Ogni mattina il CEO di NVIDIA si sveglia con la paura che l'azienda possa fallire

Jensen Huang, CEO di NVIDIA, si è confessato alla DealBook Conference del New York Times, dove ha spiegato che ogni mattina si alza con il pensiero che quello potrebbe essere l'ultimo giorno di NVIDIA. Una preoccupazione che lo accompagna dopo le tante avversità superate negli anni.
di Manolo De Agostini pubblicata il 01 Dicembre 2023, alle 11:31 nel canale MercatoNVIDIA
37 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoHai in mano il mercato delle GPU, sei quasi il monopolista per i chip AI ad alta potenza, in un trimestre hai più che raddoppiato gli utili e hai di questi incubi??
Se fallisce la tua NVIDIA significa che sta fallendo il mercato IT... Fai una cosa: prenditi una lunga vacanza, rilassati, goditi i frutti del tuo successo condividendoli con i tuoi amici e parenti, vedrai che i tuoi incubi svaniranno...
Hai in mano il mercato delle GPU, sei quasi il monopolista per i chip AI ad alta potenza, in un trimestre hai più che raddoppiato gli utili e hai di questi incubi??
Se fallisce la tua NVIDIA significa che sta fallendo il mercato IT... Fai una cosa: prenditi una lunga vacanza, rilassati, goditi i frutti del tuo successo condividendoli con i tuoi amici e parenti, vedrai che i tuoi incubi svaniranno...
Non so se qualcuno conosce/ha visto il film "Psyco" capolavoro del grande regista Alfred Hitchcock ...
La trama del film è sostanzialmente la seguente:
Una ragazza Marion Crane lavora come segretaria in un istituto bancario; nella sua vita privata mantiene una relazione segreta e a distanta con un ragazzo che può rivedere solo saltuariamente quando questo capita nella città in cui Marion stessa lavora (infatti il film inizia proprio con la scena dei due ragazzi che hanno fatto sesso durante la notte e che la mattina seguente devono salutarsi sperando di rivedersi al più presto). Ovviamente questa situazione sentimentale segreta rende Marion infelice perché vorrebbe una convivenza con il proprio fidanzato alla luce del sole
La mattina stessa, si presenta nell'istituto un riccone con l'intenzione di voler depositare solo per qualche giorno una enorme cifra di denaro in contanti divisi in mazzetti che gli sarebbe servita nei giorni seguenti per pagare il matrimonio della figlia; entrato in banca subito comincia a corteggiare la bella Marion e poggiando i mazzetti di banconote sulla scrivania di Marion si rivolge a lei dicendogli:
"I soldi non fanno la felicità ma tengono lontano l'infelicità"
Poi la storia prosegue che Marion stanca di quella vita sentimentale segreta e a distanza che non la soddisfaceva, decide di rubare tutti i mazzetti di banconote lasciati dal riccone sulla sua scrivania e fuggire con l'intento di raggiungere il suo fidanzato che viveva molto lontano da dove Marion lavora e poter vivere finalmente una vita felice insieme
La sfortuna che Marion ebbe è che durante il lunghissimo viaggio in macchina, fu costretta a fermarsi di notte in un albergo, l'albergo di Norman Bates.
Norman Bates era un ragazzo con gravissimi problemi psichici, aveva ucciso la madre per gelosia mentre faceva del sesso con un uomo che non era suo padre (il padre era morto negli anni precedenti al fatto) per poi mummificarla e conservarne il cadavere nello scandinato dell'albergo.
Norman Bates con il passare del tempo dopo il matricidio cominciò a colmare l'assenza della madre assumendo la sua identità ... portava in camera da letto della madre la sua mummia, si vestiva da donna e simulava la madre nella voce e negli atteggiamenti, in questo modo riusciva persino a simulare dei discorsai con la madre interpretando alternativamente se stesso e la madre.
L'arrivo nell'albergo della bellissima Marion fa innamorare Norman bates, ma in Norman vivevano due personalità distinte una delle quali era appunto la madre, quest'ultima prese il sopravvento e per un impeto di gelosia Norman uccide Marion mentre questa stava facendo una doccia (la scena della doccia è forse la scena più saliente e rappresentativa di tutto il film, scena imitata poi moltissimo in altri film di horror/triller negli anni a venire), poi va be la storia prosegue come in un film poliziesco in cui si fanno indagini sulla inspiegabile scomparsa di Marion arrivando alla crudele e tetra verità ma al prezzo di un altro omicidio da parte di Norman Bates ...
