ESA guarda al futuro con i razzi spaziali Vega-C e Ariane 6, ma anche con nuove soluzioni

ESA guarda al futuro con i razzi spaziali Vega-C e Ariane 6, ma anche con nuove soluzioni

Oltre 100 rappresentati del settore spaziale europeo si troveranno all'incontro Vision 2030+ promosso dall'ESA che getterà le basi per capire come essere competitivi a livello globale con nuovi razzi spaziali e nuove tecnologie.

di pubblicata il , alle 14:25 nel canale Scienza e tecnologia
ESA
 

Lo Spazio e la sua economia stanno assumendo un ruolo di sempre maggior importanza a livello globale. Tutte le grandi potenze stanno cercando di ritagliarsi il proprio spazio attraverso le agenzie statali ma anche fornendo contributi a società private. L'Unione Europea non vuole rimanere indietro e per questo sta cercando di sviluppare nuovi vettori oltre a Vega-C e Ariane 6 (che sono quasi pronti a iniziare la fase operativa).

ariane 6

Lo scopo è quello di evitare di dipendere troppo da altre nazioni (pur cercando comunque la collaborazione, ove possibile). Per questo il 28 giugno si terrà a Palermo un incontro chiamato "Shared Vision for the Future of Space Transportation in Europe" di oltre 100 rappresentanti del settore spaziale europeo che dovrebbero delineare la strategia di sviluppo per i prossimi anni.

ESA e l'Unione Europea guardano al futuro dei razzi spaziali

Come scritto sopra l'incontro sarà fondamentale per definire quelli che saranno i prossimi vettori (sia per lanci satellitari che per equipaggio) nei prossimi anni. Attualmente sono in fase di chiusura i lavori per lanciare il nuovo vettore leggero Vega-C mentre Josef Aschbacher (direttore generale dell'agenzia spaziale europea) ha annunciato che il lancio di Ariane 6 non avverrà nel 2022.

Si tratta di un ritardo importante in quanto il lanciatore pesante, sostituto di Ariane 5, era già in ritardo anche considerando un lancio nel 2022 (avrebbe dovuto volare nel 2020) mentre ora la situazione si aggraverà ulteriormente. La data di lancio non è ancora definita ma si parla genericamente del prossimo anno senza avere informazioni sulle motivazioni.

esa vision 2030

Tornando all'incontro di Palermo che si terrà prossimamente, l'ESA ha intenzione di elaborare una visione sul futuro del trasporto spaziale in Europa. I lavori sono iniziati circa un anno fa per identificare le caratteristiche che dovrà avere la nuova generazione di razzi spaziali. Ora bisognerà definire una roadmap tecnologica per permettere all'ESA, alle agenzie e istituzioni spaziali delle nazioni europee l'avvio delle operazioni tecniche.

Giorgio Tumino (Chief Technical Advisor for Space Transportation) ha dichiarato "dobbiamo pensare al futuro senza essere frenati dai parametri di oggi. [...] Ci sono elementi per una visione del futuro dal punto di vista tecnico e tecnologico". Durante l'incontro di Palermo ci sarà la condivisione da parte dell'ESA degli obiettivi con l'industria spaziale, il tutto per prepararsi a ciò che avverrà dopo il 2030. Inoltre si parlerà della concorrenza e della cooperazione tra attori istituzionali e del settore privato.

Daniel Neuenschwander (Direttore dei trasporti spaziali dell'agenzia) ha dichiarato "il nostro obiettivo è identificare i percorsi che dobbiamo seguire per liberare il potenziale tecnologico europeo e posizionare l'Europa come una potenza spaziale chiave in un settore spaziale globale competitivo". Rispetto ad altre realtà, come SpaceX, qui bisogna considerare che si tratterà di finanziamenti anche pubblici e quindi la strategia di sviluppo non potrà essere rapida come visto con Starship (per esempio). Nonostante tutto mantenere l'indipendenza strategica è fondamentale per l'Unione Europea, come ha dimostrato anche la guerra in Ucraina e la rottura dei rapporti con Roscosmos (che hanno avuto un impatto importante).

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