Siri omofoba anche in Italia, e scatta la petizione su Change.org

L'assistente vocale di Cupertino si infastidisce quando chiediamo informazioni su gay, lesbiche, bisessuali e transgender. Pronunciando alcune fra queste parole, infatti, Siri risponde spesso che "non è carino" da parte dell'interlocutore parlare di questi argomenti, in un modo che fa percepire un certo astio nei confronti della categoria. Un comportamento poco gradevole secondo la petizione mossa da Chiara Reali su Change.org, e decisamente non in linea con il modus operandi di Apple.
Non troppi mesi fa, Tim Cook dichiarava al mondo la sua omosessualità, divenendo uno fra i primi esponenti del mondo tecnologico statunitense, fra i più importanti, ad averlo fatto. Apple ha di recente partecipato in massa con 8 mila impiegati al Gay Pride di San Francisco, e si propone spesso come società contraria ad ogni forma di discriminazione. In quest'ottica, il comportamento del suo assistente virtuale appare quanto meno strano, e anni luce distante dalle battaglie che vuole portare avanti la società.
"Se queste persone dovessero mai trovarsi a chiedere informazioni sulla parola lesbica, si sentirebbero rispondere da Siri 'non è carino da parte tua'. Se queste persone dovessero mai confessare a Siri di pensare di essere gay, la risposta sarebbe la stessa", si legge sulla petizione su Change.org, in cui si chiede ad Apple di "insegnare a Siri a rispondere in maniera corretta", perché le parole lesbica e gay non possano essere considerate alla stregua di insulti.
Quanto avviene in Italia è il risultato di una funzionalità di Siri, un algoritmo tarato per inviare una risposta preconfigurata una volta individuata la hotword relativa. Siri non è un umano, e non può provare sentimenti né esprimere pareri basati su un ragionamento logico. Può, però, rispondere in maniera realistica alle richieste da parte dell'utente, talvolta offrendo un punto di vista. Il caso descritto da Chiara Reali è molto simile a quanto avvenuto pochi mesi fa in Russia ma in quell'occasione Apple aveva rimediato in tempi brevissimi.
"Chiediamo che accolga i nostri coming out o le nostre richieste d'aiuto senza implicare che essere lesbica, gay o transessuale sia una cosa poco carina", precisa Chiara Reali per Diversity Lab. "Perché nessuno si debba sentire sbagliato. Perché tutti possano sentirsi orgogliosi di quello che sono. Come Tim Cook."
84 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoScusate, ma è normale farne un caso di una cavolata simile?
Capisco la solitudine e il disagio, ma sentirsi offesi, perché una macchina euristica, non risponda in maniera politically correct (scritto male?), su questioni assolutamente personali ed etiche è da malati di cervello!
Via su, è l'evoluzione del sapientino, no l'espressione organica dell'etica dell'azienda che la produce!!
Parlatene bene, parlatene male, ma parlatene !
Eccheppalle il mondo va a rotoli per mille cose e si perde tempo in queste cagate.
Stiamo sfiorando e superando il ridicolo un telefono deve essere un mezzo se uno pensa di avere dei dubbi sulla propria identità sessuale dovrebbe chiedere al medico di famiglia di farlo parlare con qualcuno di competente non certo con il suo telefono.
tutta questa notizia è pura spazzatura e chi ha proposto una petizione su una cosa così stupida sta giocando per avere i suoi 15 minuti di popolarità...
Parlatene bene, parlatene male, ma parlatene !
DUE COMMENTI.
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