Tim Cook: 'Vi spiego perché l'iPhone è costruito negli USA'

Tim Cook spiega il motivo per cui, secondo il punto di vista di Apple, gli iPhone sono dei prodotti essenzialmente americani
di Nino Grasso pubblicata il 29 Marzo 2018, alle 16:01 nel canale AppleAppleiPhoneiPad
"Non è vero che l'iPhone non sia fatto negli USA", ha dichiarato Tim Cook, il CEO di Apple, durante un'intervista con il popolare sito americano Recode. L'affermazione è arrivata in risposta alle critiche ricevute dalla società sulla base dei legami con la Cina e gli altri paesi fornitori. "Abbiamo sempre realizzato i componenti negli USA, ma si è portati a considerare solo dove il prodotto viene assemblato". Nell'era della globalizzazione è inevitabile questa strategia.
È normale, in altre parole, che un prodotto venga progettato, costruito e assemblato in numerosi posti differenti. Ma, come già affermato più volte in passato dallo stesso Cook, le componenti chiave di iPhone sono prodotte negli Stati Uniti. Il vetro del display di iPhone e iPad è realizzato dalla statunitense Corning (la sede è in Kentucky), il modulo Face ID viene prodotto in Texas, così come anche vari chip integrati in iPhone e i macchinari di progettazione: tutti americani.
Le componenti prodotte negli USA vengono poi trasferite all'estero dove società come Foxconn e Pegatron si occupano dell'assemblaggio finale. Cook ha ricevuto pressioni politiche su quest'ultimo aspetto, ma non sono queste a spingere Apple a creare nuovi posti di lavoro negli Stati Uniti. La compagnia lo fa già come risposta al fatto che "Apple sarebbe potuta nascere solo negli USA" e, secondo il CEO, "le aziende non dovrebbero basarsi solo sulla costruzione di fatturati e utili, ma dovrebbero 'costruire' le persone".
Lo scorso mese di gennaio Apple aveva annunciato un piano quinquennale con un investimento di 350 miliardi nell'economia nazionale attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro, gli investimenti già in atto e quelli non ancora avviati. La compagnia ha creato anche l'Advanced Manufacturing Fund per investire nella produzione di componenti negli Stati Uniti, contribuendo in diverse aziende come Corning (200 milioni di dollari) e Finisar (390 milioni).
Cook ha anche parlato della correlazione fra nuovi posti di lavoro e sistemi d'automazione, con questi ultimi che stanno sempre più sostituendo i primi. Come soluzione alla problematica Cook consiglia lo studio e la formazione continua per i dipendenti, perché "l'apprendimento dura per tutta la vita" e può sempre essere sfruttato a proprio favore. Imparare continuamente è importante, ed è per questo che Apple si occupa di formare studenti di tutte le età nello sviluppo di software.
"I lavori del domani saranno tutti fortemente legati al software", secondo Cook, che comunque non ha una visione apocalittica del futuro come lo è quella di altri esponenti del mondo tecnologico (come Elon Musk, ad esempio). Sarà comunque necessario che aziende e governi collaborino per il mantenimento dei lavoratori attuali in abbinamento alle nuove e più convenienti soluzioni automatizzate: "Non dobbiamo aspettare che siano i governi a fare tutto il lavoro", ha infine dichiarato il CEO Apple sull'argomento.
38 Commenti
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Dai su, un po' di onestà non guasta !
Vale per Apple, come vale per tutte le altre aziende che delocalizzano per "contenere i costi" (barzelletta oramai a cui non crede più nessuno, che si traduce solo in "avere più dividendi e più utili"
La buffonata degli anni 2000.
Tim Cook spiega il motivo per cui, secondo il punto di vista di Apple, gli iPhone sono dei prodotti essenzialmente americani
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...ringrazio tim cook per la spiegazione e hwupgrade per avermela riportata, prendo patatine e pop-corn e mi metto comodo in attesa che anche questa "notizia" deragli su qualche tema politico più interessante....
Infatti notoriamente Apple (ma anche tutte le altre grandi multinazionali) investono sulle persone e cercano di limitare al lumicino i propri utili.
Un passo importante sarebbe quello di non prendere per i fondelli quei stessi lavoratori e dire espressamente che vogliono diventare assurdamente ricchi.
Tanto da doversi inventare qualcosa per poter spendere tutta quella vagonata di denaro.
dai va bene la fantasia ma qui siamo oltre, se la società (di persone) che si auspica è sul modello che ha costruito lui......Dio ce ne scampi.
il CEO in america (lo è x legge) ha solo una particolare e ristretta cerchia di persone a cui rendere conto e fare felici.....i suoi azionisti punto il resto e fuffa
dai va bene la fantasia ma qui siamo oltre
fantasia? per come riesce a plagiare le menti dei propri utenti direi che sono già a buon punto
Vale per Apple, come vale per tutte le altre aziende che delocalizzano per "contenere i costi" (barzelletta oramai a cui non crede più nessuno, che si traduce solo in "avere più dividendi e più utili"
La buffonata degli anni 2000.
non è solo questione di costo
se bastasse pagare i dipendenti qualcosa di più e farli assemblare negli USA penso lo farebbero in cambio di un taglio di tasse visto che l'amministrazione attuale ci tiene anche a livello di immagine a riportare lavoro in patria ed eventuali costi aggiuntivi li girerebbero subito ai clienti, tanto si è visto che il prezzo lo aumentano quando vogliono
peraltro il costo di manodopera è una frazione del totale, inciderebbe di poco
il problema con gli iPhone è farne milioni nell'arco di pochissimo tempo mettendo in piedi tutta la produzione, trovando migliaia di lavoratori pronti a imparare in fretta e lavorare a turni con parecchie ore di straordinario
in Cina questo non è un problema, da noi sì
negli USA o in generale in occidente potrebbero benissimo assemblare altri prodotti con volumi di vendita più bassi tipo i Mac, infatti i Mac Pro che non compra nessuno non li fanno in Cina, non c'è bisogno
Samsung potrebbe vantarsi di dire che un buon 90% delle componenti di un Galaxy S9 è progettato, costruito ed assemblato in Corea del Sud.
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