'Un costoso esercizio di futilità': il fondatore di TSMC stronca le ambizioni USA nella produzione di chip

Secondo il fondatore di TSMC gli sforzi degli Stati Uniti per produrre localmente un maggior numero di chip sono "un dispendioso e costoso esercizio di futilità". La mancanza di professionalità nel settore nonché i costi rappresentano scogli insormontabili.
di Manolo De Agostini pubblicata il 22 Aprile 2022, alle 09:01 nel canale MercatoTSMC
31 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoApple, AMD, Qualcomm, Nvidia, ecc sono costrette a rivolgersi a TSMC.
Questo potrebbe cambiare ora che Intel ha deciso di aprire "Intel Foundry Services" ed espandere la produzione.
Comunque anche gran parte delle Fab di Micron sono in USA, cosa direi importante dato che ci sono solo 3 principali produttori di DRAM al mondo.
Apple, AMD, Qualcomm, Nvidia, ecc sono costrette a rivolgersi a TSMC.
Questo potrebbe cambiare ora che Intel ha deciso di aprire "Intel Foundry Services" ed espandere la produzione.
Comunque anche gran parte delle Fab di Micron sono in USA, cosa direi importante dato che ci sono solo 3 principali produttori di DRAM al mondo.
ok, ma questo tizio parlava di "vuoto di professionalità" negli USA che sinceramente non vedo visto che hanno le competenze e l'esperienza per realizzare altre FAB.
Hai una fonte per questa notizia? L’unica cosa che ho trovato è un paper statunitense che suggerisce che dovrebbe farlo, ma nessuna dichiarazione ufficiale (o meno) da parte di Taiwan.
La produzione domestica di chip, anche dato l'attuale contesto socio-politico, ha ormai assunto per tutti un'importanza STRATEGICA.
E' quindi preferibile poterli produrre in casa, anche a costi più elevati, che dipendere da una produzione che potrebbe venire meno in qualsiasi momento per i più svariati motivi.
Inoltre la carenze di professionalità specifiche non costituisce certo un baluardo insuperabile: i gap di know how si possono sempre recuperare.
Non credo che Chang non si renda conto dell’importanza strategica, semplicemente secondo lui non è fattibile; agli USA dimostrare che si sbaglia.
Lo avevo letto l'anno scorso, avevano intervistato il primo ministro. Vedo di recuperare la notizia.
Non penso che l'interesse per Taiwan siano solo ed esclusivamente per gli impianti.
Ma anche se fosse ciò non rende futile il tentativo USA, che invece fanno benissimo.
Prima o poi anche se non sappiamo quando di preciso Taiwan con o senza impianti sarà ripresa e in ogni caso i chips bisognerà produrseli in casa.
I commenti di questo tipo da parte di Taiwan sono un modo per disincentivare un futuro abbandono dei loro principali clienti, ma che abbiano un countdown sulla testa è palese.
Ma infatti non ho detto questo. Ma è l'obiettivo primario della Cina, se viene meno quello "dovrebbero" desistere.
L'Unione Europea dovrebbe fare altrettanto, ma do per scontato che l'European Chip Act finira' con il solito fail.
idem. ma spero vivamente che l'UE faccia lo stesso ed ottenga buoni risultati.
Sempre che gli USA non ci boicottino come per il gas/ucraina e in precedenza con tutto il resto...
E' ora di mettere fine a tutte le forme di governo non democratiche in qualunque parte del mondo, perché siamo tutti collegati e non possiamo lasciare il nostro destino nelle mani di qualche pazzo omicida.
Non dico di "esportare la democrazia" come la intendono gli USA, ma nemmeno di tollerare o foraggiare regimi totalitari.
veramente campiamo da sempre grazie alle varie dittature, sia per le materie prime che per la produzione a basso costo.
Le dittature in gran parte del mondo sono da sempre creature molto occidentali...
Le dittature in gran parte del mondo sono da sempre creature molto occidentali...
Il "si è sempre fatto così" non vuol dire che sia fatto bene.
By(t)e
By(t)e
certo
rispondevo a chi pareva avere l'idea che "noi siamo santi e gli altri sono mostri".
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