Comunque sia credo che la frase:
"I soldi non fanno la felicità ma tengono lontano l'infelicità"
Sia la più plausibile e oggettivamente concreta nella vita di tutti i giorni e in parte ricalca il senso del detto latino "In medio stat virtus“
Per quanto riguarda invece il contenuto dell'articolo, si tratta semplicemente di una particolare ossessione psicologica del CEO di NVidia Jensen Huang, ma moltissime persone sono affette o evidenziano particolari ossessione, le ossessioni sono tanto comuni che scrivere un apposito articolo qui su Hardware Upgrade lo ritengo uno spreco di risorse e sinergie
Non so se qualcuno conosce/ha visto il film "Psyco" capolavoro del grande regista Alfred Hitchcock ...
La trama del film è sostanzialmente la seguente:
Una ragazza Marion Crane lavora come segretaria in un istituto bancario; nella sua vita privata mantiene una relazione segreta e a distanta con un ragazzo che può rivedere solo saltuariamente quando questo capita nella città in cui Marion stessa lavora (infatti il film inizia proprio con la scena dei due ragazzi che hanno fatto sesso durante la notte e che la mattina seguente devono salutarsi sperando di rivedersi al più presto). Ovviamente questa situazione sentimentale segreta rende Marion infelice perché vorrebbe una convivenza con il proprio fidanzato alla luce del sole
La mattina stessa, si presenta nell'istituto un riccone con l'intenzione di voler depositare solo per qualche giorno una enorme cifra di denaro in contanti divisi in mazzetti che gli sarebbe servita nei giorni seguenti per pagare il matrimonio della figlia; entrato in banca subito comincia a corteggiare la bella Marion e poggiando i mazzetti di banconote sulla scrivania di Marion si rivolge a lei dicendogli:
"I soldi non fanno la felicità ma tengono lontano l'infelicità"
Poi la storia prosegue che Marion stanca di quella vita sentimentale segreta e a distanza che non la soddisfaceva, decide di rubare tutti i mazzetti di banconote lasciati dal riccone sulla sua scrivania e fuggire con l'intento di raggiungere il suo fidanzato che viveva molto lontano da dove Marion lavora e poter vivere finalmente una vita felice insieme
La sfortuna che Marion ebbe è che durante il lunghissimo viaggio in macchina, fu costretta a fermarsi di notte in un albergo, l'albergo di Norman Bates.
Norman Bates era un ragazzo con gravissimi problemi psichici, aveva ucciso la madre per gelosia mentre faceva del sesso con un uomo che non era suo padre (il padre era morto negli anni precedenti al fatto) per poi mummificarla e conservarne il cadavere nello scandinato dell'albergo.
Norman Bates con il passare del tempo dopo il matricidio cominciò a colmare l'assenza della madre assumendo la sua identità ... portava in camera da letto della madre la sua mummia, si vestiva da donna e simulava la madre nella voce e negli atteggiamenti, in questo modo riusciva persino a simulare dei discorsai con la madre interpretando alternativamente se stesso e la madre.
L'arrivo nell'albergo della bellissima Marion fa innamorare Norman bates, ma in Norman vivevano due personalità distinte una delle quali era appunto la madre, quest'ultima prese il sopravvento e per un impeto di gelosia Norman uccide Marion mentre questa stava facendo una doccia (la scena della doccia è forse la scena più saliente e rappresentativa di tutto il film, scena imitata poi moltissimo in altri film di horror/triller negli anni a venire), poi va be la storia prosegue come in un film poliziesco in cui si fanno indagini sulla inspiegabile scomparsa di Marion arrivando alla crudele e tetra verità ma al prezzo di un altro omicidio da parte di Norman Bates ...
Comunque sia credo che la frase:
"I soldi non fanno la felicità ma tengono lontano l'infelicità"
Sia la più plausibile e oggettivamente concreta nella vita di tutti i giorni e in parte ricalca il senso del detto latino "In medio stat virtus“
Per quanto riguarda invece il contenuto dell'articolo, si tratta semplicemente di una particolare ossessione psicologica del CEO di NVidia Jensen Huang, ma moltissime persone sono affette o evidenziano particolari ossessione, le ossessioni sono tanto comuni che scrivere un apposito articolo qui su Hardware Upgrade lo ritengo uno spreco di risorse e sinergie
Ah no, è un'altra cosa
Molto meglio:
https://www.youtube.com/watch?v=wrvXpYr3XGo
nVidia è una sua creatura.
Credo abbia più a che fare con la paura della morte di un figlio.
Le Corp non so eterne, mai, lo dice anche Bezos.
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