AMD Frame Latency Meter: una nuova sfida a NVIDIA, ancora una volta a colpi di open source
AMD ha rilasciato la prima versione di Frame Latency Meter (FLM), uno strumento che consente di misurare la latenza tra periferiche e monitor. Il tool è open source e compatibile con tutte le GPU, anche concorrenti, che supportano DirectX 11 e successive.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 26 Luglio 2024, alle 12:36 nel canale PerifericheAMDRadeongaming hardware
AMD ha rilasciato Frame Latency Meter (FLM), uno strumento gratuito e open source che consente di misurare la latenza tra l'immissione dell'input e la reazione a schermo. Si tratta di una soluzione indirizzata per lo più a giocatori professionisti e competitivi per i quali ogni millisecondo è importante.
Uno degli aspetti fondamentali del nuovo strumento è la sua natura completamente software. A differenza degli strumenti NVIDIA come LDAT e Reflex Latency Analyzer non richiede alcun hardware aggiuntivo per effettuare le misurazioni. Inoltre, mentre LDAT si rivolge a professionisti e power user con un kit hardware dedicato, Reflex Latency Analyzer è orientato all'utente finale con un modulo integrato nel monitor.
✨ We are thrilled to release a brand-new tool today: Frame Latency Meter - FLM ✨
— AMD GPUOpen (@GPUOpen) July 22, 2024
This software-based latency meter tool make it an ideal solution for measuring the latency of the mouse response time in games 🐭⏱️🐭
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FLM, invece, si propone come una via di mezzo tra LDAT e Reflex Latency Analyzer. Si tratta, infatti, di uno strumento rivolto tanto a professionisti e sviluppatori, quanto a giocatori: il tool è completamente open source e fornisce numerose impostazioni per effettuare le sessioni di test, tra le quali l'assenza di limiti temporali, per cui la rilevazione può avere durata illimitata.
Come ormai di consueto per gli strumenti di AMD, anche FLM è compatibile con le GPU degli altri produttori. Tuttavia, nel caso delle schede video Radeon, lo strumento sfrutta il codec interno AMF, mentre per le soluzioni concorrenti viene utilizzato DXGI. Il tool è compatibile con qualsiasi chip che supporti le librerie DirectX 11 o successive e con i sistemi operativi Windows 10 e Windows 11.
Infine, i dati raccolti possono essere esportati in file CSV per essere analizzati e sintetizzati in grafici successivamente. Attualmente, si tratta di una prima versione dello strumento e potrebbe risultare scomodo il fatto che sia del tutto separato dalla suite Radeon. Tuttavia, non è da escludere che nelle prossime versioni consenta di accedervi direttamente dal pannello della scheda video come avviene per le controparti NVIDIA.
Ad ogni modo, per quanto molti utenti possano non sentirne mai l'esigenza, i giocatori più esigenti adesso avranno modo di migliorare la latenza tra le periferiche e il monitor di concerto con Anti-Lag di AMD, ottenendo così prestazioni ottimizzate per il proprio sistema.










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6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoEsatto
Puó essere, a lungo termine, ma oggi le soluzioni nvidia hanno barriere d'accesso alte e non alla portata di tutti.
Ben vengano altre soluzioni, benché da verificare (con grossi dubbi siano affidabili come le altre)
Ma tipo il Freesync?
Da quello che capisco in questo caso c'è ben poca sfida.
Il tool di Nvidia lo useranno solo recensori e pochi altri visto che richiede hardware dedicato. Quello di AMD lo può usare chiunque (se ho capito bene), io dopo difatti proverò ad usarlo per vedere come se la cavano i miei monitor, il tv etc.
Prima non potevo farlo, e non avrei mai speso soldi per togliermi una curiosità, ora posso, e come me probabilmente molti altri.
Comunque questo è un tool standalone che non influenza direttamente le prestazioni in gaming (o altro ambito), quindi non avrà alcun impatto sulle vendite di uno o dell'altro brand (e nemmeno del terzo).
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