Ai-Da: il primo ''robot-artista'' arrestato dalla polizia egiziana. Cosa è successo?

Per la prima volta è stato arrestato un robot ed è successo in Egitto. Il suo nome è Ai-Da, è sviluppato in Inghilterra e mentre si dirigeva ad una mostra è stato bloccato, ritenuto un robot di spionaggio.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 25 Ottobre 2021, alle 09:11 nel canale Scienza e tecnologiaAi-Da è la prima robot-artista che realizza delle opere osservando immagini attraverso delle telecamere: elabora tutte le informazioni e le traduce in una serie di movimenti compiuti dalle sue braccia robotiche. È una evolutissimo robot dalle sembianze femminili, realizzato e sviluppato in Inghilterra con la capacità di realizzare vere e proprie opere d'arte. Ed è stata lei la prima robot ad essere stata arrestata dalla polizia egiziana mentre si stava dirigendo alla mostra di arte contemporanea Forever is Now, organizzata con il Ministero delle Antichità e del Turismo e il ministero degli Esteri nella zona delle priamidi di Giza. In quel caso la mostra esponeva anche una scultura realizzata da Ai-Da. Il motivo? Le autorità hanno pensato fosse una tecnologia creata per lo spionaggio.
Ai-Da: il primo robot ad essere arrestato
Si pensava che le tecnologie impiegate per costruirla fossero sospette e le autorità egiziane hanno pensato bene di fermarla per un ipotetico tentativo di spionaggio internazionale. Il suo “arresto” ha però causato un incidente diplomatico tra le ambasciate di Regno Unito ed Egitto.
La vicenda è stata raccontata al Guardian dal creatore di Ai-Da, Aidan Meller, un gallerista di Oxford specializzato in arte moderna e contemporanea. In questo caso le guardie doganali egiziane avevano fermato il robot perché al suo interno c’era un modem, ma anche delle piccole telecamere montate in corrispondenza degli occhi, che le servono appunto per osservare le immagini per muoversi e pensare. In questo caso tutto ciò ha dunque fatto pensare alle autorità egiziane che si fosse di fronte ad un robot-spia. E l’ambasciata britannica ha dovuto lavorare «duramente» per far liberare Ai-Da, sottolineando che il modem si poteva rimuovere senza problemi, ma i suoi occhi no. Ai-Da è stata comunque rilasciata senza tensioni.
Ai-Da è stata realizzata completamente nel 2019 e prende il suo nome da Ada Lovelace, la grande matematica inglese dell’Ottocento a cui si deve un algoritmo considerato come il primo programma della storia dell’informatica. Ai-Da riesce a creare delle vere e proprie opere d'arte grazie allo sviluppo della sua intelligenza artificiale e proprio per l'egitto aveva creato una scultura che rappresenta una versione dello stesso robot con tre gambe, che richiama il famoso enigma della Sfinge: "Quale animale cammina con quattro zampe all’alba, con due a mezzogiorno e con tre alla sera?".
Il suo creatore ha chiarito più volte come il progetto di Ai-Da sia nato per sollevare una discussione attorno alla presenza dell’intelligenza artificiale nell’arte. "Le persone hanno paura dei robot, lo capisco", ha detto Meller, ma "Ai-Da è un robot-artista, non una spia".
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoScusate le molte emoticon ma sta notizia mi ha lasciato senza parole, roba da medioevo culturale.
Mi sono volutamente tenuto "leggero" ma si, concordo al 110% con te. Ogni riferimento a quello che è successo qualche tempo fa ad un nostro connazionale non è assolutamente casuale.
Perchè poi aumentano i costi per l'uso dello stretto di Suez e il nostro commercio piange ?
Non è così semplice... vedi l'afganistan.
20 anni di presenza militare.... e non si è risolto nulla.
Gli occhi di Ai.Da non possono essere ingannati.
Le piramidi sono attracchi per navi stellari.
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