ArianeGroup svilupperà i razzi spaziali riutilizzabili ed ecologici per ESA e l'Europa
ArianeGroup ha annunciato di aver ricevuto i primi finanziamenti dall'Europa per sviluppare razzi spaziali riutilizzabili ed ecologici dedicati ai lanci delle missioni ESA (ma non solo). Una sfida che potrebbe concludersi nel 2026.
di Mattia Speroni pubblicata il 11 Luglio 2022, alle 15:55 nel canale Scienza e tecnologiaArianespaceESASpaceX
Con l'arrivo di SpaceX sul mercato dei lanci spaziali molto è cambiato sul come affrontare (e a quali costi) l'immissione di un carico utile in orbita. La società di Elon Musk, grazie a un vettore ormai affidabile come Falcon 9, può contare su prezzi ridotti e su una cadenza di lancio impressionante (per esempio recentemente sono state effettuate tre missioni in due giorni). Ora anche l'ESA, e quindi l'Europa, vuole cercare di percorrere la stessa strada e lo farà grazie ad ArianeGroup.
Non si tratta solo di "competere" contro SpaceX (che ha un vantaggio di diversi anni) ma anche di poter essere indipendente da altre nazioni, agenzie o società private. Questo dovrebbe permettere di non trovarsi in una situazione simile a quella accaduta recentemente con Roscosmos e i lanci con le Soyuz, sospesi a causa delle sanzioni internazionali per la guerra in Ucraina. Recentemente l'ESA aveva annunciato un piano per guardare "al futuro" dei lanci spaziali con l'arrivo di Vega C e Ariane 6, ma anche di una navicella per il trasporto di equipaggio.
ArianeGroup e ESA insieme per i razzi riutilizzabili europei
Le novità sono state annunciate negli scorsi giorni con ArianeGroup che ha ricevuto il via libera per avere dei finanziamenti, all'interno del programma Horizon Europe, per sviluppare razzi spaziali riutilizzabili (e a minor impatto ambientale) da utilizzare per le missioni europee. André-Hubert Roussel (CEO della società) ha dichiarato in merito a questa notizia che "questa iniziativa della Commissione Europea ci consentirà di accelerare lo sviluppo dei primi lanciatori riutilizzabili ed ecologici in Europa, mobilitando tutte le competenze del nostro continente e unendo il know-how dei maggiori gruppi, istituti di ricerca e start-up innovative".
Roussel ha anche ricordato il dimostratore tecnologico Prometheus dedicato ai motori e il razzo riutilizzabile Themis. Se il progetto andrà in porto, si potrà avere una riduzione dei costi per singolo lancio, una cadenza superiore e più indipendenza dalle altre realtà extra-europee.
Ora ArianeGroup potrà seguire lo sviluppo di SALTO (Reusable StrAtegic space Launcher Technologies & Operations) dedicato all'atterraggio dei nuovi vettori che eseguiranno i test dimostrativi da Kiruna in Svezia. ENLIGHTEN (European iNitiative for Low cost, Innovative & Green High Thrust Engine) invece sarà dedicato ai motori riutilizzabili e sarà il successore di Prometheus. Questi propulsori dovrebbero impiegare metano o idrogeno (insieme all'ossigeno) come l'alimentazione.
Il finanziamento attualmente è pari a 56,4 milioni di euro (una cifra non alta per il settore spaziale) mentre la piena operatività dovrebbe avvenire intorno al 2026, quando però oltre a Falcon 9 ci sarà anche Starship, se Musk riuscirà a rispettare i piani produttivi del nuovo vettore completamente riutilizzabile. Il lancio dovrebbe avvenire sempre dalla Guyana francese, sfruttando rampe di lancio attualmente non utilizzate.
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