Blue Origin torna a volare con New Shepard NS-24 dopo oltre un anno dall'incidente
Dopo oltre un anno dall'ultimo lancio, Blue Origin torna a far volare il razzo suborbitale New Shepard (compresa la capsula) grazie alla missione NS-24. Non erano presenti esseri umani a bordo ma esperimenti scientifici.
di Mattia Speroni pubblicata il 20 Dicembre 2023, alle 16:21 nel canale Scienza e tecnologiaNASABlue Origin
Nel 2024 ci sarà il debutto (forse) del grande razzo spaziale riutilizzabile New Glenn da parte di Blue Origin. Si tratterà di un momento importante perché la società di Jeff Bezos potrà iniziare a lanciare effettivamente carichi utili in orbita iniziando il suo percorso per entrare a pieno titolo nell'economia spaziale. Nel frattempo è tornato anche a volare il razzo spaziale suborbitale e la capsula New Shepard con la missione NS-24.
Nell'ultima missione (NS-23) lanciata a settembre dello scorso anno un problema al booster aveva fatto entrare in azione il sistema di sicurezza che aveva allontanato la capsula prima dell'esplosione del razzo spaziale. Non c'era equipaggio a bordo ma solo esperimenti scientifici e il sistema di sicurezza ha svolto correttamente la sua funzione riportando la capsula sulla superficie senza danni. Questo però ha comportato, come in altri casi, l'apertura di un'indagine da parte dell'FAA che si è conclusa a ottobre di quest'anno permettendo a Blue Origin di lanciare nuovamente il suo vettore suborbitale.
Blue Origin New Shepard NS-24: la missione
Alle 17:42 di ieri (ora italiana) il razzo spaziale suborbitale New Shepard NS-24 è stato lanciato correttamente dal Launch Site One nel Texas occidentale (in un'area desertica). A titolo precauzionale e per dimostrare che effettivamente il problema era stato risolto, anche in questo caso non erano presenti persone all'interno della capsula ma esperimenti scientifici, anche supportati dalla NASA, e 38 mila lettere del programma Postcards to Space (che saranno poi riconsegnate ai bambini che le hanno scritte con il timbro "Flown to Space").
In generale questa è stata la 24° missione per un vettore New Shepard e la 13° dedicata alla ricerca scientifica. Dal lancio all'atterraggio della capsula (dopo l'apertura dei paracadute) sono passati solamente 10 minuti e 13 secondi, ma si tratta di un tempo in linea con le missioni precedenti. La massima altitudine raggiunta è stata di 107 chilometri sul livello del mare e quindi è stata superata la Linea di Kármán che a livello internazionale indica l'inizio dello Spazio (quota superiore a quella che raggiunge Virgin Galactic).
Il lancio della missione NS-24 avrebbe dovuto compiersi un giorno prima (il 18 dicembre) ma un problema ai sistemi di terra ha fatto slittare la partenza di 24 ore mentre il clima rigido della mattina aveva comportato un primo ritardo. Il 19 dicembre invece ci sono state due interruzioni del conto alla rovescia che non hanno però comportato l'annullamento del lancio stesso.
Phil Joyce (SVP di New Shepard) ha dichiarato "un ringraziamento speciale a tutti i nostri clienti che hanno fatto volare importanti esperimenti scientifici oggi e agli studenti che hanno contribuito alle cartoline per far progredire il nostro futuro di vivere e lavorare nello Spazio a beneficio della Terra. La domanda per i voli New Shepard continua a crescere e non vediamo l'ora di aumentare la nostra cadenza di volo nel 2024".
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