Successo per il test di apertura dei paracadute del rover marziano ExoMars Rosalind Franklin
Nelle scorse settimane si sono tenute due prove di apertura ad alta quota dei paracadute principali che saranno impiegati per far atterrare su Marte il rover ESA-Roscosmos ExoMars Rosalind Franklin. I risultati sono incoraggianti.
di Mattia Speroni pubblicata il 16 Dicembre 2021, alle 07:41 nel canale Scienza e tecnologiaESARoscosmos
In queste ore abbiamo scritto dell'acqua trovata nella zona equatoriale di Marte dalla sonda Trace Gas Orbiter (TGO) facente parte della missione congiunta ESA-Roscosmos ExoMars. Questa fase esplorativa si compone però di più parti e TGO era solo quella iniziale (insieme allo sfortunato lander Schiaparelli). La prossima sarà composta dal rover marziano Rosalind Franklin e dal lander Kazachok.
Le due unità si uniranno a quelle attualmente attive sul Pianeta Rosso come Zhurong (CNSA) e Curiosity, Perseverance e Ingenuity (NASA). Il lancio è previsto per Settembre 2022 mentre l'arrivo su Marte è fissato per Giugno 2023 sperando che nel frattempo gli altri rover saranno ancora funzionanti.
ExoMars Rosalind Franklin e il test dei paracadute
Lo sviluppo dei paracadute per questa missione spaziale è stato già in passato un punto particolarmente complesso da portare a termine. Nel 2019 e 2020 i precedenti test non avevano avuto successo. Grazie alle analisi e alcune modifiche a metà 2021 il primo test ad alta quota di un paracadute era riuscito correttamente.

ESA e Roscosmos hanno annunciato in questi giorni che il doppio test di apertura ad alta quota è stato completato. Le prove si sono tenute il 21 Novembre e il 3 Dicembre in Oregon e hanno coinvolto il paracadute subsonico del secondo stadio da 35 metri di diametro, uno di quelli che si assicurerà che rover marziano Rosalind Franklin arriverà in sicurezza sulla superficie.
Le due unità in test si sono aperte correttamente rispettando i parametri previsti. Thierry Blancquaert (a capo del programma ExoMars) ha dichiarato "abbiamo massimizzato le lezioni apprese da tutti i test precedenti e con questo doppio successo a seguito dell'impressionante dispiegamento del primo stadio del paracadute all'inizio di quest'anno, siamo davvero sulla buona strada per il lancio. Abbiamo dimostrato di avere due paracadute per volare su Marte".

Il prossimo anno ci saranno ulteriori test e analisi per i paracadute sia del primo che del secondo stadio. I modelli definitivi prevederanno un primo stadio realizzato da Airborne Systems mentre il secondo stadio sarà realizzato da Arescosmo. Per atterrare saranno utilizzati un primo paracadute pilota, poi un paracadute supersonico principale da 15 metri (primo stadio). Una volta separati questi ci saranno un'altra coppia di paracadute pilota/principale (secondo stadio) e infine dei razzi per rallentare ulteriormente la discesa della coppia lander Kazachok - rover Rosalind Franklin.
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2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNo, ma a onor del vero non si può dare la colpa del fallimento precedente "soltanto" ai rumeni, e magari proprio perché sono rumeni. La posizione di ASI sui test (o presunti tali) del paracadute di Schiaparelli è chiara ed è pubblica: se risparmi soldi e dai da fare le cose a chi non ne ha le capacità ti accolli il rischio di scoprire troppo tardi se ci sono problemi critici. Ciò non toglie che la situazione che si è poi verificata, verosimilmente indotta dal paracadute, è stata acuita da altri limiti di progetto che nulla avevano a che vedere col test del paracadute.
Qui la notizia tra le righe è che le cose funzionano perché ci si è rivolti a aziende o enti che hanno conoscenza specifica. Questa è lo grossa differenza. È abbastanza? La missione lo dirà: è comunque ad alto rischio come tutte le fasi critiche di missioni di questo tipo (basta andare a vedere le percentuali di fallimento delle missioni marziane).
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