'Un costoso esercizio di futilità': il fondatore di TSMC stronca le ambizioni USA nella produzione di chip

'Un costoso esercizio di futilità': il fondatore di TSMC stronca le ambizioni USA nella produzione di chip

Secondo il fondatore di TSMC gli sforzi degli Stati Uniti per produrre localmente un maggior numero di chip sono "un dispendioso e costoso esercizio di futilità". La mancanza di professionalità nel settore nonché i costi rappresentano scogli insormontabili.

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Mercato
TSMC
 

"Un dispendioso e costoso esercizio di futilità": così il fondatore di TSMC, Morris Chang, ha dipinto il tentativo degli Stati Uniti di incrementare la propria produzione nazionale di chip. Secondo il patron della società taiwanese, gli Stati Uniti hanno intrapreso negli anni '70-80 una strada che ha portato le persone più qualificate nella produzione di chip a riqualificarsi per lavori più retribuiti.

Di conseguenza si è creato un vuoto di professionalità che oggi impedisce agli Stati Uniti di poter rispondere all'ecosistema asiatico. A detta di Chang, mentre negli Stati Uniti e in altri Paesi i talenti del settore manifatturiero prendevano altre strade, Taiwan ha costruito un "pool" di professionalità che oggi la rendono il principale polo per la produzione di semiconduttori per conto terzi.

Il fondatore di TSMC riconosce agli Stati Uniti una migliore capacità nella progettazione dei semiconduttori, definendola "la migliore al mondo". "Taiwan ha poco talento nella progettazione, e TSMC non ne ha assolutamente nessuno". Quanto alla produzione, oltre alla carenza di professionalità gli Stati Uniti hanno anche un problema: i costi.

Chang ha affermato che i costi per produrre negli Stati Uniti sono semplicemente proibitivi e TSMC ha i dati per dimostrarlo grazie a 25 anni di produzione nel suo stabilimento in Oregon che, seppur redditizio, probabilmente non sarà ampliato. "Siamo stati estremamente ingenui", ha detto Chang, "nell'aspettarci costi comparabili, ma la produzione di chip negli Stati Uniti è il 50% più costosa rispetto a Taiwan".

Naturale quindi chiedersi perché TSMC abbia deciso di investire 12 miliardi dollari in una fabbrica in Arizona. Seppur ormai un ex dal 2018, Chang ha spiegato che l'operazione è stata fatta "su sollecitazione del governo degli Stati Uniti", all'epoca guidato da Donald Trump. L'ex dirigente ritiene che i miliardi di sussidi messi in campo degli USA siano ancora molto al di sotto dell'importo necessario per stimolare una crescita dell'industria produttiva locale. "Ci sarà un elevato aumento dei costi unitari e sarà difficile per gli Stati Uniti competere a livello internazionale". Chissà cosa ne pensa Intel.

Un discorso che potrebbe valere anche per l'Europa e il suo freschissimo "European Chips Act", e che potrebbe tuttavia perdere di significato a fronte di un cambiamento dello status quo. Il cosiddetto "elefante nella stanza" riguarda una possibile guerra tra Cina e Taiwan. Secondo Chang, se non ci sarà un conflitto gli Stati Uniti si saranno impegnati in un'impresa costosa, ma se ci sarà una guerra "gli Stati Uniti avranno molto di più di cui preoccuparsi della produzione di chip".

31 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
boboviz22 Aprile 2022, 09:19 #1
Tanto, tra poco, la Cina vi invade e dovrete dare a loro le vostre professionalità.
Unrue22 Aprile 2022, 09:21 #2
Originariamente inviato da: boboviz
Tanto, tra poco, la Cina vi invade e dovrete dare a loro le vostre professionalità.


Non credo proprio, Taiwan ha già dichiarato che in caso di invasione è pronta a distruggere tutti gli impianti. Ovviamente sarebbe una catastrofe planetaria in materia di chip.
boboviz22 Aprile 2022, 09:29 #3
Originariamente inviato da: Unrue
Non credo proprio, Taiwan ha già dichiarato che in caso di invasione è pronta a distruggere tutti gli impianti. Ovviamente sarebbe una catastrofe planetaria in materia di chip.


