YMTC, le sanzioni USA fanno male? Avrebbe licenziato il 10% dei dipendenti

Il principale produttore cinese di chip di memoria NAND flash, YMTC, avrebbe licenziato il 10% dei dipendenti dopo le sanzioni USA che ne hanno limitato le capacità di fare business e migliorare la propria tecnologia.
di Manolo De Agostini pubblicata il 31 Gennaio 2023, alle 13:01 nel canale MercatoA due mesi dall'ingresso nella lista nera del Dipartimento del Commercio USA, il principale produttore cinese di chip di memoria NAND flash, Yangtze Memory Technologies Corp (YMTC), avrebbe tagliato fino al 10% del personale. A darne notizia è il South China Morning Post citando una fonte a conoscenza dei fatti.
Il personale licenziato sarebbe stato selezionato tra quello emerso come "meno performante" dopo una revisione interna effettuata sul finire dello scorso anno. "Se confermati, i licenziamenti ammonterebbero a diverse centinaia di persone poiché YMTC ne impiega quasi 6.000", segnala il quotidiano asiatico, illustrando la storia di un dipendente, licenziato dopo oltre 4 anni di lavoro.
L'ex dipendente di YMTC ha raccontato sulla piattaforma social Zhihu che la società gli ha chiesto di rimborsare oltre 400.000 yuan (59.000 dollari statunitensi) per un appartamento che ha acquistato a Wuhan, dove si trova la sede dell'YMTC, e per il quale aveva ricevuto delle agevolazioni. Il dipendente ha scritto di aver acquistato l'appartamento con uno sconto: tuttavia, poiché il suo servizio presso YMTC è durato meno di 5 anni, la società ha affermato che era tenuto a pagare la differenza di prezzo.
Il dipendente ha dichiarato al South China Morning Post che i licenziamenti riguardano "quasi tutti i dipartimenti" e vanno dal 5 al 10 percento del personale. Ai dipendenti licenziati che hanno acquistato alloggi sovvenzionati ma hanno lavorato presso l'azienda per meno di cinque anni sarebbe stato chiesto di rimborsare importi che vanno da 300.000 yuan a 1 milione di yuan.
Il Bureau of Industry and Security del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha inserito YMTC, insieme ad altre entità cinesi, nella cosiddetta Entity List, la lista nera che limita l'approvvigionamento di prodotti e servizi statunitensi senza l'approvazione di Washington. Per un'azienda che produce memoria NAND flash ciò significa perdere l'accesso a macchinari e software avanzati per progettare e produrre chip di memoria di nuova generazione.
Per questo motivo, sempre secondo il quotidiano cinese, YMTC potrebbe posticipare la costruzione della sua seconda fabbrica a Wuhan, ma gli analisti di mercato ritengono che il destino sia segnato: se non ci saranno cambiamenti nella politica di Washington, YMTC dovrà uscire dal mercato delle NAND flash in futuro.
Come se non bastasse, le vendite globali di chip di memoria, che rappresentano un quarto di tutte le vendite di semiconduttori, hanno registrato un calo del 10% su base annua nel 2022 a causa di un significativo crollo della domanda che ha lasciato strascichi anche in altre realtà: ad esempio, la statunitense Micron Technology ha annunciato a dicembre che avrebbe licenziato il 10% della forza lavoro in seguito a risultati del primo trimestre fiscale 2023 sotto le attese.
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDovrebbe essere uno di quei giornali che parlavano di milioni di morti per il Covid, mentre adesso tutti tacciono e tutti i kilometri di news che parlavano della fine fisica della Cina per decessi per covid non trovano né spazio sulle news di questi giorni e né scuse per avere scritto falsità. Comunque seguirò la questione sui siti specializzati cinesi.
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