La siccità è un problema per TSMC e la produzione di chip, ma anche per Taiwan e l'indipendenza dalla Cina

La siccità è un problema per TSMC e la produzione di chip, ma anche per Taiwan e l'indipendenza dalla Cina

La crisi idrica non coinvolge solo l'Europa ma anche Taiwan. Per l'isola asiatica questo rappresenta un grande problema per la produzione dei semiconduttori, un'industria che usa molto l'acqua, ma in prospettiva potrebbe diventare un problema di sicurezza nazionale.

di pubblicata il , alle 09:11 nel canale Processori
TSMC
 

Non siamo i soli a vivere una crisi idrica. Anche a Taiwan si stanno preparando ad affrontare un momento che potrebbe essere molto difficile. Se per noi la siccità può rappresentare un problema in primis per agricoltura e allevamento, sull'isola asiatica a soffrire potrebbe essere l'industria dei semiconduttori.

Già, perché l'industria dei chip richiede moltissima acqua. TSMC, il più grande produttore di semiconduttori per conto terzi al mondo, usa 99.000 tonnellate di acqua al giorno nei suoi impianti presso il Southern Taiwan Science. Non è un caso che Intel stia lavorando per ridurre il suo impatto, come riportato qualche giorno fa.

Taiwan fa molto affidamento sulle precipitazioni stagionali per riempire i suoi bacini idrici, ma nei mesi scorsi le pioggie sono state scarse e per questo è ormai tutto pronto per il razionamento. A Kaohsiung, un hub produttivo emergente, e Tainan, dove operano TSMC e UMC, questo mese hanno introdotto misure di risparmio idrico, inclusa la riduzione della pressione nelle forniture idriche pubbliche durante la notte.

Queste e altre iniziative mirano a evitare il ripetersi del 2021, quando la siccità fu così grave da interrompere le attività produttive e agricole in tutta l'isola. TSMC fece ricorso a serbatoi d'acqua in affitto e pozzi perforati in fretta e furia per mantenere le fabbriche in funzione in un momento in cui il mondo chiedeva chip a spron battuto.

Mantenere in funzione la filiera dei chip non è solo un imperativo economico per Taiwan, ma anche la sua migliore carta contro la possibile invasione cinese. Essere il polo mondiale della produzione di semiconduttori rende l'isola politicamente importante per gli Stati Uniti, i quali sarebbero pronti a difenderla nel caso di un'aggressione da parte di Pechino. Se la produzione di chip di Taiwan dovesse venire meno, potrebbe cadere lo "scudo di silicio" (silicon shield) che finora ne ha garantito l'indipendenza.

Il minor numero di tifoni passati su Taiwan ha fatto sì che le precipitazioni accumulate nelle città del sud come Tainan e Pingtung siano state pari a circa il 40% della media annua recente, il livello più basso in tre decenni. Il bacino idrico di Tsengwen, la più grande fonte d'acqua di Taiwan (fondamentale per il Southern Taiwan Science Park), è pieno all'11,2% della sua capacità effettiva, mentre quello di Nanhua che rifornisce Tainan e Kaohsiung è al 41,1%.

L'attuale siccità nel sud di Taiwan dovrebbe attenuarsi intorno a maggio, ma fino ad allora sarà necessario fare attenzione. "TSMC ha piani di emergenza per diverse fasi di restrizione idrica e collabora con il governo e le organizzazioni private per risparmiare acqua e sviluppare risorse idriche", ha detto la società.

Riduzione del consumo e il riciclo delle acque reflue sono tra le misure adottate dal colosso. Nel settembre 2022 al Southern Taiwan Science Park è entrato in funzione un impianto per il riciclo dell'acqua che può garantire 10.000 tonnellate giornaliere: si punta ad arrivare a 36.000 tonnellate al giorno entro il 2026.

