La statunitense GlobalFoundries e la taiwanese UMC si fonderanno?

La statunitense GlobalFoundries e la taiwanese UMC si fonderanno?

GlobalFoundries starebbe valutando una fusione con UMC per rafforzare la produzione globale di semiconduttori. Tuttavia, ostacoli finanziari e geopolitici potrebbero complicare un'operazione che andrebbe a consolidare il settore della produzione di semiconduttori.

di pubblicata il , alle 06:12 nel canale Mercato
Globalfoundries
 

Secondo quanto riportato da Nikkei Asia e Reuters, il produttore statunitense di semiconduttori GlobalFoundries starebbe valutando una possibile fusione con la taiwanese United Microelectronics Corporation (UMC). Se l'operazione dovesse concretizzarsi potrebbe dare vita a una società con un'impronta produttiva praticamente globale, con stabilimenti negli Stati Uniti, in Europa e in Asia.

Sulla base dei dati degli analisti di TrendForce, nell'ultimo trimestre del 2024 TSMC ha dominato il mercato delle fonderie, rastrellando il 67% degli ordini. UMC e GlobalFoundries si sono classificate al quarto e quinto posto, con quote rispettivamente del 4,7% e del 4,6%, dietro a Samsung (8,1%) e alla cinese SMIC (5,5%).

Secondo fonti vicine alla vicenda, Tim Breen, che assumerà il ruolo di CEO di GlobalFoundries ad aprile, sarebbe aperto a esplorare diverse opzioni strategiche, tra cui una possibile combinazione con UMC. Tuttavia, il raggiungimento di un accordo resta incerto, sia per le difficoltà finanziarie che per le complesse implicazioni geopolitiche.

GlobalFoundries ha una capitalizzazione di mercato di circa 20 miliardi di dollari, mentre UMC è valutata intorno ai 17 miliardi. Per finanziare l'acquisizione, GlobalFoundries dovrebbe dover ricorrere a significativi prestiti o a una diluizione delle proprie azioni.

Inoltre, un'eventuale fusione richiederebbe l'approvazione delle autorità di regolamentazione, inclusi gli enti cinesi, il che rappresenterebbe un ostacolo significativo. Anche il governo di Taiwan potrebbe opporsi a un'operazione che vedrebbe un'azienda statunitense prendere il controllo di UMC.

La fusione consentirebbe a GlobalFoundries di aumentare la propria scala produttiva e a UMC di diversificare le proprie capacità al di fuori di Taiwan e Cina. Questo consolidamento potrebbe aiutare i due produttori a difendersi meglio dalla concorrenza delle aziende cinesi nel settore della produzione dei chip realizzati con processi produttivi "maturi".

Le indiscrezioni sulla possibile fusione hanno già avuto un impatto sui mercati: le azioni di UMC quotate negli Stati Uniti hanno registrato un aumento del 9% nella giornata di ieri, mentre quelle di GlobalFoundries sono rimaste sostanzialmente stabili.

Riguardo alle indiscrezioni, secondo quanto riportato dai media locali taiwanesi Liberty Times e dall'Economic Daily NewsUMC ha dichiarato che al momento non sarebbe in corso alcuna fusione.

Da ricordare, inoltre, che UMC e Intel hanno un accordo di collaborazione che le vedrà produrre chip destinati ai mercati mobile e delle infrastrutture di rete usando la tecnologia a 12 nanometri FinFET di UMC all'interno delle Fab in Arizona. La produzione a 12 nanometri congiunta dovrebbe iniziare nel 2027.

1 Commenti
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supertigrotto01 Aprile 2025, 09:26 #1
Due fonderie che si fondono.....schede che si fondono,CPU che si fondono.....stasera fonduta per tutti!

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