Azure Cobalt 200: svelata la nuova CPU Arm a 132 core di Microsoft

Azure Cobalt 200: svelata la nuova CPU Arm a 132 core di Microsoft

Microsoft ha presentato Azure Cobalt 200, CPU Arm a 132 core con architettura Neoverse V3. Il nuovo SoC offre fino al 50% di prestazioni in più rispetto a Cobalt 100, maggiore efficienza energetica e sicurezza avanzata. Sarà implementato nei datacenter dell'azienda e accessibile ai clienti dal 2026.

di pubblicata il , alle 14:41 nel canale Processori
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Microsoft ha presentato Azure Cobalt 200, la nuova generazione di CPU Arm dedicate ai carichi cloud-native. Il SoC rappresenta un'evoluzione profonda rispetto a Cobalt 100, con un incremento prestazionale dichiarato fino al 50% e un'attenzione marcata all'efficienza energetica, alla sicurezza e ai pattern computazionali ricorrenti nelle applicazioni cloud moderne.

Il processore si basa sull'architettura Arm Neoverse Compute Subsystems V3 (CSS V3), segnando il passaggio dalla precedente piattaforma N2 e rafforzando l'orientamento verso core ad alte prestazioni. Cobalt 200 utilizza un design a due chiplet, ciascuno con 66 core attivi e prodotto a 3 nanometri da TSMC. L'aggregazione dei due die produce un totale di 132 core, accompagnati da 3 MB di cache L2 per core e da un totale di 192 MB di cache L3. La configurazione è pensata per server dual-socket con interfaccia di collegamento ad alta velocità e memoria a 12 canali.

L'ottimizzazione non riguarda solo il numero di core. Microsoft ha sviluppato un modello di benchmark interno basato su oltre 140 varianti di carichi reali, dai database al web serving, fino alle operazioni di storage distribuito. Le simulazioni, costruite tramite digital twin e modelli statistici, hanno valutato più di 350.000 combinazioni di parametri di SoC e piattaforma, guidando la scelta dell'assetto finale del processore.

Uno degli aspetti distintivi di Cobalt 200 è la gestione fine dei consumi. Ogni core può operare a frequenze e tensioni differenti grazie al DVFS (Dynamic Voltage and Frequency Scaling) per core, migliorando l'efficienza in scenari multi-tenant. Microsoft ha integrato anche acceleratori dedicati per operazioni di compressione, decompressione ed cifratura: attività presenti in oltre il 30% dei carichi cloud analizzati. L'offload permette di liberare cicli CPU per le applicazioni utente e riduce i costi operativi.

Sul fronte della sicurezza, il SoC introduce un controller di memoria personalizzato con crittografia always-on a impatto minimo sulle prestazioni e il supporto all'Arm Confidential Compute Architecture (CCA), che isola la memoria delle VM dall'hypervisor e dal sistema host. Sono integrati anche i nuovi moduli Azure Integrated HSM compatibili con Azure Key Vault e certificazione FIPS 140-3 Level 3, pensati per la gestione sicura delle chiavi crittografiche.

Il sistema beneficia inoltre di Azure Boost di nuova generazione, che sposta alcune funzioni di rete e storage remoto su hardware dedicato, incrementando la banda disponibile e riducendo la latenza percepita dai carichi distribuiti. Le prime istanze basate su Azure Cobalt 200 sono già in fase di validazione interna nei datacenter Microsoft. La disponibilità estesa e l'accesso ai clienti sono previsti nel corso del 2026.

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