo stabilimento inglese nel Wiltshire Dyson si sta attrezzando per intensificare la produzione e sta valutando l'impiego di un hangar militare attiguo risalente ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Era usato per produrre paracadute.
Dyson ha mandato una lettera ai propri dipendenti, chiedendo uno sforzo supplementare e spiegando che il supporto ventilatorio è fondamentale per mantenere in vita pazienti che non sono in grado di controllare autonomamente le vie respiratorie. Nel Regno Unito, ma questo vale anche per altre parti del mondo, il numero di persone contagiate è in rapida crescita e la disponibilità di ventilatori polmonari molto limitata.
A tempo di record, Dyson ha progettato e prodotto un nuovo ventilatore polmonare a cui è stato assegnato il nome di CoVent. "Il nuovo dispositivo può essere prodotto rapidamente, in modo efficiente e in grandi quantità" ha scritto Dyson nella lettera, puntualizzando che il nuovo ventilatore è stato progettato in maniera specifica per il Coronavirus.
Un portavoce dell’azienda ha riferito alla CNN che le prime unità saranno consegnate al SSN a inizio aprile. Oltre alle 10 mila unità per il governo, Dyson prevede di produrre almeno altre 5 mila unità da distribuire a livello internazionale.
In Italia, è stata usata una stampante 3D per trasformare maschere da snorkeling Decathlon in C-PAP per la ventilazione respiratoria. L'esigenza di rifornire i reparti di terapia intensiva di ventilatori polmonari è su scala globale e molte aziende e team di ricerca si stanno adoperando per dare il proprio contributo. Dal MIT è arrivata una soluzione di ventilazione polmonare manuale a basso costo e di facile produzione.
Nel Regno Unito sta velocemente crescendo il numero di casi di contagio e di morte per Coronavirus. Il numero censito delle persone infettate è cresciuto fino a 11.658 nelle ultime 24 ore, mentre il totale registrato dei morti è passato da 463 a 578. Il paese più colpito adesso sono gli Stati Uniti in termini di numero di persone positive al test da Coronavirus: secondo i dati del New York Times sono 81.488, più di Cina e Italia, con 1.178 morti.
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuesto prima che Boris bello de nonna si ammalasse
In realtà se si è ammalato dovrebbe non avere più nulla da perdere e per giunta non cozza con quanto detto.
Detto ciò quanto da lui detto fu rettificato molto prima che si ammalasse.
Inoltre ciò che disse fino ad ora è ancora da verificare se era una caxxata o meno, a me sembra che i contagiati crescono sempre di più, il famigerato vaccino "a fine Marzo" ha fallito miseramente e non possono tenerci chiusi per sempre, se quando torneremo a riprendere la nostra vita ci sarà ancora almeno 1 ancora contagioso ricomincerà tutto daccapo.
Quindi il contagio completo potrebbe essere tranquillamente inevitabile indipendentemente dagli sforzi.
Ferrari?
Coronavirus, Torino: uno stabilimento di Fca produrrà mascherine
La Fca (Fiat Chrysler Automobiles) ha deciso di riconvertire uno stabilimento del gruppo torinese per produrre mascherine facciali, anche se, per il momento, non ha precisato quale struttura utilizzare. Lo ha affermato l'amministratore delegato, Mike Manley, in una lettera ai dipendenti, resa nota dalla Uilm. "L'obiettivo - spiega - è di iniziare la produzione nelle prossime settimane e arrivare a produrre oltre un milione di mascherine al mese che saranno donate ai primi soccorritori e agli operatori sanitari"
Tornando alla notizia sarebbe interessante capire cosa si intende con "progettato in maniera specifica per il Coronavirus" sinceramente non nego che mi puzza molto di marketing sulle disgrazie, però dato che sono ignorante in materia lascio comunque il beneficio del dubbio e magari potrebbe essere interessante un approfondimento.
Detto ciò quanto da lui detto fu rettificato molto prima che si ammalasse.
Inoltre ciò che disse fino ad ora è ancora da verificare se era una caxxata o meno, a me sembra che i contagiati crescono sempre di più, il famigerato vaccino "a fine Marzo" ha fallito miseramente e non possono tenerci chiusi per sempre, se quando torneremo a riprendere la nostra vita ci sarà ancora almeno 1 ancora contagioso ricomincerà tutto daccapo.
Quindi il contagio completo potrebbe essere tranquillamente inevitabile indipendentemente dagli sforzi.
1. nessuno ha mai parlato di vaccino entro fine marzo a meno che tu non lo abbia letto sul giornalino di nonna papera
2. il contagio completo si può evitare così come è avvenuto in Cina e così come è avvenuto nel passato quando si parla di epidemie/pandemie
3. le cazzate di Boris sono state smentite da tutta la comunità internazionale dei medici e in particolare dagli epidemiologici inglesi che le hanno subito bollate come "deliri di Boris"
4. la storia dell'immunità di gregge non prendendo nessuna iniziativa per limitare/fermare il contagio era un delirio di Boris che si è chiuso dopo neppure una settimana passando dal dichiarare di "non fare nulla" al "lockdown totale"
Gli inglesi devono dire ringraziare almeno per il momento che ci sono persone più sveglie di Boris a prendere le decisioni in ambito sanitario perchè se le cose fossero state lasciate in mano sua a quest'ora il sistema sanitario inglese (molto simile a quello italiano a livello di gestione) sarebbe collassato a tempi di record.
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