Intel negli smartphone? Non è un problema, secondo ARM
L'ingresso di Intel nel mercato degli smartphone, annunciato al CES di Las Vegas, non sembra preoccupare l'azienda che è la forza dominante in questo interessante settore
di Paolo Corsini pubblicata il 14 Gennaio 2012, alle 10:01 nel canale ProcessoriIntelARM
Il debutto di Intel nel settore delle soluzioni smartphone è stato uno dei temi dominanti dell'edizione 2012 del Consumer Electronic Show di Las Vegas, tenutasi nella città americana questa settimana. Che Intel da tempo cerchi di entrare in questo settore in forte crescita è noto da tempo, ma solo ora sembra che questo risultato sia stato finalmente ottenuto dall'azienda americana con tecnologie e soprattutto partnership molto interessanti.
Chi non sembra essere particolarmente impressionata da tutto questo, e la cosa sembra quasi essere inevitabile, è il CEO di ARM Warren East: l'azienda inglese è la forza dominante in questo settore, fornendo proprie architetture per la stragrande maggioranza delle soluzioni smartphone e tablet attualmente presenti sul mercato.
Che Intel possa entrare in questo settore non deve stupire, ha dichiarato Warren East in occasione di una intervista con Reuters, ma questo non deve portare a pensare che Intel possa raggiungere i livelli di efficienza che le soluzioni ARM hanno ottenuto nel corso degli anni.
Le architetture per sistemi smartphone cercano da tempo di ottenere due risultati all'apparenza agli antipodi. Da un lato incrementare, ogni nuova generazione, le prestazioni velocistiche complessive; dall'altra quantomeno mantenere invariati i consumi, e se possibile migliorarli. L'esigenza di maggiore potenza di calcolo è un processo pressoché naturale e ovvio parlando di architetture di processore; il mantenimento dei livelli di consumo è richiesto dai vincoli dimensionali delle batterie.
E' interessante considerare come secondo ARM Intel sia riuscita ad ottenere alcuni accordi con aziende del settore per la produzione di smartphone proponendo una tecnologia, quella delle soluzioni Atom, che in prima battuta non è stata sviluppata per utilizzi di questo tipo. Il contenimento dei consumi sino a valori adatti a sistemi smartphone è stato ottenuto attraverso uno stravolgimento del design, sino ad ottenere livelli finali che siano compatibili con le dimensioni di uno smartphone.
Ad oggi ARM può vantare di aver fornito in licenza proprie architetture a ben 275 differenti produttori di chip; la presenza dell'azienda inglese è ben radicata non solo nel settore degli smartphone ma in generale in tutti quegli ambiti nei quali ridotte dimensioni e consumi contenuti debbano andare di pari passo.










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36 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info1 - ARM è una architettura nuova, efficiente e con molti margini di crescita, mentre la x86 è una
ISA oramai vecchia di 30 anni
2 - La x86 ha fatto fortuna soprattutto grazie alla sua commercialità ed al monopolio che INTEL
già aveva sul desktop.Questo gli ha permesso di fare prezzi più bassi e di diffondersi anche
nei server e SUPERCOMPUTER a scapito di altre piattaforme molte delle quali, a mio giudizio,
tecnicamente migliori. E ciò secondo me è stato a lungo andare un danno per la tecnologia,
soprattutto in termini di consumi energetici.
3 - Spezzare il monopolio di INTEL e avere una maggiore concorrenza sul mercato non può che
essere un fatto positivo per un più veloce sviluppo tecnologico. Ricordo che ARM progetta
solo i singoli core dando poi in licenza la tecnologia con le relative specifiche (numero
max di core in una CPU, max freq. di clock ec..), mentre i produttori sono tanti. insomma, è
un modello di buisiness secondo me più libero e garantista rispetto quello di INTEL.
Ribadisco che queste sono solo mie opinioni personali, chiunque e libero di non condividerle...
Sono solo 2: AMD e VIA.
Conta che Intel vive di vendita dei Chip, ARM vive di licenze (praticamente non trovi in vendita chip prodotti direttamente da loro).
1 - ARM è una architettura nuova, efficiente e con molti margini di crescita, mentre la x86 è una
ISA oramai vecchia di 30 anni
2 - La x86 ha fatto fortuna soprattutto grazie alla sua commercialità ed al monopolio che INTEL
già aveva sul desktop.Questo gli ha permesso di fare prezzi più bassi e di diffondersi anche
nei server e SUPERCOMPUTER a scapito di altre piattaforme molte delle quali, a mio giudizio,
tecnicamente migliori. E ciò secondo me è stato a lungo andare un danno per la tecnologia,
soprattutto in termini di consumi energetici.