Urca, mi era sfuggita questa notizia, grazie.
Sarebbe veramente un disastro....
RaZoR9322 Aprile 2022, 09:37 #4
Non è solo una questione di costi, ma di sicurezza nazionale e più in generale del mondo occidentale. Bene fanno gli Stati Uniti a cercare maggiore indipendenza in un settore altamente strategico come questo e guardando obiettivamente la situazione non sono così male posizionati, dal momento che Intel, almeno stando alla roadmap e alle intenzioni del nuovo CEO, potrebbe essere in grado di recuperare il gap con TSMC.

Inoltre ci sarebbe da considerare la demografia di Taiwan che è semplicemente orribile e fra le peggiori al mondo: con un fertility rate di 0,9 la popolazione di Taiwan si dimezzerà in meno di 50 anni. Resta da vedere quanto talento ci sarà in futuro in una popolazione di 15 e poi 10 milioni di abitanti vs i 23 milioni attuali.
Sud Corea e Cina vanno incontro ad un destino simile.
lcfr22 Aprile 2022, 09:46 #5
Il discorso di Chang appare sensato, ma pecca innanzitutto di un grosso vizio di fondo.

La produzione domestica di chip, anche dato l'attuale contesto socio-politico, ha ormai assunto per tutti un'importanza STRATEGICA.

E' quindi preferibile poterli produrre in casa, anche a costi più elevati, che dipendere da una produzione che potrebbe venire meno in qualsiasi momento per i più svariati motivi.

Inoltre la carenze di professionalità specifiche non costituisce certo un baluardo insuperabile: i gap di know how si possono sempre recuperare.
ivanohw22 Aprile 2022, 09:58 #6
Sono momenti di grande cambiamento, per certi versi è un po' come chiudere il recinto quando le mucche sono già scappate, inevitabilmente qualcuno resterà col cerino in mano.
io78bis22 Aprile 2022, 09:59 #7
Sicuramente ci vuole del tempo, e i margini non possono essere simili a Taiwan visto il costo della vita, ma col tempo ci si arriva.

Le professionalità si pagano, basta offrire sufficienti soldi

Originariamente inviato da: Unrue
Non credo proprio, Taiwan ha già dichiarato che in caso di invasione è pronta a distruggere tutti gli impianti. Ovviamente sarebbe una catastrofe planetaria in materia di chip.


Ecco, allora meglio che USA/EU si sbrighino a fare gli impianti. In caso d'invasione meglio accogliere la professionalità che emigrerà da Taiwan, piuttosto che infognarsi in uno scontro bellico
domthewizard22 Aprile 2022, 10:00 #8
Originariamente inviato da: Unrue
Non credo proprio, Taiwan ha già dichiarato che in caso di invasione è pronta a distruggere tutti gli impianti. Ovviamente sarebbe una catastrofe planetaria in materia di chip.

ed è per questo che ci si sta rendendo conto che fare affidamento su un solo paese produttore è un suicidio e a maggior ragione se questo paese è a rischio invasione. per come la leggo io, questo signore (anche ex di tmsc mi è parso di capire) cerca di fare la voce grossa per spaventare il leone: se gli usa riusciranno (anzi, riuscirebbero) a diventare più o meno indipendenti da taiwan, quest'ultimo verrà invaso dai cinesi in tempo zero e non potranno contare, o almeno non più di tanto sull'aiuto americano. chi ha più da perdere in questo scenario è taiwan stessa
s0nnyd3marco22 Aprile 2022, 10:01 #9
Concordo pienamente con l'idea degli USA di riportale la produzione del silicio in casa, specialmente vista la situazione geopolitica attuale. Dipendere da potenze straniere per produzioni vitali come cibo, acciaio, energia e semiconduttori e' sicuramente troppo impattante per la propria economia in caso di crisi.

L'Unione Europea dovrebbe fare altrettanto, ma do per scontato che l'European Chip Act finira' con il solito fail.
Unrue22 Aprile 2022, 10:02 #10
Originariamente inviato da: io78bis
Ecco, allora meglio che USA/EU si sbrighino a fare gli impianti. In caso d'invasione meglio accogliere la professionalità che emigrerà da Taiwan, piuttosto che infognarsi in uno scontro bellico


Ma non è solo questione di professionalità da accogliere, ma anche di impianti altamente specializzati. Quelli restano lì, c'è poco da fare. E non sono cose che ricostruisci in pochi mesi. Per non parlare di tutto l'indotto.

Se hai la manodopera ma non hai gli "attrezzi" sei bloccato comunque. Insomma, è un bel casino in ogni caso.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^