L'FAA chiude l'indagine sull'incidente di Blue Origin New Shepard 23, nel frattempo la società cambia CEO

L'FAA chiude l'indagine sull'incidente di Blue Origin New Shepard 23, nel frattempo la società cambia CEO

L'FAA (Federal Aviation Administration) ha annunciato di aver chiuso l'indagine sull'incidente di Blue Origin New Shepard 23 avvenuto alla fine dello scorso anno. La società di Jeff Bezos ha anche annunciato un cambio di CEO a partire da dicembre.

di pubblicata il , alle 12:36 nel canale Scienza e tecnologia
Blue Origin
 

Recentemente abbiamo scritto della chiusura dell'indagine FAA (Federal Aviation Administration) sull'incidente occorso durante il lancio di SpaceX Starship il 20 aprile di quest'anno. Questo è uno dei passaggi fondamentali per il secondo tentativo di lancio anche se attualmente la licenza modificata non è ancora stata approvata aspettando anche il riscontro dell'U.S. Fish & Wildlife Service (FWS) sul nuovo deflettore di fiamma. Sempre l'FAA ha chiuso in questi giorni l'indagine su un altro incidente, quello occorso durante la missione New Shepard 23 (NS-23) di Blue Origin.

L'incidente è avvenuto alla fine del 2022 e ha bloccato i lanci suborbitali della società di Jeff Bezos fino ad ora. Pur prevedendo anche missioni con equipaggio, in quel caso all'interno della capsula erano presenti solamente esperimenti scientifici e nessuna persona. Il sistema di sicurezza funzionò come previsto con la capsula che si allontanò correttamente dal razzo spaziale atterrando nel deserto, mentre il primo stadio andò perso.

Blue Origin potrebbe tornare a volare a breve

In una nota rilasciata negli scorsi giorni si legge che "l'FAA ha chiuso l'indagine sull'incidente del Blue Origin New Shepard 23". In particolare è stato riscontrato un problema legato al cedimento strutturale di un ugello del propulsore (BE-3, una versione per il volo atmosferico di BE-3U, dedicato invece alle missioni lunari) provocato da temperature di esercizio più elevate del previsto.

blue origin

Come nel caso di SpaceX, la Federal Aviation Administration ha richiesto a Blue Origin di implementare 21 azioni correttive che dovrebbero evitare che problemi di questo tipo possano accadere nuovamente. Tra queste troviamo, per esempio, la riprogettazione di componenti del propulsore e degli ugelli così da migliorare le prestazioni e la sicurezza. Inoltre anche le procedure sono state modificate per assicurarsi che, anche in caso di presenza di persone a bordo, non ci siano rischi eccessivi.

L'FAA ha sottolineato, come scritto sopra, che i sistemi di sicurezza hanno funzionato correttamente. Inoltre tutti i detriti sono caduti all'interno dell'area delimitata e non sono stati rilevati né feriti o danni alla proprietà pubblica. L'agenzia governativa ha comunque dichiarato che nonostante la chiusura dell'indagine sull'incidente Blue Origin non ha ancora ottenuto la licenza modificata per tornare effettivamente a volare (un trattamento simile a quanto visto con SpaceX). L'agenzia dovrà essere sicura che tutte le azioni correttive siano state applicate correttamente.

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Infine l'FAA ha ricordato che l'indagine è stata condotta da Blue Origin e mentre l'agenzia supervisionava i lavori. L'agenzia è stata sempre coinvolta nelle varie fasi e anche NASA e la National Transportation Safety Board (NTSB) hanno potuto collaborare. Alla pubblicazione della notizia, Blue Origin ha risposto ufficialmente che "abbiamo ricevuto la lettera dell'FAA e contiamo di volare presto".

Blue Origin cambierà CEO da dicembre

Qualche giorno prima della pubblicazione del comunicato dell'FAA è arrivata un'altra importante notizia per Blue Origin. Bob Smith, attualmente CEO della società, si dimetterà a partire da dicembre 2023 e al suo posto Dave Limp, un dirigente di Amazon che ha supervisionato la realizzazione di Project Kuiper, la costellazione di satelliti per la connettività Internet. Ci sarà un periodo di transizione tra dicembre e gennaio dove il futuro CEO collaborerà con l'attuale per garantire il proseguo dei lavori.

blue origin

Smith era in carica da sei anni portando la società da meno di mille dipendenti agli attuali oltre diecimila. Per quanto lo stato dei lavori per la realizzazione del grande razzo spaziale riutilizzabile New Glenn non sia chiaro e il ritardo con SpaceX sia grande, Blue Origin potrebbe ancora inserirsi in un mercato in espansione se riuscirà a cominciare i lanci orbitali tra alcuni mesi, come dichiarato in precedenza. L'attuale CEO ha anche lavorato alla realizzazione del razzo suborbitale New Shepard oltre che ai motori BE-4, BE-7, BE-3 e BE-3U.

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