3 - Spezzare il monopolio di INTEL e avere una maggiore concorrenza sul mercato non può che
essere un fatto positivo per un più veloce sviluppo tecnologico. Ricordo che ARM progetta
solo i singoli core dando poi in licenza la tecnologia con le relative specifiche (numero
max di core in una CPU, max freq. di clock ec..), mentre i produttori sono tanti. insomma, è
un modello di buisiness secondo me più libero e garantista rispetto quello di INTEL.
Ribadisco che queste sono solo mie opinioni personali, chiunque e libero di non condividerle...
Non c'è da tifare per l'una o per l'altra. Sono 2 architetture che si appoggiano a concetti diversi.
Le CPU ARM sono di tip RISC, con basse prestazioni e bassissimi consumi. è praticamente impossibile fargli sopportare per troppo tempo consumi elevati come le controparti x86 (che superano anche i 130w)
I processori x86 sono di tipo CISC, con alte prestazioni e elevati consumi. Al contrario degli ARM è possibile farne versioni a basso consumo, vedasi gli Atom di nuova generazione o i processori di VIA Technologies (che però fanno pena anche sul lato prestazioni.
Ritengo altresì che come recitava un vecchio spot di pneumatici "la potenza è nulla senza controllo"
L'architettura ARM è più recente più efficiente ecc ecc
Quello che serve è un sistema operativo potente uguale per tutte le piattaforme e capace di far girare le applicazioni di classe buisness
Se Intel grazie a un processo produttivo + raffinato, una revisione di design dell architettura atom e qualche mazzetta riesce a portare win 8 sugli smatphone x86 per arm sarà l'inizio del declino.
comunque l'idea che intel entri nel mondo dei tablet ci puo anche stare, ma negli smartphone è una barzelletta:
intel ha un cip con interfaccia esterna CISC che traduce le istruzioni in RISC che vengono eseguite. Arm ha un chip che esegue istruzioni RISC e lo fa anche bene. Come potrebbero competere due architetture del genere?
ISA oramai vecchia di 30 anni
pure arm è vecchiotta, il punto è che è risc e arm non si è mai preoccupata di mantenere a retrocompatibilità fino al 1200 d.C.
già aveva sul desktop.Questo gli ha permesso di fare prezzi più bassi e di diffondersi anche
nei server e SUPERCOMPUTER a scapito di altre piattaforme molte delle quali, a mio giudizio,
tecnicamente migliori. E ciò secondo me è stato a lungo andare un danno per la tecnologia,
soprattutto in termini di consumi energetici.
non c'è dubbio su questo punto...il bello è che la stessa intel è stata fregata da x86, perchè ha visto fallire miseramente itanium
sul monopolio ci andrei cauto, perchè se si guarda all'interno mercato dei micro, si scopre che arm ha il 75% e intel solo il 25%
in ogni pc ci sono almeno 3 arm per ogni x86
Quello che serve è un sistema operativo potente uguale per tutte le piattaforme e capace di far girare le applicazioni di classe buisness
Se Intel grazie a un processo produttivo + raffinato, una revisione di design dell architettura atom e qualche mazzetta riesce a portare win 8 sugli smatphone x86 per arm sarà l'inizio del declino.
non direi, in primo luogo perchè nel mobile android è molto più avanti di windows
poi c'è da considerare che non si possono prendere le applicazioni per pc e workstation e portarle pari pari su mobile....apple insegna che l'app va progettata per il mobile, a partire dall'interfaccia fino alle performance
Non mi pare sia molto piu' innovativa
Ogni architettura da il meglio di se nei campi in cui e' implementata mobile ultramobile arm, resto x86.
Ritengo (imho) che sia una discussione inutile paragonarle date le caratteristiche e gli scopi per cui sono state implementate.
Conta che Intel vive di vendita dei Chip, ARM vive di licenze (praticamente non trovi in vendita chip prodotti direttamente da loro).
Non c'è da tifare per l'una o per l'altra. Sono 2 architetture che si appoggiano a concetti diversi.
Le CPU ARM sono di tip RISC, con basse prestazioni e bassissimi consumi. è praticamente impossibile fargli sopportare per troppo tempo consumi elevati come le controparti x86 (che superano anche i 130w)
I processori x86 sono di tipo CISC, con alte prestazioni e elevati consumi. Al contrario degli ARM è possibile farne versioni a basso consumo, vedasi gli Atom di nuova generazione o i processori di VIA Technologies (che però fanno pena anche sul lato prestazioni.
beh i nano vanno più forte degli atom, peccato che non si trovato netbook con questa cpu
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