Arm e Samsung: c'è spazio per un'alleanza strategica?
Il fondatore e CEO di SoftBank, il fondo nipponico che detiene il progettista di chip Arm, si prepara a volare in Corea del Sud per incontrare i vertici di Samsung. Si parla di una non meglio precisata "alleanza strategica".
di Manolo De Agostini pubblicata il 27 Settembre 2022, alle 16:31 nel canale MercatoARMSamsung
Sfumato l'accordo con NVIDIA, il futuro di Arm potrebbe essere in un consorzio capitanato da Samsung. O forse, addirittura, nelle braccia della stessa società sudcoreana. Masayoshi Son, fondatore e CEO di SoftBank Group, il fondo che detiene il progettista britannico dal 2016, ha intenzione di incontrare i vertici di Samsung per discutere di una potenziale alleanza strategica. "Mi piacerebbe parlare con Samsung di un'alleanza strategica con Arm", ha dichiarato Son, ripreso qualche giorno fa dall'agenzia Reuters.
Dopo le grandi difficoltà incontrate da NVIDIA e Arm nel processo di fusione, ovvero l'opposizione di gran parte dell'industria e i dubbi delle autorità antitrust, SoftBank aveva annunciato l'intenzione di quotare Arm per darle la spinta finanziaria utile a mantenerla rilevante in un mercato in grande trasformazione.
Per questo motivo la creazione di un consorzio formato dai big player del settore hi-tech, che mantenga Arm la "Svizzera dei semiconduttori", cioè neutrale, appare l'evoluzione più naturale. "Ci deve essere qualcuno nel mezzo che faccia da mediatore per riunire varie società in un consorzio, e Son potrebbe provare a svolgere un ruolo del genere", ha affermato Lee Min-hee, analista di BNK Investment & Securities. "Una potenziale proposta potrebbe essere quella che le aziende interessate a possedere una parte di Arm entrino in un collocamento pre-IPO a un prezzo inferiore prima dell'IPO del prossimo anno", ha aggiunto.
Allo stesso tempo non si può escludere che Samsung tenti l'azzardo con una proposta di acquisizione totale di Arm, visto l'interesse a competere su due fronti: la produzione di processori e chip in generale, a danno di TSMC, e la progettazione di SoC per i propri dispositivi, smartphone in primis, dove la divisione Exynos ha mostrato di avere diversi problemi di messa a punto delle sue soluzioni, specie quelle di fascia alta. Il punto è che i problemi incontrati da NVIDIA non fanno pensare che a Samsung possa andare diversamente.
Intel, SK hynix e Qualcomm hanno espresso tutte l'interesse a entrare in un ipotetico consorzio, anche se recentemente tra Qualcomm e Arm si è aperto un conflitto legale su NUVIA. Staremo a vedere, di certo qualcosa si sta muovendo nelle retrovie.
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