Ryzen 7 9800X3D: cresce la 'tensione' tra gli utenti ASRock, ma forse c'è una soluzione

Aumentano i casi di processori Ryzen 7 9800X3D bruciati su schede madri ASRock. Il subreddit messo in piedi dall'azienda sta ricevendo sempre più segnalazioni, rendendo il problema non più isolato. Nel frattempo, uno youtuber potrebbe aver capito dove risiede il problema.

Tra gli imputati spicca il BIOS 3.20, un update che ASRock ha rilasciato proprio per risolvere i malfunzionamenti riscontrati con i processori Ryzen 9000 di AMD. Tuttavia, l'azienda ha anche sottolineato che il BIOS non era responsabile dei danni fisici alle CPU. Nonostante questo, le segnalazioni non si sono arrestate, anzi crescono con una media di 2-3 nuovi casi a settimana.

Lo youtuber Tech Yes City ha quindi realizzato un video in cui ha messo alla prova diverse configurazioni per arrivare alla radice del problema. Durante il test, il processore Ryzen 7 9800X3D è stato installato su schede madri di ASUS, MSI, Gigabyte e, naturalmente, ASRock.

L'intoppo sembra risiedere nella tensione del SoC che rimane statica sulle motherboard degli altri tre produttori, mentre è dinamico sulla soluzione di ASRock. Questo consente al chip di ridurre il consumo energetico con carichi leggeri, ad esempio in idle, abbassando automaticamente la tensione operativa, mentre con carichi pesanti il voltaggio viene aumentato così da permettere al chip di lavorare al massimo delle sue capacità.

Sfortunatamente, secondo Tech Yes City, queste variazioni della tensione potrebbero sottoporre il chip, seppur per pochi istanti, a valori ben al di sopra del limite di 1,3 V suggerito da AMD. Come sappiamo, i chip con memoria 3D V-Cache sono decisamente più sensibili all'aumento della tensione, per cui potrebbero essere i valori fuori scala a danneggiare in maniera permanente la CPU.

D'altronde, proprio con la precedente generazione Ryzen 7000, AMD dovette intervenire con l'aggiornamento del codice AGESA poiché, a parità di tensione, mentre le varianti standard delle CPU mantenevano un buon margine di sicurezza – nei casi peggiori si rischiava l'instabilità del sistema o il mancato avvio – quelle 3D andavano incontro a una morte prematura.

Lo youtuber fa anche notare che il problema è l'impostazione "SoC/Uncore-OC-Mode" del BIOS. Tuttavia, non è attivarla a creare problemi, ma esattamente il contrario. Per impostazione predefinita, la funzionalità è in modalità "Auto" così come per le schede madri degli altri produttori.

Tuttavia, Tech Yes City fa notare che, mentre per MSI, ASUS e Gigabyte la modalità "Auto" mantiene una tensione statica, nel caso di ASRock questa rende la tensione variabile sottoponendo la CPU alla suddetta "tensione dinamica". Secondo lo youtuber, quindi, è consigliabile selezionare la modalità "attiva" dal BIOS di ASRock per mantenere la tensione stabile ed evitare sbalzi.

Al momento, però, l'ipotesi formulata da Tech Yes City non ha ancora ricevuto conferme. Durante la prova, HWINFO64 mostrava la dinamicità della tensione, ma non ha mai segnalato valori anomali. Lo youtuber ipotizza che gli sbalzi durino solo qualche microsecondo e non siano rilevabili dal software di monitoraggio, ma avrebbero comunque un impatto sul processore.

Non rimane quindi che attendere l'esito delle indagini di ASRock che, se dovesse confermare i sospetti, potrebbe correggere il comportamento del SoC con un semplice aggiornamento del BIOS.