Processori desktop AMD Zen 5: è già iniziata la produzione in volumi?

Secondo un leaker, AMD starebbe già producendo in volumi le prossime CPU per piattaforme desktop, i Ryzen 8000 basati su architettura Zen 5. L'annuncio potrebbe arrivare al Computex 2024 di giugno, con la disponibilità nel corso dell'estate.
di Manolo De Agostini pubblicata il 16 Gennaio 2024, alle 06:01 nel canale ProcessoriGranite Ridgegaming hardwareRyzenZenAMD
Archiviato il CES di Las Vegas, palcoscenico in cui AMD ha annunciato le APU desktop Ryzen 8000G, oltre ad alcune soluzioni per chi possiede una motherboard socket AM4 di vecchia generazione, le indiscrezioni guardano già al futuro, ovvero alle CPU basate su architettura Zen 5 che andranno a sostituire le proposte Ryzen 7000, nome in codice Raphael.
Per ora AMD ha fissato genericamente al 2024 il debutto delle CPU desktop Ryzen 8000, nome in codice Granite Ridge. Interrogato in merito su X, il leaker e insider Kepler_L2 ha fatto intendere che la produzione in volumi dei chip sarebbe già in corso, il che ci fa pensare a un annuncio al Computex, con un debutto nel corso del Q3 o, al più tardi, all'inizio del Q4.
Yeah
— Kepler (@Kepler_L2) January 15, 2024
D'altronde la fiera taiwanese rappresenta il palcoscenico ideale per l'annuncio di un processore desktop, congiuntamente a nuovi chipset, in quanto è la terra natia di partner preziosi come ASUS, Gigabyte e MSI, tutti ben lieti di sfruttare l'occasione per mostrare la loro nuova gamma di schede madri.
Ci aspettiamo l'annuncio di nuovi chipset della serie 700, sebbene Granite Ridge rimarrà sicuramente compatibile con il socket AM5 e quindi, previo update del BIOS, sarà installabile anche sulle piattaforme esistenti basate sui chipset della serie 600.
In passato AMD ha delineato per sommi capi le caratteristiche delle CPU Granite Ridge. La società guidata da Lisa Su ha definito Zen 5 come un'architettura totalmente nuova, un progetto che andrà oltre il semplice miglioramento incrementale visto con Zen 4 . Aspettiamoci quindi una maggiore scalabilità, con passi avanti per quanto riguarda le prestazioni e l'efficienza energetica.
L'azienda aumenterà l'issue width - il numero massimo di istruzioni di cui l'architettura può iniziare l'esecuzione nello stesso ciclo - e rinnoverà il front-end. Parallelamente, AMD continuerà a espandere le capacità dell'architettura sul fronte dell'IA e del machine learning, probabilmente aggiungendo il supporto a nuovi formati di dati e, non è da escludere, l'integrazione di una NPU (Neural Processing Unit) che già ha implementato sui Ryzen 8000G derivati dal segmento mobile.
Vedremo nella gamma Ryzen 8000 sia CPU "tradizionali" che soluzioni equipaggiate con 3D V-Cache, mentre non è chiaro se AMD farà uso di core Zen 5c (previsti nella roadmap architetturale), più compatti ma del tutto identici sul fronte dell'ISA rispetto a quelli Zen 5. Dal punto di vista produttivo, AMD farà uno scatto in avanti: nelle roadmap diffuse si parla di processi a 4 e 3 nanometri di TSMC, anche se non sappiamo a quali prodotti si riferisca concretamente.
Quanto al numero di core offerti, stando a una vecchia intervista a David McAfee, Corporate Vice President e General Manager di AMD, non dovremmo assistere a un aumento del loro numero in quanto non giustificato dalla bandwidth disponibile sulle piattaforme. Se così fosse, anche i futuri Ryzen 8000 vedranno in 16 core e 32 thread quale configurazione massima.
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