Il governo taiwanese, nel frattempo, sta cercando di fare la sua parte. "Abbiamo avviato piani di emergenza già nell'agosto dello scorso anno", ha detto a Nikkei Asia Lai Chien-hsin, direttore generale dell'Agenzia per le risorse idriche. "Stiamo sfruttando le risorse idriche regionali per sostenere le aree bisognose e perforeremo 54 nuovi pozzi… Possiamo aumentare 136.000 tonnellate di acqua al giorno verso la fine di aprile".

Taiwan sta anche approfittando dei bassi livelli dell'acqua per eliminare il limo accumulato sul fondo di diversi bacini idrici, al fine di permettere alle vecchie strutture di trattenere più acqua. "Il cambiamento climatico è reale e stiamo assistendo a cambiamenti drammatici nelle precipitazioni ogni anno", ha affermato Wu Ray-shyan, vicepresidente esecutivo della National Central University ed esperto di idrologia e risorse idriche.

A complicare la situazione, quella che il fondatore di TSMC Morris Chang definì la "fine della globalizzazione", ovvero il ritorno delle grandi nazioni a una produzione entro o più vicina ai propri confini sulla scia delle tensioni geopolitiche e di eventi avversi imprevisti, come lo è stato il COVID-19.

"La pressione sulle forniture di acqua ed energia che Taiwan deve affrontare è molto più grande di un paio di anni fa", ha detto Wu. "Non ci aspettavamo che così tanti fornitori taiwanesi sarebbero tornati sull'isola per investire [durante la guerra commerciale USA-Cina]… Almeno non ho calcolato questo fattore nel mio modello previsionale".

16 Commenti
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Saturn31 Marzo 2023, 09:16 #1
....uhhhhhhhhhm........sento PUZZA di FUTURI RINCARI su memorie e storage....ecco ci stanno preparando...
nickname8831 Marzo 2023, 09:23 #2
E dopo l'alluvione ....... la siccità !
N'altra caxxata, complimenti per la fantasia.

Che lavorassero e stessero zitti, già tanto che gli forniamo le armi e gli garantiamo la libertà e si azzardano ad alzarci i prezzi ?
UtenteHD31 Marzo 2023, 09:37 #3
Grazie per i futuri aumenti di prezzo per un qualunque cosa accade, oramai forse tutti hanno capito come sta funzionando, ma nessuno puo' far nulla a riguardo.. forse
nickname8831 Marzo 2023, 09:57 #4
Originariamente inviato da: UtenteHD
ma nessuno puo' far nulla a riguardo.. forse

Nessuno VUOLE fare nulla, è diverso !

Basta stabilire il compenso prima della produzione come si in qualunque altro settore produttivo e passa la paura.
RaZoR9331 Marzo 2023, 10:21 #5
Originariamente inviato da: nickname88
E dopo l'alluvione ....... la siccità !
N'altra caxxata, complimenti per la fantasia.

Che lavorassero e stessero zitti, già tanto che gli forniamo le armi e gli garantiamo la libertà e si azzardano ad alzarci i prezzi ?
Tu hai una strana idea di come funziona il mondo ed il capitalismo.
nickname8831 Marzo 2023, 10:34 #6
Originariamente inviato da: RaZoR93
Tu hai una strana idea di come funziona il mondo ed il capitalismo.

So che il prezzo andrebbe comunicato prima e non dopo rispetto all'acquisto di una risorsa commerciale e se ci sono problemi questi vanno a carico del produttore o di chi sta vendendo, non di certo dell'acquirente.
Non riesci ad adempiere ai doveri contrattuali ? Perfetto, esistono le penali.
WarSide31 Marzo 2023, 11:40 #7
Originariamente inviato da: nickname88
Nessuno VUOLE fare nulla, è diverso !

Basta stabilire il compenso prima della produzione come si in qualunque altro settore produttivo e passa la paura.


Originariamente inviato da: nickname88
So che il prezzo andrebbe comunicato prima e non dopo rispetto all'acquisto di una risorsa commerciale e se ci sono problemi questi vanno a carico del produttore o di chi sta vendendo, non di certo dell'acquirente.
Non riesci ad adempiere ai doveri contrattuali ? Perfetto, esistono le penali.


