Elpida: ultimato il processo a 40nm

Il produttore giapponese annuncia di aver concluso lo sviluppo del processo a 40nm per la produzione di chip DDR3 SDRAM da 2Gb
di Andrea Bai pubblicata il 10 Ottobre 2009, alle 08:56 nel canale MemorieIl produttore di memorie Elpida ha annunciato di aver condotto a termine lo sviluppo della tecnologia produttiva a 40 nanometri da impiegare per la realizzazione di chip DDR3 da 2 gigabit. In questo modo Elpida potrà accedere ad una produzione più conveniente, migliorando al contempo la competitività sul mercato.
Le nuove SDRAM DDR3 2Gb sono caratterizzate da chip di più piccole dimensioni in modo tale da ottenere una resa maggiore del 44% per wafer rispetto a quanto possibile con il processo a 50 nanometri, e una resa del 100% per i prodotti DDR3 che operano a 1600MHz. Le nuove SDRAM DDR3 da 2Gb supportano tensioni operative di 1,2V e 1,35V così come gli 1,5V degli standard DDR3, riducendo il consumo energetico del 45% circa rispetto alle soluzioni prodotte a 50nm.
Le consegne dei primi sample delle memorie SDRAM DDR3 2Gb 40nm prenderanno il via nel corso del mese di Novembre, con l'avvio della produzione in volumi a seguire e verosimilmente entro la fine dell'anno. Inizialmente l'azienda avvierà la produzione presso il proprio stabilimento giapponese mentre in un secondo momento potrebbe anche decidere di avvalersi della collaborazione dei partner taiwanesi.
In aggiunta alle tecnologie di processo affinate, Elpida sta inoltre sviluppando il processo 65nm XS, in grado di poter competere con il processo a 50nm di altre compagnie. Lo scopo è la produzione di die più piccoli utilizzando comunque il processo a 65 nanometri. In questo modo Elpida ha a disposizione diverse strade di sviluppo, che le consentiranno di mantenere un'elevata flessibilità di adattamento agli eventuali mutamenti delle condizioni di mercato.
10 Commenti
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proclami!poi il 40...diventa 4...
il 30 3...
e via di seguito...
Speranza vana riguardo il prezzo. Fin quando non vi sarà produzione di massa, il prezzo resterà quello deciso dai cartelli.
Per l'overclock invece avere chip più avanzati e con voltaggi più bassi significa poter scalare bene
Non credo sia troppo interessante, con GPU e CPU mostri mangia-watt. Se questi componenti fossero davvero efficienti non avrebbero bisogno di dissipatori di calore, o almeno non di certe dimensioni.
smettiamo di fare i guru elettronici ...
la potenza elaborativa richiede potenza elettrica il che implica di doverla dissipare in qualche maniera ...
sono molto più che efficienti i processori nostrani ...
prendi un vecchio pentium a 133 e un moderno i7 e downcloccalo a 133MHz e poi controlla quale consuma di meno (sempre che un i7 a 133 riesca a funzionare)
soprattutto
la potenza elaborativa richiede potenza elettrica il che implica di doverla dissipare in qualche maniera ...
sono molto più che efficienti i processori nostrani ...
prendi un vecchio pentium a 133 e un moderno i7 e downcloccalo a 133MHz e poi controlla quale consuma di meno (sempre che un i7 a 133 riesca a funzionare)
Ho trovato questo interessante articolo della Intel:
http://www.intel.com/pressroom/kits...ends-final2.pdf
purtroppo arriva solo a qualche anno fa, ma i risultati sono molto interessanti: dopo l'esplosione di potenza consumata dai P4, i core duo a 65 nm avevano un'energia/istruzione pari ai 486! Notevolissimo, considerando la superiore potenza di calcolo.
Anch'io sono curioso... provero' a chiedere, mi accorgo ora di conoscere di persona una delle persone coinvolte nell'articolo
(anche se in effetti, volendo pagare qualche soldo HWupgrade potrebbe procurarsi i benchmark SPEC e fare i calcoli lei stessa... sarebbe interessante, qualcosa di nuovo che non ho mai visto da nessuna parte!)
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