Aperture: post-produzione fotografica secondo Apple

Aperture: post-produzione fotografica secondo Apple

Un incontro riservato alla stampa ci ha permesso di apprezzare quali siano i veri ambiti di impiego e le potenzialità riservate ai professionisti del nuovo software Aperture di Apple

di pubblicata il , alle 15:23 nel canale Apple
Apple
 

Nella giornata di ieri Apple Computer ha tenuto, presso la sua sede italiana, un piccolo press-briefing per mostrare alla stampa specializzata le caratteristiche del nuovo software professionale Aperture presentato la scorsa settimana in occasione del PhotoPlus Expo di New York. E' stata l'occasione per toccare con mano quali siano le effettive potenzialità del programma e il vero ambito di impiego di questo nuovo prodotto.

Aperture, come già precisato dalla stessa Apple, non vuole essere in nessun modo un concorrente o un'alternativa a Photoshop di Adobe ma anzi si prefigge di essere il suo complemento ideale in un flusso di lavoro nel quale è previsto massiccio impiego di fotografie.

Di fatto Aperture è una sorta di studio virtuale di post-produzione fotografica all'interno del quale è possibile eseguire tutta una serie di operazioni (che cercheremo di vedere in seguito) direttamente sulle fotografie in formato RAW.

E' necessaria una piccola digressione per illustrare cosa si intenda con "formato RAW" di una fotografia. Innanzitutto RAW non indica uno standard, ma semplicemente è una dicitura per indicare le fotografie non compresse e non elaborate catturate dal sensore di una fotocamera digitale. Il termine RAW in lingua inglese significa, infatti, "grezzo": le immagini RAW sono quindi prive delle elaborazioni di bilanciamento del bianco, saturazione, contrasto e via discorrendo che una macchina fotografica digitale applica alla fotografia secondo le impostazioni fornite dal fotografo. Il formato con cui vengono salvate le fotografie RAW è in realtà proprietario per ogni diverso produttore di macchine fotografiche e talvolta differisce anche tra macchine fotografiche di uno stesso produttore.

Cosa succede, in partica, quando si scatta una foto con la maggior parte delle fotocamere digitali presenti in commercio? All'immagine grezza, catturata dal sensore, vengono applicate le impostazioni definite dal fotografo e la foto viene convertita in un formato RGB, ad esempio TIFF o JPEG, adatto per essere modificato facilmente da chiunque e senza la necessità di dover impiegare sistemi con caratteristiche hardware faraoniche. Le fotocamere che supportano i formati RAW salvano le impostazioni in un file separato, senza applicarle all'immagine.

Si intuirà che il formato RAW, dal momento che rappresenta l'immagine con il massimo delle informazioni possibili e non manipolate, permette possibilità di controllo e modifica decisamente più ampie rispetto a quanto si può ottenere intervenendo su un file JPEG: di fatto è possibile applicare qualsivoglia tipo di correzione e di profilo RGB senza dover restare vincolati a quello impostato nella macchina fotografica. Il rovescio della medaglia è rappresentato dal fatto che i file RAW sono generalmente di dimensioni piuttosto corpose e quindi risultano difficili da gestire e manipolare in modo veloce ed agevole.

Quello che Aperture si prefigge di fare, come dichiarato anche dagli "uomini-Apple" al momento della presentazione, è rendere l'editing e la manipolazione delle immagini RAW semplice e veloce come accade per le immagini JPEG o TIFF. Aperture mette a disposizione tutti gli strumenti che il fotografo professionista ha bisogno per migliorare i propri scatti. Il nuovo software di Apple permette di gestire interamente un processo di post-produzione fotografica, partendo dall'acquisizione delle immagini e arrivando, quando necessario, alle fasi preparatorie alla stampa.

Si parte, come detto, dall'acquisizione: in Aperture è stata implementata una modalità che permette di scaricare le immagini presenti su una scheda compact flash, di indirizzarle verso la cartella di destinazione preferita e di raggrupparle a seconda dell'intervallo di tempo che intercorre tra uno scatto e l'altro. Si tratta di una funzione molto utile che permette, in modo automatico, di ottenere raggruppamenti di più fotografie riguardanti un medesimo soggetto. Durante un processo di acquisizione delle immagini, inoltre, è possibile lavorare ad altri progetti già aperti e lasciare in background il processo di acquisizione.

Una volta acquisite le foto è possibile iniziare a selezionare gli scatti migliori di ciascun gruppo. Per fare questo Aperture implementa una serie di strumenti di confronto e una modalità di visualizzazione che può essere estesa attraverso più monitor, permettendo così di avere numerose immagini affiancate per una più rapida selezione. Tra gli strumenti più importanti si segnala "Loupe", un tool di ingrandimento rappresentato da una lente che decodifica pixel-per-pixel in tempo reale la porzione selezionatia di un'immagine RAW e ne restituisce un'ingrandimento nelle dimensioni effettive.

Molto interessante è la presenza di un tavolo luminoso virtuale, che permette di valutare l'efficacia dell'accostamento di più fotografie differenti. Anche in questa fase ogni foto può essere ingrandita tramite Loupe oppure selezionata per procedere alla manipolazione e al miglioramento. Anche in questo caso le operazioni di modifica risultano molto semplici ed intuitive, grazie alla proverbiale immediatezza dell'interfaccia Apple.

