Arianespace e Blue Origin: la corsa per lanciare i nuovi razzi Ariane 6 e New Glenn

Sia Arianespace che Blue Origin starebbero cercando di rispettare le ultime roadmap per il lancio dei vettori di nuova generazione Ariane 6 e New Glenn. Il primo dovrebbe vedere il lancio inaugurale entro fine 2022 mentre il secondo per inizio 2023.
di Mattia Speroni pubblicata il 16 Dicembre 2021, alle 07:21 nel canale Scienza e tecnologiaArianespaceBlue OriginULA
Può piacere o meno ma Elon Musk ha cambiato il mercato dei lanci spaziali con il successo del vettore riutilizzabile Falcon 9. Per cercare di non accrescere ulteriormente il divario, altre società stanno modificando le rispettive roadmap incontrando però diverse difficoltà. Tra queste troviamo Arianespace e Blue Origin con i rispettivi razzi Ariane 6 e New Glenn.
Il nuovo Ariane 6 sarà il sostituto di Ariane 5 (con quest'ultimo che sarà il vettore simbolo per il lancio del JWST). Non sarà un vettore riutilizzabile e quindi non è propriamente un omologo di Falcon 9 ma permetterà all'Europa di avere un proprio vettore per i lanci per non dipendere da terzi. New Glenn invece è un razzo di nuova generazione, più evoluto (almeno in teoria) di Falcon 9 e in grado di poter riutilizzare sia il primo che il secondo stadio. Non tutto starebbe andando come previsto secondo quanto riportato da Jeff Foust di SpaceNews.
Arianespace e Blue Origin sono in ritardo sulla roadmap
Iniziando da Arianespace, l'obiettivo è quello di provare il primo lancio inaugurale di Ariane 6 entro la fine del 2022. Non ci sono però ancora tempistiche precise e il protrarsi della pandemia potrebbe rallentare ulteriormente i preparativi. Fino a qualche mese fa il lancio era programmato per il secondo trimestre 2022, poi posticipato al terzo.
#ariane6 cryo arms are now installed on ELA4 and sucessfully tested !@cnes @esa @Groupe_ADF @ArianeGroup pic.twitter.com/hDOCupL81x
— Jean-Marc Astorg (@JmAstorg) December 15, 2021
Come ricordato da Stéphane Israël (amministratore delegato di Arianespace) ci sono ancora cinque ulteriori Ariane 5 disponibili per il lancio dopo quello che porterà in orbita il JWST, ma sarebbero già stati venduti. Le stime parlano della possibilità di arrivare al più alla prima parte del 2023 puntando quindi a una minima sovrapposizione con Ariane 6.
La situazione in casa Blue Origin è ancora più complessa. Da un lato abbiamo il problema legato ai motori BE-4 che sono utilizzati sia da New Glenn che da ULA per il Vulcan Centaur. Recentemente è stato reso noto che i motori che avrebbero dovuti essere consegnati entro l'anno in corso, lo saranno solamente a inizio 2022. Nonostante tutto, ULA sembrerebbe convinta di riuscire a lanciare il vettore inaugurale entro la metà del 2022 e non nel 2023 come vociferato.
Ma se Vulcan Centaur ha bisogno di due motori BE-4, New Glenn ne utilizzerà sette essendo ben più grande. Questo comporta ulteriori difficoltà. Il lancio inaugurale di questo vettore dovrebbe avvenire nel 2023 e non più sul finire del 2022, secondo quanto riportato. Mentre il prototipo per le operazioni di terra è stato avvistato recentemente, Blue Origin sta completando i test sui fairing (che dovrebbero terminare a metà 2022).
Nel frattempo la società di Jeff Bezos starebbe costruendo il primo razzo pensato per il lancio inaugurale. Non avendo ancora completato tutti i test si tratterebbe di un rischio ma in Blue Origin credono che sia un rischio valevole guardando al futuro. Jarrett Jones (VP di Blue Origin) ha dichiarato "la mia aspettativa è che la certificazione sarà completata l'anno prossimo e che avremo un razzo in costruzione, se non costruito, entro la fine dell'anno, pronto per il lancio".
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