Quindi vuoi un aumento di prezzi generalizzato per l'aumento del rischio lato fornitori?
Pensi che i fornitori, nel caso in cui il contratto di fornitura dovesse essere troppo pieno di tutele, non si mettano ad alzare il prezzo di vendita?

Nel momento in cui si verifica un problema:
1. il fornitore attuerà contromisure e la volta successiva aumenterà i prezzi per far fronte a potenziali problemi non messi debitamente in conto. Ti assicuro che, nel momento in cui una penale su contratti del genere scatta sul serio, il fornitore rivede il contratto il giorno stesso.
2. il produttore (e.g. TSMC) sapendo che il fornitore andrà ad aumentare i prezzi, li aumenterà preventivamente
3. il consumatore paga e sta zitto se ha veramente bisogno di quel bene
4. il produttore capisce che ha il coltello dalla parte del manico lato domanda/offerta e non ti riabbassa il prezzo del bene.


Morale: rompete meno le scatole sui social e forum e smettete di comprare prodotti dal produttore X o, se fan cartello, non li comprate da nessuno ed aspettate.
L'unico modo per far calare i prezzi è dare meno potere contrattuale ai produttori, che a loro volta cambieranno fornitori o li costringeranno ad abbassare i prezzi.

Se non vi sta bene questo, cercatevi un nuovo pianeta senza logiche capitaliste.
gabrieleromano01 Aprile 2023, 16:03 #8

serve la carenza di chip per far capire il guaio della siccità..

la siccità è un probelma reale e serio
ma non viene adeguadatamente preso in considerazione perchè le cause che la provocano sono molte e ineluttabili... [come il cambiamento climatico dovuto all'inquinamento]

se veramente ci sarà una carenza di chip dovuta alla siccità allora si muoveranno montagne...

in realtà però in alcuni paesi (come il nostro per esempio) la siccità potrebbe essere risolta in parte riduendo le perdite idriche e sopratutto creando invasi e dighe, come fu fatto qualche decennio fa in Sardegna...
zappy01 Aprile 2023, 17:47 #9
Originariamente inviato da: Saturn
....uhhhhhhhhhm........sento PUZZA di FUTURI RINCARI su memorie e storage....ecco ci stanno preparando...

certo il problema è quello...
Originariamente inviato da: nickname88
E dopo l'alluvione ....... la siccità !
N'altra caxxata, complimenti per la fantasia.

Che lavorassero e stessero zitti, già tanto che gli forniamo le armi e gli garantiamo la libertà e si azzardano ad alzarci i prezzi ?

cioè proprio un livello più basso del sottoterra non potevi raggiungere.
che mentalità mentecatta.
Originariamente inviato da: gabrieleromano
la siccità è un probelma reale e serio
ma non viene adeguadatamente preso in considerazione perchè le cause che la provocano sono molte e ineluttabili... [come il cambiamento climatico dovuto all'inquinamento]

si, quà c'è gente che pensa che il problema sia non poter giocare a 200fps...
l'unica è sperare in un meteorite...

in realtà però in alcuni paesi (come il nostro per esempio) la siccità potrebbe essere risolta in parte riduendo le perdite idriche e sopratutto creando invasi e dighe, come fu fatto qualche decennio fa in Sardegna...

leggevo che in realtà quello delle perdite è un falso problema. l'acqua torna nella terra, non è che va persa.
e pure creare invasi è una non-soluzione.
il problema sono le precipitazioni, senza le quali tutto il resto è solo un palliativo...
nickname8801 Aprile 2023, 20:38 #10
Originariamente inviato da: WarSide
Quindi vuoi un aumento di prezzi generalizzato per l'aumento del rischio lato fornitori?

Che sarebbero inferiori alle speculazioni che applicano ora i produttori per avere niente di più.
Se il prezzo è troppo alto si ci può sempre rivolgere ad altri produttori.
Se continuano a speculare si introduce un cap sulla percentuale di guadagno.

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