Aperture permette inoltre di applicare a più foto le regolazioni effettuate per un singolo scatto: potremo quindi regolare il bilanciamento del bianco, la saturazione ed altri parametri per una sola foto e mediante pochi click applicare queste modifiche, ad esempio, alle altre foto di uno stesso gruppo. Sono ovviamente presenti anche strumenti di correzione (polvere, occhi rossi), selezione e ritaglio. La caratteristica principale, comunque, è rappresentata dal sistema di editing non distruttivo: potremo manipolare le immagini a nostro piacimento e fare qualunque tipo di prova, con la sicurezza che l'immagine originale non verrà mai sovrascritta. Tutto questo, è bene ricordarlo, lavorando sempre con immagini RAW.

Il software comprende inoltre un sistema per la gestione dei metadati dell'immagine, tramite il quale è possibile inserire praticamente qualunque tipo di informazione relativa alla foto, sia tecnica (lunghezza focale, tempo di esposizione e via discorrendo) sia semplicemente descrittiva. E' ovviamente presente un sistema di ricerca che permette di andare a recuperare velocemente una determinata fotografia all'interno dell'archivio.

Come detto in precedenza è inoltre presente una sezione relativa alle operazioni di stampa ed in particolar modo la possibilità di ordinare tramite Internet le stampe di foto o album che verranno recapitate tramite corriere espresso. Il servizio è molto simile a quanto già implementato con iPhoto ma, in questo caso, è portato agli estremi professionali permettendo l'utilizzo di profili colori e via discorrendo. Aperture è provvisto inoltre di una serie di strumenti per la pubblicazione web di immagini, per l'invio delle stesse via e-mail e per il caricamento su spazi FTP.

Aperture sarà disponibile a partire dal mese di Novembre ad un prezzo di 499 Euro. Contemporaneamente alla messa in commercio dovremmo ricevere una copia di Aperture per la valutazione: in quel caso potremo approfondire gli aspetti accennati in questo focus e verificare quali siano le effettive risorse hardware richieste da un software di questo tipo e le conseguenti prestazioni su macchine non particolarmente "carrozzate".

15 Commenti
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Bisont27 Ottobre 2005, 15:47 #1
bellissimo....però richiede troppe risorse...non è utilizzabile con computer che costano meno di 2.000 Euro....
matteos27 Ottobre 2005, 16:06 #2
è rivolto al settore professionale quindi macchine dotate di una certa potenza elaborativa stesso discorso per il prezzo di esse.
supergiova27 Ottobre 2005, 16:48 #3
in effetti se compri 500€ di software spero beno che il tuo hw lo supporti a dovere. Se mi servisse un programma del genere non mi sognerei mai di farlo girare su un iBook.
zabe27 Ottobre 2005, 17:28 #4
più che altro direi che non può girare su portatili, ma un buon iMac G5 basta e avanza secondo me
SAND27 Ottobre 2005, 18:35 #5
Originariamente inviato da: supergiova
in effetti se compri 500€ di software spero beno che il tuo hw lo supporti a dovere. Se mi servisse un programma del genere non mi sognerei mai di farlo girare su un iBook.



Secondo me gira se importi immagini Jpeg... certo, se usi i raw da 50Mb l'uno...
Fx27 Ottobre 2005, 18:52 #6
Originariamente inviato da: zabe
più che altro direi che non può girare su portatili, ma un buon iMac G5 basta e avanza secondo me


curioso il "secondo me" quando esistono delle richieste minime e raccomandate, e quando sicuramente nessuno qui tranne l'autore dell'articolo ha visto aperture girare su un mac
tommy78127 Ottobre 2005, 18:57 #7
guarda, io uso photoshop cs2 sul mio pc che ormai ha due anni ed un hardware datato, uso immagini RAW senza problemi di blocchi o cose del genere anche se ovviamente la lentezza dei processi si vede,non credo che Aperture discosti molto nel senso che lo si potrà usare anche sui mac meno potenti a patto di mettere in conto la lentezza che ne deriverà, poi ogniuno valuta se gli basta che le cose vengano fatte o se pretende anche che vengano fatte in fretta.
Opteranium27 Ottobre 2005, 19:25 #8

OT

sbaglio o CS2 è moooltto più lento (almeno a caricare, ma mi sembra anche nei filtri) del CS?
SAND27 Ottobre 2005, 19:27 #9
Originariamente inviato da: Fx
curioso il "secondo me" quando esistono delle richieste minime e raccomandate, e quando sicuramente nessuno qui tranne l'autore dell'articolo ha visto aperture girare su un mac



Infatti ho espresso un' opinione. Altrimenti avrei detto che GIRA.
Visto che aperture è dedicato piu' che altro a file RAW ch occupano una fraccata di ram ioptizzerei che con file 50 volte piu' leggeri possa girare anche su un g4. Non mi sembra di aver fatto un' ipotesi stupida.
La prossima volta faccio dichiarazioni assolute su software che non ho provato, così almeno mi merito la critica
samslaves27 Ottobre 2005, 20:18 #10
Ragazzi, da fonte che ha avuto occasioni di mettere mano mi e' stato detto che fa un uso intensivo, veramente intensivo, di Core Image. Addirittura il carico sui processori e' nella norma durante le varie operazioni sulle immagini. Penso che il requisito sia dovuto piu' che altro alla banda del nuovo bus e alle schede grafiche, e alla memoria delle stesse, oltre che del mac. In effetti con il PCI-Express ed il nuovo System Controller si arriva a 8.5 GBps contro i 6 precedenti. Fato conto di quanti dati vengano inviati alla scheda video per le elaborazioni e avete capito.
Il tutto avviene in TEMPO REALE.

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